Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] le varie componenti ecclesiali e, all’esterno, ai rapporti con le altre confessioni cristiane, le religioni e con lo Stato democratico laico. Per questo, l’opera dei modernisti continua a offrire stimolanti riferimenti e la crisi modernista costuisce ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] cura.
Sotto la direzione di Luigi Gedda, il laico allora più vicino a papa Pio XII, la « . 119-120, in partic. p. 119.
53 Cinema e religione. Ricerca sui film attinenti alla religione nella storia internazionale del cinema, I, a cura di A. Bernardini ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] cittadini (intendo qui il termine in senso formale aristotelico); sono laici, non sono cortigiani, sono attivi nei Consigli i quali, nelle sue varie manifestazioni: la giustizia e la religione.
La suprema positività del governo retto di uno sta ...
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INTELLETTUALI
Zygmunt Bauman e Bruno Bongiovanni
Intellettuali
di Zygmunt Bauman
Definizione del concetto
Il termine 'intellettuali' fece la sua prima comparsa nel linguaggio del pubblico dibattito [...] P. Pasquino), Torino 1977.
Fumaroli, M., L'État culturel: essai sur la religion moderne, Paris 1992 (tr. it.: Lo Stato culturale, Milano 1993).
Furet, a dire da 'chierici' laici desiderosi a loro volta, in nome della religione civile dell'umanità, di ...
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L’istruzione pubblica tra primo Ottocento e primo Novecento: le scuole elementari
Claudia Salmini
Anche a Venezia, il secolo che trascorre dalla caduta della Repubblica fino alla vigilia della prima [...] il diritto di «colpire di censura i libri funesti alla religione e alla onestà dei costumi», mentre il governo si impegnava a ispettore distrettuale, direttore locale. La scelta di un laico, nel ruolo di ispettore provinciale, è una eccezione ...
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Figure, fatti e percorsi di emancipazione femminile (1797-1880)
Nadia Maria Filippini
Varie manifestazioni pubbliche accompagnano nella primavera del 1797 la caduta della Repubblica e l’arrivo delle [...] angeli; angeli sono quando educano i figli al buon costume, alla religione, al sacro fuoco della patria(86).
È con questa esclusione nuovo campo di battaglia delle patriote e dei patrioti, campo laico nel quale si gioca, tra l’altro, un difficile ...
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I testi agiografici: religione e politica nella Venezia del Mille
Giorgio Gracco
Premessa
Una testimonianza letteraria ben nota, la Translatio sancti Marci, che la critica colloca di solito oltre la [...] evangelista e in ogni caso non lo ponga affatto al centro della religione patria (111). S. Marco esisteva sì, ma come contorno: in nome di s. Stefano (147).
Il senso dell'alleanza monaci-laici eminenti, che qui si presenta in termini ben più ampi e ...
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Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] Stati indifferenti al fenomeno religioso o consapevolmente laicizzati (un riferimento forse alla Francia repubblicana laica), dunque refrattari alla religione per giungere alla categoria degli apertamente atei, quale in quel momento massimamente si ...
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Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] et politiche, et queste delle quali tu mi parli sono materie di religione, materie d'anime. Che cosa havrei io a fare in queste, del patriarca, eletto secondo la tradizione in pregadi, il laico Matteo Zane (90). Clemente VIII chiede che l'eletto ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] diritti civili ed economici, del ruolo della religione e della sua temuta (o auspicata) G. Sapelli, Riscoprire l’identità di Pastore e Romani, in Sindacalismo e laicità. Il paradosso della CISL, a cura della Fondazione Vera Nocentini, Milano ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...