GIULIANI, Giuseppe
Mario Sbriccoli
Nacque il 16 luglio 1794 a Bereguardo, vicino Pavia, da Francesco e da Giuseppa Rusca. Compiuti i primi studi a Mortara, si laureò in giurisprudenza, nel 1813, nell'ateneo [...] una università divenuta italiana e regia, che si prefigurava laica. Unico tra i professori di Macerata e rara avis verità che col solo naturale buon senso si ravvisano nella religione cattolica. Discorso, ibid. 1859; Difese, Orazioni, Allegazioni, ...
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MARTA, Giacomo Antonio
Federico Roggero
– Nacque a Napoli il 20 febbr. 1559, come dichiara egli stesso nella prefazione alla sua Compilatio totius iuris controversi (Venezia 1620); meno attendibile [...] della censura, della soggezione dei chierici alla giurisdizione laica. Essa segna «una svolta nella vita del Marta mano a un secondo libro sull’argomento, l’Apologia per la difesa della religione di S. M. (De Paola, doc. LXXXI, p. 166). Che dietro ...
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FOSSATI, Giovanni Antonio Lorenzo
Laura Fiasconaro
Nacque a Novara il 30 apr. 1786 da Gioacchino Antonio, sovrintendente di un ospedale di quella città, e da Antonia Baliana. Compiuti i primi studi [...] ma anche una solida base per una rifondazione su base laica della filosofia e della politica, rifondazione che egli riteneva alla frenologia, perché ritenuta contraria alla morale e alla religione, fu L. Angeloni, anch'egli repubblicano (Della ...
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DE LUCA, Antonino (in religione Antonio Saverio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bronte, in provincia di Catania, il 28 ott. 1805 da Vincenzo e da Francesca Saitta. Ultimo di dieci figli, compiuti i primi [...] cultura storica di matrice cattolica anche in risposta alla scienza laica e ai suoi veleni.
Il D. si spense il 29 , Torino 1971, ad Indicem;A. Piolanti, L'Accademia di religione cattolica. Profilo della sua storia e del suo tomismo..., Città dei ...
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materialismo
Ogni dottrina che consideri la realtà come derivata dalla materia e risolventesi totalmente in essa. Il termine designa nell’uso corrente una teoria filosofica monistica che, nell’interpretare [...] esatte. Il convergere dei diversi piani – scienza politica, religione – fu essenzialmente dovuto, nel sec. 17°, alla ateismo e il m., coltivati come una sorta di credo laico dai compilatori di manoscritti clandestini, da autori di utopie quali ...
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CONTARINI, Pietro
Gino Benzoni
Nacque a Venezia il 27 nov. 1578 da Marco (1541-1613) di Paolo e Comelia di Giorgio Corner.
Senatore d'un certo credito il padre, di casata ricca e politicamente rilevante [...] il carico fiscale finisce col ricadere sul terzo di proprietà laica. La difesa, da parte della Serenissima, dei propri "ordeni , a suo dire solo mosso dallo "zelo della cattolica religione", vuoi procedere, assieme alla Spagna, contro i "collegati", ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. L'organizzazione ecclesiastica delle campagne
Pier Giorgio Spanu
L’organizzazione ecclesiastica delle campagne
Nonostante [...] secolo, alla Scandinavia, dove i primi tentativi di introdurre la religione cristiana risalgono al IX secolo, anche se solamente nell’XI questi casi a una committenza più elevata, sia laica sia ecclesiastica, o a nuclei di popolazione più consistenti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Zabarella
Chiara Valsecchi
Parlare di Francesco Zabarella significa, senza tema di esagerazione, tracciare il quadro della storia europea tra la fine del Trecento e i primi anni del Quattrocento; [...]
Un protagonista della storia europea, tra diritto, religione e politica
Il profilo intellettuale di Zabarella si economico italiano, 1° vol., Le fonti (1050-1450). L’etica laica e la formazione dello spirito economico, t. 3, Sassari 1987, pp ...
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FOGGINI, Pier Francesco
Marina Caffiero
Nacque a Firenze il 2 apr. 1713 da Giovanni Battista, scultore e architetto; non si conosce il nome della madre. All'età di dodici anni entrò nel seminario arcivescovile [...] per confondere gli attacchi degli eretici e per ristabilire "una religione di verità", riportando come esempi di clamorose falsificazioni la lo rendeva chiuso, refrattario e ostile a quella laica e, quindi, pienamente solidale con la battaglia ...
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Savonarola, Girolamo
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Nato a Ferrara nel 1452, nipote di Michele (→ Savonarola, Michele), entrò nell’ordine domenicano nel 1475. Fu lettore a S. Marco, in Firenze, [...] greci ancora ed ebrei, da sperare avessino a essere lo ornamento della religione» (Storie fiorentine dal 1378 al 1509, a cura di A. di M. dell’esperienza di «uno tanto uomo» è decisamente laica e integralmente politica: lì sta la sua forza e la sua ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...