BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] 369-404. Sulle istituzioni ecclesiastiche milanesi: E. Cattaneo, La religione a Milano dall'età della Controriforma, in Storia di Milano, XI 20 fascicoli, nel 1937-38. Sulle associazioni religiose di laici fondate dal B.: A. Scarpellini, F. B. ...
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Handicap
Giancarlo Urbinati
Olga Capirci
Paolo Casini
Handicap deriva dal nome di un gioco d'azzardo (hand in cap, "la mano nel cappello") con monete che si estraevano a sorte da un cappello. Il termine [...] in origine avevano dato corpo a immagini umane-divine della religione olimpica, nel quadro di una creazione estetica destinata a scopi il nostro prossimo come noi stessi.
Anche una morale laica, tuttavia, può condividere questi valori e svilupparli in ...
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URBANO VII
Gino Benzoni
Giambattista Castagna nasce, il 4 agosto 1521, a Roma dal nobile genovese Cosimo e da sua moglie, la nobildonna romana Costanza di Giulio Ricci e Maria Iacobacci, sorella questa [...] 'assegnazione d'un canonicato, ora perché l'autorità laica processa un cavaliere di Malta mandante d'un tentato indices. C. Campana, Della guerra di Fiandra fatta per difesa di Religione da Catholici Re di Spagna Filippo Secundo e Filippo Terzo di tal ...
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I fondamentalismi nel mondo contemporaneo
Enzo Pace
L’anno terribile
L’attentato dell’11 settembre 2001 alle Twin Towers di New York può essere considerato, a tutti gli effetti, un evento cerniera [...] per un movimento che sin dalla sigla porta inscritto il segno d’appartenenza alla religione musulmana, risulta invece di non facile comprensione come mai un movimento laico di resistenza politica come al-Fataḥ, che non ha avuto bisogno di rifarsi al ...
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Percorsi orientali di scrittura femminile
Rosita D’Amora
Tentare di delineare gli sviluppi più recenti di una produzione letteraria, partendo da una prospettiva di genere, comporta l’inevitabile rischio [...] comportamentali, più che derivare unicamente dalla religione, trovano piuttosto in essa un’autorevole sempre innescati dalle autorità religiose. Nella pur ufficialmente laica Turchia, il romanzo autobiografico della scrittrice Duygu Asena ...
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LUZZATTI, Luigi. - Nacque a Venezia il 1( marzo 1841 da Marco ed Enrichetta Tedeschi, in una benestante famiglia israelitica. Il padre possedeva due fabbriche, una di coperte di lana e una per la pettinatura [...] una fisionomia unitaria per le comuni posizioni laiche di "conservatori ma liberali" dei suoi , a cura di R. Camurri, Venezia 1998, pp. 594-702; P. Molmenti, Religione, Chiesa e Stato nel pensiero di L. LUZZATTI, Luigi, in Nuova Antologia, 1( maggio ...
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Croce, Gentile e la ‘scoperta’ di Hegel
Giovanni Bonacina
La cornice della ‘scoperta’ crociana e gentiliana di Hegel
Con il termine risurrezione, Gentile volle segnalare nel 1904 – sulla rivista allora [...] 3 voll., 1924-1925) o ad aggiornare la hegeliana filosofia della religione alla luce del contemporaneo dibattito sul mito (Croce a Gentile, 6 luglio far di Hegel il banditore di una «intuizione laica e razionale della vita», rivendicato come tale al ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] obiettivo comune era la formazione di una nuova cultura laica alimentata dalle polemiche contro il Papato, dalla fiducia L'orazione De foedere pietatis et doctrinae esamina il rapporto tra religione e scienza in base al principio che tra esse si deve ...
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Raffaello Santagata De Castro
Abstract
La voce esamina, in un’ottica comparata, la tematica delle organizzazioni di tendenza, nella sua evoluzione di diritto positivo. Particolare attenzione è dedicata [...] natura filosofica e spirituale, aventi ad oggetto non qualsiasi tipo di concezione laica del mondo, ma una visione sistemica del mondo simile a quella sottesa alle religioni. Il riferimento non è dunque genericamente al «dover essere» dell’individuo ...
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Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] tutt'altra direzione. Se la disputa in merito alle investiture laiche con il pastorale e l'anello può essere spiegata sulla matematica, la fisica e la storia naturale piuttosto che sulla religione o la politica. Tutt'al più Federico II ne ricavò ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...