Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] Oppido Lucano, mentre più incerta è l'adesione alla religione ebraica dell'arcivescovo Andrea di Bari nel 1066. Il fenomeno A. Cortesi, Bergamo 1962 (tràdito dal ms. di Bergamo, Biblioteca Civica, 6.129; cf. i mss. di Parigi, Bibliothèque Mazarine, ...
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FRACCARO, Plinio
Emilio Gabba
Nacque a Bassano del Grappa l'8 genn. 1883 da Antonio, falegname, e da Maria Marostica; nel 1897 il padre emigrava in America, senza più dare notizie. Del F. si può dire [...] romani e italici, retti da profondi ideali di lealtà civica e di patriottismo, in quanto direttamente partecipi, a assemblee popolari, nel Senato, nella milizia, così come nella religione e nell'economia.
Questa visione storica, già chiara nei lavori ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La nascita della scienza giuridica
Lorenzo Gagliardi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scienza giuridica è una disciplina che studia [...] orale del diritto antico pone il problema, anche durante la fase civica, nel periodo regio della storia di Roma (tradizionalmente compreso tra laici, senza alcun immediato rapporto con la religione cittadina e sono espressione della nobiltà patrizio- ...
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COSSALI, Pietro
Ugo Baldini
Nacque a Verona il 29 giugno 1748 dal conte Benassù e dalla contessa Laura Malmignati. Mancano notizie di rilievo sui primi anni di vita; convittore nel locale collegio gesuitico, [...] Società d'agricoltura di Verona, l'Accademia di religione cattolica di Roma e, nel periodo napoleonico, dal questo materiale e dell'importante carteggio è confluito in seguito nella Biblioteca civica di Verona (mss. 1512, 1-37). Diverse lettere del C ...
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AZEGLIO, Roberto Taparelli marchese d'
Narciso Nada
Nacque a Torino il 24 sett. 1790 da Cesare e da Cristina Morozzo di Bianzè. Nel 1800, essendosi la famiglia trasferita a Firenze in conseguenza dell'occupazione [...] da lui organizzata e diretta. Quando poi si istituì la guardia civica, l'A. fu chiamato a far parte dello Stato Maggiore. potere temporale dei papi (si vedano in proposito i suoi scritti Religione e patria, nel supplemento al n. 142, 21 luglio 1859, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La seconda sofistica e la narrativa
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La convenzionalità retorica di gran parte della [...] Costantinopoli, e il cristianesimo si va rapidamente imponendo come religione di stato. I sofisti sono attivi soprattutto nei grandi e figli, si convince ad accettare, per responsabilità civica, la carica di vescovo di Tolemaide.
Il romanzo fino ...
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MANCINI, Francesco
Luciano Arcangeli
Nacque a Sant'Angelo in Vado, nell'Urbinate, il 24 apr. 1679 da Sebastiano e Paola Bellocchi. Il padre esercitava l'attività di orafo. La sua formazione pittorica [...] di Cristo a s. Pietro (Domine quo vadis?), oggi nella Pinacoteca civica della città.
Secondo Mancini (1832) il M. aveva anche fornito i del ciclo decorativo: esso raffigura in realtà La Religione che abbatte gli idoli e non sembra riferirsi al ...
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Rousseau, Jean-Jacques
Mario Reale
Filosofo e scrittore francese, nato a Ginevra nel 1712 e morto a Ermenonville, Oise, nel 1778. Insieme a Montesquieu, R. è uno dei grandi lettori settecenteschi di [...] solo esempio può bastare a illustrare l’ideale della dura virtù civica: quello del primo Bruto che manda a morte i figli ., cit., p. 1480). Ma sulla possibilità di riprendere la religione antica in età cristiana, l’imitazione trova un ostacolo, così ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Machiavelli nel De principatibus stigmatizza la trattatistica quattrocentesca sul principato, [...] , l’orizzonte della “verità fattuale”, in cui la religione è subordinata e funzionale alla sovranità, e l’ordine a vivere sotto i re riesca ad apprezzare in breve l’eguaglianza civica a cui è stato disavvezzo per generazioni. Al contrario, quei ...
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DORIA, Giorgio
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 5 genn. 1800 dal marchese Ambrogio, conte di Montaldeo, morto quando il D. aveva dodici anni, e da Pellina Pallavicini. Appartenente a una famiglia [...] di Pio IX e Carlo Alberto, della libertà di stampa e della guardia civica; il D. marciò alla testa del popolo impugnando la bandiera sarda al ma insieme desideroso di "conseguire l'alleanza della religione con la libertà". Nel 1851 parlò a favore ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
biotestamento
s. m. Documento con cui chi fa testamento esprime la propria volontà circa i trattamenti ai quali desidererebbe o no essere sottoposto nel caso in cui, nel decorso di una malattia o per traumi improvvisi, non fosse più in grado...