BONAZZI, Benedetto
Gerardo Bianco
Nacque a Marigliano, il 12 ottobre 1840, dal conte Nicola, che era barone di Sannicandro e patrizio di Bari, e da Adelaide Sorrentino, dei baroni di Pomigliano. Secondogenito [...] , soprattutto per opera del Sanfelice, che trasformò in scuola laica il vecchio seminario, facendone un centro di grande richiamo, il Nel 1903 fu nominato socio dell'Accademia romana di religione e nello stesso anno gli venne conferito, dall'Ordine ...
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di Stefano M. Torelli
Il 23 ottobre del 2011, data delle prime elezioni libere della storia della Tunisia repubblicana (per la formazione dell’assemblea costituente), non è stato solamente un giorno storico [...] di Ben ‘Ali, Ennahda aveva subìto una dura repressione, sacrificato all’ideale di una Tunisia laica e libera da qualsiasi riferimento alla religione nella sfera pubblica. La maggior parte dei suoi membri erano costretti in esilio o detenuti nelle ...
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Ifigenia
Emanuele Lelli
La figlia sacrificata agli dei
Simbolo della prova più grande a cui un dio può sottoporre l'uomo, Ifigenia è una delle figure più tragiche del mito greco. La sua vicenda è stata [...] all'inizio del suo poema Sulla natura, ispirato alla filosofia laica e materialistica di Epicuro. Per Lucrezio il sacrificio di Ifigenia crudeltà a cui l'uomo giunge nel nome della religione, che diviene superstizione e strumento di potere politico, ...
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Vedi Pakistan: squilibri etnici e tensioni religiose dell'anno: 2012 - 2013
Elisa Giunchi
Al momento della Partition, nel 1947, il Pakistan era composto da due distinte aree geografiche, divise da circa [...] ’ (gli ahmadiyya, il 2,3%). Anche chi, tra giornalisti, docenti e attivisti, ha espresso un’interpretazione progressista o laica della religione è stato spesso oggetto di violenze, non di rado sancite da leggi che, come quelle sulla blasfemia, si ...
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Vedi Pakistan: squilibri etnici e tensioni religiose dell'anno: 2012 - 2013
Elisa Giunchi
Al momento della partition, nel 1947, il Pakistan era composto da due distinte aree geografiche, divise da circa [...] ’ (gli ahmadiyya, il 2,3%). Anche chi, tra giornalisti, docenti e attivisti, ha espresso un’interpretazione progressista o laica della religione è stato spesso oggetto di violenze, non di rado sancite da leggi che, come quelle sulla blasfemia, si ...
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Azeglio, Massimo Taparelli d’
Andrea Campana
Patriota e scrittore (Torino 1798 - Cannero 1866). Le citazioni di M. nell’opera del liberale moderato A. sono poche, seppure significative. Per via della [...] sua visione laica dello Stato e, insieme, per i suoi forti interessi nella storia italiana quattro-cinquecentesca, A. I xi-xii, sostiene la teoria della funzione civile della religione, criticando aspramente il cattolicesimo, che, per via della sua ...
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Locke, John
Filosofo e teorico politico inglese (Wrington 1632 - Oates 1704). Fondatore del liberalismo (➔), corrente di pensiero che si basa sul dominio impersonale della legge, sul consenso del popolo [...] Esiste anche una religione naturale, secondo L., e lo Stato non deve cercare di imporre alcuna religione positiva, rimanendo vorrebbe ispirare lo Stato fino a fargli perdere la sua natura laica. La teoria politica di L. riflette le esigenze di ...
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secolare (seculare)
Luigi Vanossi
Designa " chi appartiene al secolo, all'ambiente laico " (in opposizione a ‛ religioso '), e ricorre due volte nel Fiore, in corrispondenza con seculer del Roman de [...] in gente seculare (" Peut l'en trouver religion / En seculiere mansion? ", Rose 11089-90). In quest'ultimo passo va rilevata l'antitesi apparente tra ‛ religione ' e s., che sarà risolta nell'affermazione di una religiosità laica, operante nel mondo. ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...