Teologo e biblista (Haarlem 1828 - Leida 1891), prof. di teologia a Leida (1852), particolarmente versato negli studî di semitistica, fu, nel campo della teologia biblica, il maggiore rappresentante del [...] cosiddetto indirizzo moderno, apertamente polemico contro opinioni fin allora considerate definitive. Molti i suoi studî sulla critica del testo del Vecchio e Nuovo Testamento e sulla religioneebraica. ...
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Biblista (n. in Ucraina 1889 - m. 1963); dal 1928 in Israele, dal 1949 prof. di Bibbia all'univ. ebraica di Gerusalemme. Autore in ebraico di una storia della religioneebraica fino alla distruzione del [...] secondo Tempio (8 voll., 1937-57) e di commenti scritturistici; sostenne l'originalità e l'antichità del monoteismo biblico ...
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Giovanni Paolo II, beato
Massimo Bray
Le opere e i giorni di G. P. hanno delineato una figura di pontefice della Chiesa Cattolica Romana del tutto eccezionale. Il suo pontificato, iniziato nell'ottobre [...] da queste prendono forma, in linea con le scelte di Paolo VI, i tentativi di riconciliazione non solo con la religioneebraica, ma anche con le altre Chiese cristiane. Nell'enciclica Ut Unum Sint, promulgata il 25 maggio 1995, Wojtyła sottolinea ...
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GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] una tradizione agostiniana di tolleranza e l'aggressività polemica propria degli ordini mendicanti, i quali combattono la religioneebraica considerandola un'eresia, cioè un'alterazione delle Scritture. Nella festa del Salvatore del 1304 (9 settembre ...
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DE ROSSI, Giovanni Bernardo
FF. Parente
Nacque il 25 ott. 1742 a Castelnuovo (oggi Villa Castelnuovo), frazione di Sale (oggi Castelnuovo Nigra in prov. di Torino) da Pietro Ubertino ed Anna Caterina [...] 1964) che comprende la descrizione di 182 opere manoscritte e stampate in ebraico, giudaico-tedesco, spagnolo e italiano perlopiù in difesa della religioneebraica: per il D., infatti, "qualunque scritto nel quale venga ... illustrato il senso ...
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Carne
Cecilia Pennacini e Anna Maria Paolucci
Il termine carne, che viene dal latino caro-carnis, a sua volta derivato dal greco χείρω, "taglio", ha diverse accezioni. Se in generale designa la parte [...] . L'interdizione maggiormente diffusa riguarda la carne di maiale, oggi considerata tabu in tutto il mondo islamico, nella religioneebraica e in quella indù. Le fonti storiche indicano inoltre che il maiale era bandito nell'antico Egitto, dove ...
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Benedetto XIII, antipapa
Manuel Vaquero Piñeiro
Appartenente ad una delle più illustri famiglie feudali della Corona d'Aragona, Pedro Martínez de Luna nacque a Illueca (Saragozza). La sua data di nascita [...] dalla teologia e il diritto, alla medicina, all'astrologia, alla storia, alla filosofia e alla letteratura classica, alla religioneebraica e così via. Per varietà di materie e ampiezza di orizzonti conoscitivi, si presenta come una biblioteca di ...
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JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] Attilio, Felice e Arnaldo Momigliano (Cavaglion, Felice Momigliano…, passim; Id., Ebrei senza saperlo, pp. 106 s.); di religioneebraica, si convertì al cattolicesimo in tarda età. Sposata con il rito civile, fece battezzare il figlio a sette anni ...
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culto
Adriano Favole
Gli atti con cui l'uomo venera divinità e forze sovrannaturali
Preghiere, cerimonie, riti e pellegrinaggi sono presenti in gran parte delle società umane. A partire da credenze [...] ha il compito di occuparsi in modo continuo del culto e quindi del rapporto con la divinità: pensiamo ai rabbini della religioneebraica; ai preti e ai pastori del cristianesimo; agli imam dell'Islam. I culti ecclesiastici sono propri in genere di ...
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Dio
Raffaele Savigni
Essere sovrumano venerato dalle diverse religioni
In ogni tempo uomini delle più diverse culture hanno creduto all'esistenza di forze superiori. Greci e Romani credevano in numerose [...] 'Universo, non si interessasse molto a ciò che accadeva nel mondo umano, ma vivesse felice della sua solitudine. Nella religioneebraica invece Dio era concepito come una persona pronta a intervenire nella storia per liberare il suo popolo, quello ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...