Nazionalizzazione delle masse
Alberto Mario Banti
La Germania e l'idea politica di nazione
Nel 1975 G.L. Mosse, uno storico tedesco di famiglia ebraica nazionalizzato statunitense, diede alle stampe [...] di massa nel secondo dopoguerra, alcune importanti precisazioni vanno comunque proposte. La prima riguarda gli Stati Uniti, dove la religione della nazione, il culto della bandiera, nonché il rispetto per gli 'eroi' della patria, non hanno smesso di ...
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RAZZA (XXVIII, p. 910)
Virginio GAYDA
La politica fascista della razza. - La politica demografica del Regime fascista, definita da Mussolini fin dai primi anni di governo come uno dei compiti elementari [...] di questo decreto-legge è considerato ebreo colui che è nato da genitori entrambi di razza ebraica, anche se professi religione diversa dall'ebraica. La stessa definizione vale per il trattamento degli Ebrei nati in Italia. Un altro decreto-legge ...
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PIO XI Papa (XXVII, p. 323)
Paolo BREZZI
Dopo più di due anni di salute cagionevole, morì il 10 febbraio 1939. Intorno al 1931, con il dissidio circa l'Azione cattolica in Italia, la caduta di Primo [...] nei rapporti col governo italiano anche per la questione ebraica, si preparava a celebrare il decennio della Conciliazione campi della vita umana, energico difensore dei diritti della religione e della coscienza.
Bibl.: Oltre varie biografie piuttosto ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] nella sua differenziazione dall'identità ebraica.
Un rinnovato interesse si Grégoire Ier le Grand, in D.H.G.E., XXI, coll. 1387-420.
The Encyclopedia of Religion, VI, New York-London 1987, s.v., pp. 118-21.
Dizionario degli scrittori greci e ...
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Costantino nella tradizione ecclesiastica armena
Nazénie Garibian
L’imperatore Costantino e la storiografia armena
L’integrazione della figura di Costantino nella concezione armena della storia
Nella [...] onorò i preti ed emise degli editti sull’osservanza della religione cristiana. Con ogni evidenza, l’omissione della lettera di oggetti salvo la corona, affinché nessun re di origine ebraica potesse regnare su Israele e anche perché si trattava di ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] potevano curare pazienti cristiani. S. incoraggiò alcune imprese commerciali ebraiche: il 4 gennaio 1589 concesse agli ebrei di trattenere un Sega, con il compito di promuovere la religione cattolica ed indurre Rodolfo II a liquidare definitivamente ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] direttive di P. riguardanti la comunità ebraica, attenuando i più rigorosi provvedimenti del L'aide pontificale au parti catholique et royal pendant la première guerre de religion d'après les dépêches du nonce Santa-Croce, "Bibliothèque de l'École ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] quanto pare, fu il primo libro stampato in caratteri ebraici e nella stamperia di un ebreo, oltre che il cit.
61 Cfr. G. Galasso, L’esperienza religiosa delle donne, in Donne e religione a Napoli. Secoli XVI-XVIII, a cura di G. Galasso, A. Valerio, ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] fuori d'Italia, in Spagna, per difendere il principio della religione di Stato e, al di là dell'Atlantico, per deplorare non e le attribuisce a una certa secolare diffidenza verso il mondo ebraico. In genere, si tace sull'appoggio dato da Pio XII ...
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Costantino nella storiografia italiana su Roma
Federico Santangelo
Costantino e il suo tempo rappresentano banchi di prova fondamentali per il farsi della disciplina storica in Italia. Bastino due esempi, [...] Olivetti (1890-1934), uno studioso pisano di origine ebraica, allievo di Achille Coen23. Si tratta di una , in Ricerche religiose, 4 (1928), pp. 289-328.
22 G. Costa, Religione e politica nell’Impero romano, Torino 1923, pp. 203-268, 299-303.
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...