VIRGILIO
Augusto ROSTAGNI
Salvatore BATTAGLIA
. Publio Virgilio Marone (Publius Vergilius Maro) fu, per il senso sublime dell'arte e per l'influenza che esercitò nei secoli, il massimo poeta di Roma; [...] , e s'illumina della luce sacra proiettata dal mito, dalla religione, dal fato, dalle predizioni e disposizioni eterne. Per questo, Eneide, ed è per suo tramite che giunge alla concezione laica dello stato e dell'impero: in ciò maestro del Petrarca ...
Leggi Tutto
Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] mezzo, di colui che veniva considerato un nemico della religione e del popolo d'Israele, per i suoi sforzi retour à la Grande Tradition, Paris 1993 (trad. it. L'Islam laico, Bologna 1997).
H. Laurens, Orient arabe. Arabisme et islamisme de 1798 ...
Leggi Tutto
LUCCA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Placido CAMPETTI
Augusto MANCINI
Adelmo DAMERINI
Augusto MANCINI
Tammaro DE MARINIS
Attilio MORI
Città della Toscana, e sino al 1847 capitale di uno stato [...] Già dal secolo VIII esiste memoria in Lucca di scuole ecclesiastiche e laiche, le quali ultime crescono col sec. XII. La prima notizia di industriale degli stati europei e le guerre di religione colpiscono duramente il traffico della seta e i ricchi ...
Leggi Tutto
IMPERATORE e IMPERO
Giuseppe CARDINALI
Francesco ERCOLE
Antichità romana. - Epoca repubblicana. - La parola imperator in origine significa genericamente colui il quale imperat, chiunque, cioè, sia [...] di avere un protettore della Chiesa romana e della religione cristiana, unito alle necessità della politica ecclesiastica del verita è quella della confederazione dei principi tedeschi, laici ed ecclesiastici, sotto la presidenza formalmente elettiva, ...
Leggi Tutto
TEOLOGIA
Enrico ROSA
*
. La parola greca ϑεολογία indica un discorso, di carattere razionale, intorno alla divinità; così per Platone (Repubbl., p. 379 A) e per Aristotele (Metaph., II, 4, 12) sono [...] la scolastica, sull'entrare del Medioevo, i due laici Cassiodoro e Boezio, detto quest'ultimo "il primo moti della volontà o le ragioni del cuore, e così riduce la religione a cosa del cuore, a mero sentimento. Il pietismo ebbe molto seguito ...
Leggi Tutto
SOCINI, Lelio e Fausto
Delio CANTIMORI
Erano rispettivamente figlio e nipote del giurista Mariano. Per la storia del movimento riformatore italiano essi hanno poca importanza. Ma grande ne hanno come [...] del Burnat, Lelio Socin, Vevey 1894. V. anche K. Völker, in Die Religion in Geschichte und Gegenwart, s. v., e F. C. Church, I riformatori comunità o setta separata, ma un movimento religioso di laici. Il loro centro era a Rijnsburg, presso Leida. ...
Leggi Tutto
LIBERALISMO
Ugo Spirito
. Per intendere compiutamente il liberalismo è necessario distinguerne un significato più lato, di natura speculativa, e uno più ristretto, specificamente politico. Se ci si [...] per cui s'incammina, e teorizza la cosiddetta scuola laica o neutra o agnostica, che insegna senza insegnare, che di disaccordi, non mai di estraneità e indifferenza.
Istruzione, religione: mosso da un'esigenza d'intervento puramente negativo, lo ...
Leggi Tutto
PREGHIERA
Giuseppe DE LUCA
Raul F. MANFREDINI
*
. Storia delle religioni. - Origine. - La preghiera è la più elementare manifestazione della relazione dell'uomo con Dio, principio e termine d'ogni [...] 'Io umano verso il Tu divino; è insomma "l'anima stessa della religione. In essa l'uomo espone a Dio la sua miseria, e in essa confessione e di Cristo, molto divulgati.
A questa religiosità laica e popolaresca si è richiamata la Riforma. Lutero ha ...
Leggi Tutto
PENTATEUCO (dal greco πέντε "cinque" e τεῦχος "utensile, astuccio")
Alberto Vaccari
Denominazione della prima parte della Bibbia, che nella versione greca detta dei LXX è divisa in cinque libri, designati [...] saprebbe di certo) puro diritto consuetudinario e una vaga religione nazionale, monolatria più che monoteismo; con i profeti Eissfeldt trova, oltre alle quattro note, una quinta fonte "laica" (L); J. Hempel nel Deuteronomio distingue tre strati ...
Leggi Tutto
MODERNISMO (ted. Reformkatholizismus)
Mario Niccoli
Con questo termine o, più esattamente, con quello di modernismo cattolico si indica quel movimento di riforma interna del cattolicismo patrocinato [...] e l'attività di Jules Lemire diffondevano fra la gioventù laica cattolica e nelle file del giovane clero un vivace interessamento abused letter, Londra 1906) il Tyrrell riportava la religione a un fattore puramente extrarazionale, da lui definito "il ...
Leggi Tutto
suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...