LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] H. Thode e K. Burdach) e la tesi neoidealista e laica risoluta nel sottolineare una cesura netta, per l'avversione umanistica per la nuova filosofia, la scienza copernicana, la religione controriformista, si è ottenuta una fenomenologia più libera ...
Leggi Tutto
Viaggio, letteratura di
Pino Fasano
Una nozione dall'incerto statuto
Il viaggio si offre alla letteratura come un tema di immensa potenzialità e produttività per la sua idoneità a combinare narrazione [...] che ne fa un segno di eroismo intellettuale, di laica passione conoscitiva e di sfida all'ignoto.
Non stupisce frequenti e impegnative sulla spinta di esigenze di mercatura, di religione oppure di diplomazia. La più celebre di queste narrazioni, ...
Leggi Tutto
PATRONATO
Arturo Carlo JEMOLO
Renato KARZOLO
Emilio ALBERTARIO
. Diritto romano. - Il termine patronus indica nel diritto romano il pater gentis o il paterfamilias sotto la cui protezione sono venuti [...] di preporvi gli ecclesiastici. Ma di un diritto dei laici di preporre gli ecclesiastici alle chiese da loro fondate proprietà limitato dalla legge nell'interesse della Chiesa e della religione. Il generale movimento di riforma, e di liberazione della ...
Leggi Tutto
SAINTE-BEUVE, Charles-Augustin de
Mario BONFANTINI
Letterato, nato a Boulogne-sur-Mer il 23 dicembre 1804, morto a Parigi il 1° ottobre 1869. Di famiglia agiatamente borghese, orfano di padre prima [...] (gli pareva, dirà con frase tipica, di osservare "une religion sous cloche"); si lega all'abbé Gerbet, a Lacordaire; di Renan, contro una legge sulla stampa, a favore della scuola laica.
Continuò i suoi studî e i suoi lavori fino alla fine, ...
Leggi Tutto
NEO-GUELFISMO
Walter Maturi
È la forma italiana d'un movimento culturale europeo: il cattolicismo liberale. La denominazione neoguelfismo fu coniata dai suoi avversarî, Gabriele Pepe e Giuseppe Ferrari, [...] e nel Belgio per opporsi al dilagare dell'idea laica.
Sorto con l'ingenuo entusiasmo, con l'intima della storiografia italiana nel sec. XIX, I, Bari 1921; per la religione, A. Gambaro, Riforma religiosa nel carteggio inedito di R. Lambruschini, ...
Leggi Tutto
TAMBURINI, Pietro
Ettore Rota
Sacerdote, capo e maestro del giansenismo italiano. Nacque a Brescia il 1° gennaio 1737, morì a Pavia il 14 marzo 1827. Ivi iniziò e compì i suoi studî: di filosofia presso [...] e fu volta a difendere i diritti della potestà laica nelle cose ecclesiastiche di natura civile e a somministrare di conciliare la repubblica col Vangelo e la filosofia con la religione; il suo giansenismo ebbe un contenuto non meno politico che ...
Leggi Tutto
Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] ma il conflitto fra l'interpretazione religiosa e quella laica del significato dello Stato fu così acuto e la titolo del suo magnum opus). Il giudaismo, per Kaplan, non è solo una religione ma un sistema di vita completo, con una sua arte e una sua ...
Leggi Tutto
OSPEDALE
B. D'Agosta
L'o. medievale fu inizialmente un'istituzione dalle funzioni generiche e difficilmente definibili, con una tendenza alla selezione più che alla specializzazione. Infatti, soprattutto [...] da una parte nel mondo dello spirito e della religione e dall'altra nell'architettura e nell'arte" ( medievale è dunque il frutto di un impegno bivalente fatto di contenuti laici e religiosi - si veda il rapporto corsia/altare, che si conservò ...
Leggi Tutto
GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] Germania fu compatta, sia nei principi ecclesiastici, sia nei principi laici; l'Impero latino d'Oriente fu favorevole o per lo meno che comprendevano "frater Franciscus et socii de vita et religione minorum fratrum". Ancora una volta, il futuro G. IX ...
Leggi Tutto
SARPI, Paolo
Antonella Barzazi
(Pietro). – Pietro Sarpi nacque a Venezia il 14 agosto 1552 da Francesco, mercante, originario di San Vito in Friuli, e dalla veneziana Isabella Morelli.
Morto precocemente [...] secoli, volto alla separazione del clero dalla società dei laici e alla concentrazione del potere nelle mani del papa, ), in Studi veneziani, n. s., LVI (2008); P. S. Politique et religion en Europe, a cura di M. Viallon, Paris 2010 (in partic. C. ...
Leggi Tutto
suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...