Religioneebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] israeliti è detta più propriamente giudaismo.
Il primo uomo a essere chiamato "ebreo", in ebraico ivri, fu Abramo, il capostipite delle tre grandi religioni monoteistiche, patriarca della Bibbia. Ivri è un appellativo di origine incerta, ma che ...
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Storico della religioneebraica, nato a Vienna l'8 febbraio 1878. Religiosamente impegnato, il Buber cercò, sin dagli anni giovanili, di interpretare al livello del pensiero moderno la tradizione ebraica [...] all'università di Francoforte s. M., che tenne fino al 1933, e un'altra, dal 1938, all'università ebraica di Gerusalemme, nel complesso della sua opera prevalgono, tuttavia, sugli aspetti scientifici in senso tecnico ed accademico, quelli ideologici ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] religiosa nativa le due figure considerate le più significative del m. ebraico-cristiano: Mosè e Gesù. Il ruolo messianico di Gesù, annunciatore d'una religione universalista, guaritore miracoloso, martire, facilmente veniva interpretato in termini ...
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Pasqua
Raffaele Savigni
La più importante festa ebraica e poi cristiana
Il termine Pasqua, dall’ebraico Pesah, significa «passaggio». Nel mondo ebraico la festa della Pasqua ricorda, infatti, mediante [...] in tale occasione sacrificavano un agnello per ottenere dalla divinità il dono di un gregge numeroso e fecondo.
La religioneebraica assegnò un nuovo significato al sacrificio dell’agnello, che il 14° giorno del mese lunare di nisan (corrispondente a ...
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Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura [...] , inferno, resurrezione dei corpi, ecc. Nelle teorie religiose di M. convergevano molti elementi già presenti nella religioneebraica e cristiana, primo fra tutti quello del monoteismo, ma anche credenze pagane, come, per es., quella riconducibile ...
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sinagoga Nel giudaismo postesilico, luogo di riunione per la preghiera e la lettura sacra. Con riferimento a epoche più recenti, adunanza religiosa di appartenenti alla religioneebraica e il tempio stesso [...] in cui si tengono le adunanze e si celebrano i riti della religioneebraica (più propriamente in ebraico bēt kĕneset «casa dell’assemblea»).
È probabile che l’istituto della s. risalga al periodo dell’esilio babilonese (586-38 a.C.) e che si sia ...
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Antropologia
Il lasso di tempo tra la nascita dei genitori e quella dei figli, oppure gli individui che appartengono allo stesso segmento sociale. Fra i principi che regolano le terminologie di parentela, [...] prebiologici sono state eseguite da S.W. Fox (dal 1960), C. Ponnaperuma (dal 1963) e altri.
Religione
Nella religioneebraica antica, la g. è considerata come forma rassicurante della continuità della pienezza (shalōm) e della benedizione (barukhā ...
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RELIGIONI
Nelle varie tradizioni religiose, luogo che ha acquistato carattere sacro per la manifestazione o la presenza in esso della divinità, o perché connesso a eventi e fenomeni considerati soprannaturali; [...] nell’antica religioneebraica, la parte più interna e più sacra del tempio, cioè il sancta sanctorum; nella tradizione cristiana, luogo di devozione legato a eventi o manifestazioni divine della Madonna, dei santi e dei martiri; anche, parte della ...
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tetragramma Nome dato da Filone di Alessandria alle quattro lettere che compongono la forma scritta del termine ebraico usato per indicare il Dio d’Israele: YHWH; mancando le vocali, la pronuncia esatta [...] si tramandò oralmente. Nella religioneebraica il t. è oggetto di rispetto e attenzioni particolari: è proibito cancellarlo, e già in epoca veterotestamentaria era proibito pronunciarlo: solo i sacerdoti potevano farlo in determinate occasioni ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...