Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] e nel mondo. Contro ogni intolleranza di razza e di religione, il regime democratico serberà il più riguardoso rispetto per la del 1981 varò il secondo governo retto da un leader laico dopo quello della breve esperienza post-bellica di Ferruccio ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] non potrà mai sapere quanti furono quei cristiani, preti o laici, cattolici o evangelici che fossero, che invece fecero finta di , Livorno 2008, pp. 53-127.
55 F. Traniello, Guerra e religione, in Cattolici, Chiesa, Resistenza, cit., pp. 56-57; P. ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] una realtà sociologica, più che una comunità di fede: la religione cattolica era il collante culturale di una comunità, all’interno muoversi con tatto, per evitare un urto con la parte laica, ma prestò il fianco agli attacchi dell’on. Lucifero ( ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] segna il primo importante passo nella direzione di un nazionalismo laico. Che poi la teoria di uno sceriffo spirituale arabo vi era un complesso di paesi affini per lingua, cultura, religione e modo di vita, che avrebbero potuto unirsi, come avevano ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] cattolico, così se di certi rimedi sociali lo Stato laico ha il monopolio, il suo laicismo non è una F. Traniello, Da Gioberti a Moro, cit., pp. 107-108; F. Traniello, Religione cattolica e Stato nazionale, cit., pp. 212-213.
80 G. Are, I cattolici ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] , 1990).
5. Chiesa, setta e denominazione in una società laica
L'emergere di uno Stato laico, la federazione degli Stati Uniti d'America, in cui non vi era alcuna religione ufficiale o privilegiata (se si eccettuano alcune Chiese stabilite - peraltro ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] che escludeva ogni altra, e dettava alla comunità dei fedeli regole di comportamento in concorrenza con le istituzioni laiche; ma la religione cristiana si identificava con la comunità dell’Impero romano, e dunque la Chiesa esercitava la sua autorità ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] di coscienza, ma ritenendola anzi un «principio etico informatore della morale pubblica» in uno Stato laico, e pur cercando nella religione cristiana «lo spirito vivificatore di tutta la vita individuale e collettiva», non si arrogava il diritto ...
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La morale familiare
Emmanuel Betta
La disciplina morale della famiglia e delle relazioni che la compongono ha assunto nel corso del tempo un ruolo sempre più centrale nel discorso della Chiesa cattolica. [...] come il prodotto di norme diverse, definite dalla società, dalla religione e dal diritto, che hanno disegnato di volta in volta il famiglia e le sue relazioni, sia dal punto di vista laico sia dal punto di vista cattolico. E la valutazione delle ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] risiede fin dall’inizio nel rapporto tra Costantino e la religione cristiana. I passi più significativi in proposito si trovano all Apostata è ritratto come il precursore di una moderna idea di laicità. È per il resto un personaggio dimesso, colto, e ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...