OLGIATI, Francesco
Lucia Pozzi
OLGIATI, Francesco. – Nacque a Busto Arsizio, in provincia di Varese, il 1° gennaio 1886 da Giuseppe e da Teresa Ferrario.
Terminate le elementari, entrò in seminario, [...] gli insegnamenti di storia della filosofia moderna, di filosofia, religione e pedagogia e dal 1926-27 anche quello di filosofia 1940 ricevette un’altra onorificenza, questa volta di impronta laica, quella di cavaliere della Corona d’Italia.
Durante la ...
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etica medica
Gilberto Corbellini
Storia dell’etica medica
I principi e i valori che, sin dall’antichità, hanno governato la pratica professionale della medicina (attraverso i giuramenti e i codici deontologici) [...] sec. l’etica medica occidentale adottò i valori morali della religione cattolica, e l’accento si spostò sui doveri e i principi la Dichiarazione di Ginevra, che aggiornava in chiave laica i contenuti del giuramento di Ippocrate e impegnava il ...
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concordato
Rosa Maria Parrinello
L'accordo tra la Santa Sede e lo Stato
Il concordato è una convenzione bilaterale stipulata fra la Santa Sede e uno Stato per regolare questioni di carattere sia religioso [...] 'accordo fra due Stati sovrani, ribaltando così la tradizione laica e cavouriana del separatismo (che obbediva, cioè, al motto norme di attuazione in materia di insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, il riconoscimento delle ...
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alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] duplice monopolio dell’uso della lingua scritta, detenuto dagli uomini di religione da un lato (➔ ‛ulama), dagli scribi di corte dall dello scritto. Nuovi e consistenti strati della popolazione laica si dimostrarono in grado di leggere e scrivere, si ...
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De Amicis, Edmondo
Scrittore (Oneglia, Imperia, 1846 - Bordighera, Imperia, 1908). Dopo aver frequentato la scuola militare di Modena partecipò come ufficiale alla guerra del 1866. Nel 1867 cominciò [...] lo studio, il merito, l’onestà, la dignità, l’amore per la patria, tutti declinati come una nuova religione rigorosamente laica. L’adesione sincera e non superficiale al nascente socialismo italiano lo portò a confrontarsi con le correnti letterarie ...
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secolarizzazione Termine entrato nel linguaggio giuridico durante le trattative per la pace di Vestfalia (1648), allo scopo di indicare il passaggio di beni e territori dalla Chiesa a possessori civili, [...] del mondo’, ma della istituzionalizzazione dei valori cristiani, che si sono trasferiti nella sfera morale laica (s. come trasposizione della religione nella sfera secolare). Sulla stessa linea si colloca R.N. Bellah, che riprendendo da Rousseau ...
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Storia
Presso gli antichi Romani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente [...] in pubblico. Ciò favorì la formazione di una giurisprudenza laica, in quanto lo studio del diritto divenne, logicamente, possibile i successivi imperatori, fino all’era cristiana inoltrata.
Religione
Nella Chiesa cattolica, il titolo di p. fu ...
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Letteratura e Vita civile
Niccolò Machiavelli è l’autore della prima uscita della collana che la Biblioteca Treccani, forte del successo dell’Enciclopedia Dantesca, ha deciso di offrire ai propri lettori [...] immagine della natura umana assolutamente realistica e allo stesso tempo laica. È pertanto indubbio il fatto che Machiavelli non sia rapporto di Machiavelli con la religione.
Procacci: Il tema della religione in Machiavelli è senza dubbio percepito ...
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Titolo di varie attività professionali, che si esplicano in un’opera di coadiuvazione tecnica con il titolare o responsabile principale.
Istruzione
Nelle università e negli istituti di istruzione universitaria, [...] La qualifica superiore è quella di a. capo.
Religione
Nella liturgia, si chiamavano a. i chierici collaborare al buon andamento del servizio della Famiglia pontificia laica, svolgere funzioni di rappresentanza in occasione di alcune cerimonie ...
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Filosofo francese (n. Argentan, Orne, 1959). Pensatore tra i più significativi dell'odierno panorama intellettuale francese, ha tentato di rifondare in chiave del tutto atea e materialista i paradigmi [...] i fondamenti etici e filosofici della teologia interpretando la religione come finzione necessaria, hanno fatto seguito La puissance Contre-histoire de la philosophie, ricognizione in chiave laica ed edonista della storia del pensiero occidentale. Tra ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...