FUÀ, Erminia
Luca Pes
, Nacque di religioneebraica e in condizioni agiate a Rovigo il 5 ott. 1834 da Marco, medico, e Geltrude Bianchi. Quando era ancora piccola, si trasferì con la famiglia a Padova. [...] Come usava allora per le donne, ricevette l'istruzione in casa dallo zio Benedetto Fuà, ingegnere delle ferrovie, che la educò secondo il metodo Pestalozzi.
Per anni la F. si prese cura della madre ammalata, ...
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FIORENTINO, Salomone
Gabriella Milan
Nacque a Monte San Savino (Arezzo) il 4 marzo 1743 da genitori di religioneebraica. Il padre, Leone, romano d'origine, praticava un redditizio commercio di stoffe, [...] nella vicina Siena, dapprima sotto la guida di un maestro privato, che gli impartì i fondamenti della cultura ebraica, quindi presso il collegio "Tolomei", dove seguì, probabilmente come esterno, i corsi di cultura classica.
Completati gli studi ...
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GRANELLI, Giovanni
Maria Pia Donato
, Nacque a Genova il 15 apr. 1703 da Francesco e da Maria Cattaneo. Entrò nella Compagnia di Gesù come novizio il 17 ott. 1717; dopo avere terminato gli studi di [...] della coscienza dei personaggi, in particolare nel Manasse, che narra della miracolosa conversione del re di Giuda alla religioneebraica e lo dipinge nelle vesti patetiche del penitente. Tuttavia tra le tragedie giovanili del G. il Manasse risulta ...
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OVADIAH
Luigi Russo
(Obadiah il proselito). – Nacque nella cittadina di Oppido Lucano verso l’anno 1070, da Dreux (Droco) e da Maria, che lo diede alla luce insieme a un fratello gemello, Ruggero. Fu [...] nella tarda estate del 1102 . Influirono in maniera radicale su tale decisione la notizia della conversione alla religioneebraica dell’arcivescovo barese Andrea, avvenuta verso la fine degli anni Settanta dell’XI secolo, e gli eventi connessi ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] angeli e gli uomini nel comunicare tra loro; la lingua ebraica data da Dio ad Adamo rimasta inalterata [opinione che rettificherà sistemi di filosofia spiritualistica e le più alte religioni storicamente costituite, e che trascende i termini ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] costituirsi di un'allargata clientela privata, anche ebraica. Nella carriera, vissuta tra coordinate fiorentine e confida a se stesso. E "non per liberar[s]i" dei doveri della "religione" (per tal verso il G. non saluta con favore la Riforma e, in ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] chiamato di nuovo a Padova alla cattedra di lingua greca ed ebraica presso l'archiginnasio.
La sua attività di professore non lo distolse dal cielo come restauratore dell'ordine, della religione, della pace europea. In tale prospettiva provvidenziale ...
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BASSANI, Giorgio
Simona Costa
Primogenito di Angelo Enrico, proprietario terriero e medico, senza esercitare la professione, e Dora Minerbi, nacque il 4 marzo 1916 a Bologna.
Tra Ferrara e Bologna: [...] centrale per la propria formazione, e nella cui religione della libertà si identificò totalmente. Nel maggio 1935 Camillo di Roma e, per sua volontà, fu sepolto nel cimitero ebraico di via delle Vigne a Ferrara.
Nel 2002 si concretizzò il ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] ma anche capace di suscitargli un'autentica ammirazione per la tradizione ebraica e per i testi biblici (l'Ecclesiaste è il più citato pure da lui trattato era quello della compatibilità tra religione e libertà, a riprova del fatto che la rivoluzione ...
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CANTONI, Alberto
Eugenio Ragni
Nacque il 16 nov. 1841 a Pomponesco (Mantova) da Israele di Moisè Iseppe, e da Anna Errera, primo di cinque figli.
Lo seguirono Amalia (n. nel 1846, sposò Leone Orvieto [...] che era il fulcro delle attività commerciali della zona di Viadana. Osservantissimo della religione e delle tradizioni ebraiche, Israele, commerciante di grano e di bestiame, con abilità e onestà nel giro di qualche lustro era riuscito a diventare ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...