DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] , a livello nazionale, la sua fama di polemista laico e liberale (l'autore del romanzo, il gesuita A. Bresciani, ignorando le conquiste del cattolicesimo manzoniano, ripropone la religione in funzione antiliberale e antiprogressista: il suo ruolo ...
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FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] F. affidato il processo ad un tribunale napoletano, e quindi laico, la S. Sede si rifiutò di ratificarne la sentenza sebbene prevedevano fra l'altro l'imposizione della religione cattolica quale religione di Stato ed il ripristino della censura ...
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GOBETTI, Piero
Corrado Malandrini
Nacque a Torino il 19 giugno 1901 da Giovanni Battista e Angela Canuto.
Entrambi i genitori, di estrazione contadina, provenivano da Andezeno, nel Chierese. Si erano [...] . 4, 1984, pp. 193-222; P. G. e la Francia, Milano 1985; G. Spadolini, G.: un'eredità, Firenze 1986; F. Manni, Laicità e religione in P. G., pref. di N. Bobbio, Milano 1986; P. Bagnoli, La rivoluzione del liberalismo, Roma 1986; P. Polito, G. e Sorel ...
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LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] soldati italiani veniva elevato a simbolo di riconciliazione tra la religione e la patria.
Il 23 maggio 1887 lo stesso L alla necessità di una presenza viva e partecipe del laicato cattolico nei vasti processi di trasformazione della società civile ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] e, soprattutto, l'inizio d'uno studio critico della religione. Come operavano Oltralpe Loisy, Harnack, Duchesne, ecc., si dell'insegnamento religioso in un'Italia non tanto laica quanto massoneggiante ed anticlericale. Con la futura studiosa ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] a diciassette anni compiuti e con una incipiente formazione laica, entrò come chierico nel convento napoletano di S. Domenico denuncia (il B. era complessivamente accusato di disprezzare le religioni, di non ammettere la "distinzione in Dio di ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] furono rieletti.
L'offensiva clericale e gli attacchi alla cultura laica che caratterizzarono i mesi a cavallo delle elezioni del 18 del marxismo, che rimase sempre per lui una sorta di religione i cui dogini (determinismo economico, lotta di classe, ...
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VERRI, Pietro
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 12 dicembre 1728, primogenito di Gabriele, patrizio milanese e giurista, futuro senatore (1749) e reggente (v. la voce in questo Dizionario), e di Barbara [...] cui spiccano le Meditazioni sulla felicità, che delineano una morale laica dedotta dal barone di Montesquieu e da Claude-Adrien Helvétius und Mittelitalien, Basel 2005; G. Imbruglia, Illuminismo e religione. Il Dei delitti e delle pene e la difesa dei ...
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FILIPPO Neri, santo
Vittorio Frajese
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Pier Gattolini, il 21 luglio 1515, da ser Francesco di Filippo da Castelfranco e da Lucrezia da Mosciano.
Il padre esercitava [...] manifestò nell'iniziativa di far sorvegliare da due domenicani le prediche tenute da laici, tra i quali addirittura un ex rabbino, A. Dal Monte.
il metodo di lasciar parlare ognuno di religione senza speciale preparazione. Anche superato questo ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] causa. Tanto meno il B. è consapevole del sorgere di una cultura laica come pericolosa nemica del cattolicesimo: in lui, convinto che un pericolo per la religione può provenire solo dall'interno della Chiesa dallo snaturamento della sua dottrina (la ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...