positivismo e neopositivismo
Antonio Bazzini
Stefano De Luca
La filosofia del progresso scientifico e della società industriale
Sorto in Francia nella prima metà dell’Ottocento, il positivismo si diffuse [...] finì per trasformare il suo positivismo sociale in una vera e propria religione, di cui fissò in modo minuzioso le credenze (l’Umanità al posto studio delle materie scientifiche, di una formazione laica e di una didattica che lasciasse spazio alle ...
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SUZZARA VERDI, Paride
Maurizio Bertolotti
– Nacque a San Giorgio, provincia di Mantova, il 1° aprile 1826 da Carlo Suzzara e da Matilde Dall’Acqua.
Ebbe cinque fratelli: Angelica, Annibale, Teodoro, [...] , l’evangelismo doveva rappresentare già a quest’epoca una fede laica imperniata sul valore della fraternità: un credo non diverso, si può supporre, dalla religione dell’umanità che due anni prima, nel dramma Emanuele, l’amico suo Ippolito Nievo ...
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TOSCANO, Mario
Antonio Varsori
– Nacque a Torino il 3 giugno 1908, figlio di Giacomo e di Armida, ed ebbe due fratelli: Aldo e Franco.
Il padre, di religione israelita, si suicidò quando il figlio era [...] fu eletto presidente della Repubblica; stretti furono i rapporti con altri esponenti del mondo culturale e politico di matrice laica e liberale, fra i quali Giovanni Spadolini, Salvatore Valitutti e Gaetano Martino. Lo storico piemontese si era ormai ...
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Italia. Popolo, nazione, Stato
Domenico Fisichella
Sia «popolo» sia «nazione» sono parole che hanno origine latina. Si deve aggiungere che nel corso dei secoli entrambe hanno assunto significati diversi, [...] della vicenda europea solo il re e la nobiltà (laica ed ecclesiastica). Senza poter seguire nella presente sede tutta popolo italiano, con basi sostanzialmente omogenee quanto a lingua, religione, capacità di tecnica e di arti e mestieri, con ...
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GUANO, Emilio
Luca Rolandi
Nacque a Genova il 16 ag. 1900 da Giovanni Battista, impiegato portuale, e da Santina Ugo, casalinga, in una famiglia con salde radici religiose.
Il G. entrò in seminario [...] concilio, in Avvenire, 10 marzo 1996; A. Monticone, Genova cattolica e laica tra due guerre, in Il Secolo XIX, 12 marzo 1996; Id., Valier, Roma 1998; L. Rolandi, E. G.: religione e cultura nella Chiesa italiana del Novecento, Soveria Mannelli 2001 ...
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ALBERGATI, Fabio
Elena Fasano Guarini
Nacque a Bologna nel 1538 da Filippo e da Giulia Bargellini. Le notizie sulla sua vita sono scarse e non prive di incertezze. Chiamato ad Urbino da Guidubaldo della [...] sensibile anche alla tradizione della trattatistica politica laica cinquecentesca, si sforzò di dedurre le proprie felicità dei sudditi, che consiste nelle "virtù contemplative". La religione è fondamento e fine del Regno. Tutti i beni della ...
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VITERBO, Carlo Alberto
Alberto Cavaglion
VITERBO, Carlo Alberto. – Nacque a Firenze il 23 gennaio 1889, primogenito di Umberto, pesarese, e di Matilde Levi, donna di grande cultura e pittrice, appartenente [...] reagire alle ristrettezze conservando inalterato il pathos di una religione intessuta di dolci ricordi, rafforzata da saldi legami ebraico largamente secolarizzato. Nelle sue lettere la dialettica laici-osservanti si rivela con chiara evidenza: «Io ...
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PARENZO, Cesare
Gian Luca Fruci
– Nacque a Rovigo il 20 novembre 1842 da Moisé e Amalia Romanin.
Appartenente a una famiglia borghese di religione ebraica, dopo aver frequentato il ginnasio annesso [...] ultima generazione risorgimentale, l’essere un outsider affermatosi nel mondo delle professioni, la solida cultura giuridica, laica e garantista, facevano di Parenzo il prototipo del parlamentare zanardelliano, capace di interpretare alla Camera come ...
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CHIAUDANO, Giuseppe
Andrea Camilletti
Nacque a Torino il 20 dic. 1858 da Giovanni Battista e da Catterina Raspi in una famiglia originaria di Chieri, imparentata con quella del teologo gesuita Giuseppe [...] nella discussione sorta intorno alle cause e ai rimedi con un articolo, La religione cattolica e il socialismo (in La Civ. catt., s. 17, III che ebbe una certa diffusione anche in ambienti laici.
Nell'ottobre 1913 Pio X, evidentemente apprezzando ...
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STEFANONI, Luigi
Elena Papadia
– Nacque a Milano il 19 febbraio 1841 da Alessandro e da Maria Colombo.
Fu rapito fin da giovanissimo dalla fede mazziniana e ancora adolescente partì volontario al seguito [...] e procurarono alla rivista diversi sequestri per offese alla religione dello Stato, le assicurarono d’altro canto una certa il 1888), in cui la narrazione, improntata a una chiave laica e democratica, cominciava dai re di Roma e arrivava fino alla ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...