Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi di fronte alla città e all’Impero
Claudia Storti
L’eredità altomedievale
«Supponi che un potente mi sia creditore: si rifiuta di onorare il debito e, proprio per la sua potenza, non posso [...] dal 4° sec., con la legittimazione della religione cristiana e delle sue istituzioni da parte dell’ e sicurezza contro le prepotenze dello sfruttamento feudale e dei potentati laici ed ecclesiastici: «l’aria della città rende liberi» (Padoa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] l’andamento proprio dei manuali italiani, con le attinenze tra religione ed economia, tra economia e morale, in cui il in termini simili da Toniolo.
Cultura cattolica e cultura laica coincidevano in questa diffidenza per l’individualismo e in questa ...
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MAMIANI DELLA ROVERE, Terenzio
Antonio Brancati
Nacque a Pesaro il 18 sett. 1799 da Gianfrancesco, conte di Sant'Angelo in Lizzola, e da Vittoria Montani.
Ebbe la prima formazione a Pesaro, dove studiò [...] impegno letterario con quello politico, uniti nel concetto di "religione civile". Il frutto più maturo di tale attività poetico-letteraria M. volle un governo composto per la prima volta tutto di laici e il 4 maggio lo varò a due precise condizioni: ...
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MILANI COMPARETTI, Lorenzo
Michele Di Sivo
– Nacque a Firenze il 27 maggio 1923 da Albano Milani e da Alice Weiss. La sua era una famiglia di possidenti e intellettuali di forte impronta laica. Il padre, [...] nel quale viveva a causa delle posizioni della famiglia sulla religione.
Tanto acuto fu il problema che – erano i mesi nel mondo cattolico sul rinnovamento della Chiesa e sul rapporto con la laicità e il marxismo, dopo che, il 1° luglio 1949, si era ...
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Individuo e individualità nel pensiero di Croce
Marcello Mustè
Nel Commento a Croce (1955), Carlo Antoni (1896-1959) osservò che tutta la filosofia crociana appare come «una celebrazione dell’individualità», [...] «Nunc dimitte servum tuum, Domine», che attesta, nelle figure mitiche della religione, che «servi noi siamo della Realtà, che ci genera e ne sa parte e contrapposto a un’altra parte»: nella visione laica, insomma, in maniera più rigorosa, l’individuo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto canonico e diritto ecclesiastico
Carlo Fantappiè
Nella tradizione culturale e nell’ordinamento universitario del nostro Paese, dall’Unità fino a oggi, diritto canonico e diritto ecclesiastico [...] ) (Francesco Margiotta Broglio, Marco Ventura);
c) la nuova riflessione sulla laicità dello Stato alla luce dei fenomeni della riconquista della sfera pubblica da parte delle religioni, dell’avanzata dell’Islam, del recupero del peso mediatico e ...
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MASSARI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Taranto l’11 ag. 1821 da Marino, barese, e dalla tarantina Maria Saveria Fedele.
Aveva solo sette anni quando il padre, ingegnere civile e ispettore [...] riferì con scrupolosa precisione sulla spaccatura tra la cultura laica francese e la gerarchia cattolica, soffermandosi molto sugli antico dilemma tra la fede e la ragione, tra la religione e la politica; allo stesso modo lo rincuorò vedere ...
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Croce e la religione
Filippo Mignini
Il tema della religione è stato tanto poco studiato in modo sistematico e formale quanto costante e significativa ne è la presenza in tutta l’opera crociana, dai [...] «quando il trascendente mi si ripresentò avvolto in veste terrena e laica» (Agli amici che cercano il ‘trascendente’, in Etica e e con la vita consola la vita (p. 441; si veda anche Religione e serenità, in Etica e politica, cit., pp. 20-23).
La ...
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MONTANELLI, Giuseppe
Paolo Bagnoli
– Nacque a Fucecchio, in provincia di Firenze, il 21 genn. 1813 da Alessandro, organista e compositore di musica per banda, e da Luisa Pratesi. A nove anni venne [...] pensando a una riforma della Chiesa, il M. veniva stabilendo tra religione e politica, come dimostrò la memoria che nel febbraio 1846 rivolse al erano da lui individuate in una imprescindibile alleanza laica, imposta a suo dire dalla necessità di ...
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Gli sviluppi della scuola di Gentile: da Armando Carlini a Ugo Spirito
Alessandra Tarquini
La prima generazione attualista
Dopo aver insegnato in diversi licei italiani, nell’ottobre 1906 Giovanni Gentile [...] furono attratti dall’immanentismo e da una dimensione laica.
È probabile che su questa distinzione abbiano pesato ultima dell’esistenza a cui convergono per opposte vie filosofia e religione» (p. 111).
Tre anni dopo iniziò il periodo più proficuo ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...