RENSI, Giuseppe
Fabrizio Meroi
RENSI, Giuseppe. – Nacque a Villafranca di Verona il 31 maggio 1871 da Gaetano, medico, e da Emilia Wallner, di origini salisburghesi.
Nella famiglia paterna, di tradizioni [...] tormentato percorso intellettuale di Rensi: una sorta di ‘religiosità laica’ consistente in un potente richiamo ai più alti valori G. R., Napoli 2007; F. Meroi, G. R. Filosofia e religione nel primo Novecento, Roma 2009; P. Macaluso, G. R. sognava la ...
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GUELPA, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Biella il 22 dic. 1843 da Giuseppe, notaio, e da Giovannina Lombardi. Cresciuto in una famiglia borghese, ricevette la prima istruzione in seminario; quindi, [...] famosa perché cristiana e non ereticale"; del resto la stessa religione vi era presentata come un'esperienza che, lungi dal contrastare di un episodio capace di risvegliare la coscienza laica nazionale, richiamato i giovani alla ripresa degli antichi ...
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LEVI, Sara
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Pesaro il 7 dic. 1819 da Angelo, commerciante, e da Ricca Rosselli che lo aveva sposato in seconde nozze. Rimasta orfana di madre quando aveva 11 anni, alla prima [...] per favorirne la redenzione morale: che essa dovesse avvenire con il sussidio di una concezione eminentemente laica e non di una religione rivelata non rese facile l'esistenza della Scuola, fatta bersaglio continuo delle critiche di cattolici e ...
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WOLLEMBORG, Leone
Andrea Leonardi
– Nacque a Padova il 4 marzo 1859 da Giuseppe e da Giuseppina Jung, primo di quattro figli (dopo di lui Sofia, Umberto Aronne e Maurizio Moisè).
I Wollemborg, di religione [...] il persistere della «questione romana», che aveva allontanato i cattolici dalla politica attiva, acuendo i contrasti con il mondo laico; ciò nonostante cercò il dialogo con il clero delle località dove costituì le sue casse rurali.
La semplicità del ...
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DORIA, Biagio, detto Gino
Ugo Piscopo
Nacque a Napoli il 26 ott. 1888.
Il padre, Eduardo, esercitava la professione di avvocato; così, il nonno paterno, anch'egli di nome Biagio. La madre, Giuseppina [...] presto il D. ad assumere un atteggiamento di piena autonomia, se non di laica diffidenza verso l'ordine costituito, in particolare verso la religione. Di supporto a tale processo furono la conoscenza e la frequentazione di storici, letterati ...
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Umanesimo
Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei [...] polemica contro l’ascetismo, sia nella sua versione laica (ispirata alla filosofia dello stoicismo), sia nella sua tematica epicurea del piacere e tentò di conciliarla con la religione cristiana.
Il personaggio che meglio incarnò lo spirito dell ...
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CELOTTI, Paolo
Paolo Preto
Nato a Udine nel 1676, frequentò la scuola dei gesuiti di Gorizia e poi dei serviti a Udine e Venezia. Trasferitosi definitivamente nella capitale, si dedicò con impegno agli [...] sua purità è una delle più proficue cose per la conservazione della religione che sia nella Chiesa di Dio, così nelli termini che la romano pontefice deve alla dabbenaggine e alla debolezza di laici ed ecclesiastici il suo immenso potere "che non ...
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FERRETTI, Giuseppe Luigi (Gino)
Franco Cambi
Nacque ad Acireale (Catania) il 30 marzo 1880 da Carlo Alberto, piemontese, e da Maria Venuti, siciliana, ambedue insegnanti. Cresciuto "in una città di preti, [...] con la moglie, nel 1902, ad un "cenobio laico a Monte Mario", in cui un "quintetto di rinnovamento della pedagogia, Firenze 1959; L. Borghi, Ilproblema dell'insegnamento della religione nelle scuole italiane nel pensiero di G. Gentile e G. F., ...
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CHIONIO, Francesco Antonio
Donatella Balani
Nato a Monastero di Lanzo in provincia di Torino nel 1709 dal notaio Giovanni Battista e da Anna Torreno, apparteneva ad un'agiata famiglia dell'alta Val [...] I sez., Regia università, mazzo V, n- 45).
La commissione laica, pur ammettendo che vi erano nelle materie dettate dal C. delle d'aver in questa occasione ottenuto dalla Sacra Pietà e religione di V. M. quanto potesse desiderare ed avesse potuto ...
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GRILLI, Alfredo
Carlo D'Alessio
Nacque a Ponticelli, frazione di Imola, il 5 marzo 1878 da Antonio, un piccolo agricoltore, e da Maria Bolognesi. Frequentò con buon esito le tre classi elementari e [...] di impronta foscoliana e mazziniana.
Per questa ragione la carducciana religione delle lettere del G., confrontata con quella di Serra, non aspira ad alcuna ascesi laica attraverso l'esercizio critico ma mira esclusivamente alla pratica onesta di ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...