Insieme di gruppi etnici che vivono nel Nord dell’Etiopia e in Eritrea. Sono tradizionalmente popolazioni di agricoltori e allevatori di bestiame. Un tempo di religione pagana o ebraica, a partire dal [...] 18° sec. molti si convertirono al cristianesimo ortodosso. A seconda delle aree di residenza subirono l’influenza del protestantesimo e dell’islam.
Lingue a.: costituiscono il gruppo centrale delle lingue ...
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MOSCATI, Sabatino
Sandro Filippo Bondì
Semitista, storico del mondo antico e archeologo, nato a Roma il 24 novembre 1922. Professore ordinario (dal 1954) di Filologia semitica e poi di Ebraico e lingue [...] studi di linguistica e di epigrafia semitica: L'epigrafia ebraica antica (1951), Il sistema consonantico delle lingue semitiche dedicati da M., a partire dal 1963, alla storia, alla religione e all'arte delle genti fenicie e puniche è raccolta nel ...
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LEVI DELLA VIDA, Giorgio
Bruna Soravia
Nacque a Venezia il 22 ag. 1886, da Ettore e da Amelia Scandiani, entrambi di famiglia ebraica assimilata non osservante.
La professione del padre, dirigente di [...] con la riflessione ininterrotta sull'ebraismo come religione morale, temperato il razionalismo della sua degli studi semitici in generale, compresi gli studi siriaci ed ebraici, e degli studi neopunici e arabo-islamici.
Sebbene quest'ultimo ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...