Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli umanisti cercano una conciliazione, almeno teorica, tra la verità delle sacre [...] , 1995
Gli umanisti manifestano una certa predilezione per una religione incentrata assai più sui comportamenti etici che sulle pratiche devote delle preghiere rivolte agli dei, all’interno di una laica visione del mondo dove solo l’uomo è artefice ...
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VALGRISI, Vincenzo
Ilaria Andreoli
– Di origine lionese – il suo nome era Vincent Vaugris – «Petri filius», come si ricava da alcuni documenti, nacque probabilmente verso il 1510 in una famiglia apparentatasi [...] e farmacopea, letteratura, trattatistica, filosofia, storia, religione, diritto, geografia e astronomia. I titoli dei primi Catalogo italiano dei libri proibiti fatto stampare dall’autorità laica a Venezia, promosso dal nunzio Giovanni Della Casa ma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paolo Rinoldi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Quattrocento si caratterizza come il secolo dell’umanesimo e della riscoperta dei [...] così quella letteratura devozionale e catechetica di fattura laica nella quale le norme della vita cristiana sono spesso tradotte in termini mercantili e utilitaristici, tanto da far parlare di religion tarifée o di “contabilità della vita spirituale ...
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LUDOVICO da Casoria (al secolo Arcangelo Palmentieri)
Serena Veneziani
Nacque a Casoria, non distante da Napoli, l'11 marzo 1814, terzogenito di Vincenzo, vinaio, e Candida Zenga. Studiò presso il convento [...] dal colore dell'abito.
I primi bigi erano fratelli laici cui in seguito si aggiunsero alcuni sacerdoti, tutti cultura L. fondò a Napoli nel 1864 l'Accademia cattolica di religione e scienza: vi aderirono eruditi e scrittori anche da altre parti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il Cinquecento e il Seicento i riformatori passano da una fase di forte polemica [...] che non sia, come sanno bene i principi, guerra di religione.
Questa concezione, espressa già dalla pace di Augusta (1555) . È una rinuncia che segna l’adesione a una concezione più laica del potere, il quale, forte di una maggiore sicurezza, può ...
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Campanella, Tommaso
Vittorio Frajese
Filosofo, nato a Stilo nel 1568 e morto a Parigi nel 1639. Quando cominciò a scrivere di politica, nel corso dell’ultimo decennio del Cinquecento, C. era un giovane [...] sommare temporale e spirituale su ogni potestà puramente laica e profana. Pur tra i continui ondeggiamenti dei disposto a fare per il potere, per cui ogni principe viola la religione e la morale per ragion di Stato, dal momento che il potere ...
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Rousseau, Jean-Jacques
Paolo Casini
Il teorico del contratto sociale
Il filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau fu uno dei massimi protagonisti dell’Illuminismo. La sua teoria politica propose una riforma [...] di d’Alembert su Ginevra, che dava un’immagine laica della città. Rousseau reagì con la Lettera a d’ questi scritti perché negavano il peccato originale e il primato della religione rivelata. Il parlamento di Parigi decretò l’arresto dell’autore ...
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evangeliche, Chiese
Raffaele Savigni
Chiese nate dalla Riforma protestante
La denominazione Chiese evangeliche indica le Chiese nate direttamente o indirettamente dalla Riforma protestante, la quale [...] volta al mese); non viene riconosciuta una vera distinzione tra i laici e i capi della comunità, i quali, chiamati pastori e non interiore, più importante del testo biblico: la vera religione consiste nell'incontro personale con Dio più che nel rito ...
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Machiavelli, Niccolo
Massimo L. Salvadori
L’autonomia della politica dalla morale e dalla religione
Vissuto a cavallo fra Quattrocento e Cinquecento, Machiavelli è stato uno dei maggiori pensatori politici [...] sia esaltato in quanto teorico di una concezione laica e razionale della politica, sia detestato perché Principe, un nemico giurato dei sani principi della moralità e della religione, che ha indicato e raccomandato a chi esercita il potere le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diritto e magia
Laura Pepe
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il diritto delle origini, e dunque anche il più antico diritto greco e romano, [...] considerato una scienza, che, in quanto tale, è esclusivamente e squisitamente laica; ma, come è ovvio, non è sempre così e non sempre base non soltanto del diritto, ma anche della religione e delle tecniche scientifiche.
Scrive Louis Gernet nel ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...