dispotismo
Governo esercitato da una sola persona o da un ristretto gruppo di persone in modo assolutistico e arbitrario, senza alcun rispetto per la legge. Il d. è uno dei concetti politici che, illustrato [...] , apertura dei pubblici uffici a tutte le confessioni cristiane ed estensione dei diritti civili ai sudditi di religioneebraica. Giuseppe II istituì anche un nuovo sistema scolastico, obbligatorio nel ciclo primario, e sostenne con rinnovato vigore ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] protestantesimo statunitense, come l’America latina.
F. ebraico
Per quanto riguarda l’ebraismo, sotto l’etichetta di f. si possono designare vari movimenti caratterizzati dalla mescolanza di religione e politica, dal richiamo ai fondamenti biblici e ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] regolari conferenze durante le quali alterna astrusi temi cabbalistici con sermoni popolari sulla necessità di perpetuare la religioneebraica. Spesso queste conferenze vengono trasmesse ai hasidim di tutto il mondo. Lubavitch ha anche una sua casa ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] in tre parti: nella prima, il Regno terreno, il G. studia la religioneebraica e sottolinea come in essa non si conoscesse un aldilà, in quanto al popolo ebraico si prometteva esclusivamente il dominio sugli altri popoli senza alcun riferimento a ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] a legittimare situazioni sotto vari aspetti nuove. È quanto può indurci a pensare la condizione del notabilato italiano di religioneebraica. Al momento dell’Unità, gli ebrei rappresentavano poco più dell’1‰ della popolazione italiana: meno di 40.000 ...
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Voltaire e gli illuministi francesi
Heinrich Schlange-Schöningen
Costantino fu per molto tempo venerato come il liberatore della Chiesa perseguitata e come il primo imperatore cristiano, ma nell’Illuminismo [...] .
Il libro di Voltaire, che si rivolge contro il fanatismo religioso, presenta una ricostruzione critica della storia della religioneebraica e cristiana, da Mosè fino alla tarda antichità. La battaglia contro «le monstre qui dévore la substance d ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il miracolo economico italiano
Andrea Villa
Lo storico britannico Eric J.E. Hobsbawm (1917-2012), nel suo celebre volume Age of extremes. The short twentieth century, 1914-1991 (1994) ha definito il [...] .
Nel secondo dopoguerra le funzioni dell’IRI vennero rilanciate da Oscar Sinigaglia (1877-1953), un ingegnere romano di religioneebraica che nel 1938 era stato licenziato dalla presidenza dell’Ilva a causa delle leggi razziali.
In virtù delle sue ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] interesse dal punto di vista filosofico e attirano loro simpatie che possono favorire le conversioni:
Evidentemente la religioneebraica esercitava una profonda attrazione. Potremmo aggiungere che essa offriva l’appartenenza ad una comunità chiusa i ...
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PISTRUCCI, Filippo
Rossella Bonfatti
PISTRUCCI, Filippo. – Nacque a Bologna il 6 gennaio 1782, figlio primogenito di Federico e di Antonia Greco.
La famiglia, di origine romana, si era trasferita a [...] Valerio (nato a Milano l’8 giugno 1816 e morto il 23 maggio 1883), anche le spoglie del patriota modenese di religioneebraica Angelo Usiglio (1803-1875), secondo un uso che voleva suggellare la fratellanza, d’urne e d’affetti, tra gli esuli.
Opere ...
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LEVI, Sara
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Pesaro il 7 dic. 1819 da Angelo, commerciante, e da Ricca Rosselli che lo aveva sposato in seconde nozze. Rimasta orfana di madre quando aveva 11 anni, alla prima [...] gli studi da autodidatta, che coltivò dopo essere stata affidata a due anziane signore di Modena. I riti della religioneebraica su cui era stata formata da piccola non sembra che fossero da lei particolarmente praticati al raggiungimento dell'età ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...