Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] dei referenti può essere casuale, come in (2), dove è ricercato un volontario effetto di accumulo di dettagli privi di relazioni spaziali; oppure può essere studiato in modo da fornire un ‘percorso percettivo’ dell’oggetto descritto: ad es., in (3) l ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] da Berruto (1987), che seleziona tra le variabili della situazione comunicativa il grado di formalità e la relazione tra gli interlocutori come fattori discriminanti del registro, definito un tipo di varietà diafasica (➔ variazione diafasica).
Nei ...
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Arai, Hakuseki
Celebre kangakusha (sinologo) giapponese (n. Edo, Tokyo, 1657-m. 1725). Fu forse il più rappresentativo degli eruditi di professione attivi nel periodo dei Tokugawa (1603-1868). Discepolo [...] parte inedite, si ricordano le sue memorie (Oritakushibanoki), il Hankamfu, voluminosa storia genealogica dei daimyo, tra il 1600 e il 1680, e il Seiyo Kibun («Relazione sull’Occidente»), che narra l’avventura del missionario cattolico Sidotti. ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] referente del genitivo in questione e un'altra entità; in base a questa regola è stabilito che il genitivo designa la relazione 'al posto di', ossia indica l'elemento da sostituire. Allo stesso modo, 1.1.66-67 (tasminn iti nirdiṣṭe pūrvasya; tasmād ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] trattano spesso i verbi di movimento come una categoria a sé stante, essi sono affrontati non in sé ma in relazione ad altri fattori, come la scelta dell’ausiliare o della preposizione adatta ai diversi complementi di moto. In una grammatica ...
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Le comparative sono frasi subordinate che introducono un paragone rispetto a un termine (detto comparato o primo termine di paragone) della frase reggente o principale. La frase comparativa, normalmente [...] una divergenza tra l’opinione o l’aspettativa del parlante e la realtà.
Accanto alle relazioni di uguaglianza e disuguaglianza va citata la relazione di proporzionalità, che presenta il grado, ovvero l’aumento o diminuzione della quantità o qualità ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] , mirata a individuare le leggi dell’evoluzione dei sensi delle parole, nacque una s. sincronica, concentrata piuttosto sulle relazioni reciproche tra i vari significati. La prospettiva sincronica ha permesso l’elaborazione da parte di J. Trier (1931 ...
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PROSSEMICA
Amedeo De Dominicis
Il termine ''prossemica'' (dall'ingl. proxemics, neol. da prox- del lat. proximus, ed −emics come in phonemics), coniato da E. T. Hall (1963), designa una branca della [...] i colleghi di affari, mentre la fase di lontananza (2,15÷3,67 m) verrebbe usata nelle interazioni di affari richiedenti relazioni più formali. Infine, la distanza ''pubblica'', nella fase di vicinanza (3,67÷7,64 m) verrebbe usata per rivolgersi a un ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] assoluti dipende sia dal co-testo (➔ contesto) sia da fattori pragmatici. Nella maggior parte dei casi il participio esprime una relazione temporale o causale; più di rado è possibile individuare un valore ipotetico o concessivo. Da un punto di vista ...
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In linguistica, tempo del verbo (detto anche preterito) che indica la precedenza dell’azione o avvenimento rispetto al punto di vista di chi parla. A seconda del fatto che l’avvenimento si consideri come [...] mi ha scritto in questo mese) o un fatto anche lontano ma i cui effetti durano tuttora o che sia comunque posto in relazione con il presente (per es.: l’America è stata scoperta da Cristoforo Colombo), ove il p. remoto serve a indicare un’azione che ...
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relazione
relazióne s. f. [dal lat. relatio -onis, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – 1. L’azione e il fatto di riferire, e il testo stesso, orale e scritto, con cui si riferisce, e la sua forma: fare, presentare una r.; r....
relazionare
v. tr. e intr. [der. di relazione] (io relazióno, ecc.). – 1. tr. Informare, ragguagliare con una relazione (usato spec. nel linguaggio burocr.): r. il questore sugli incidenti della nottata. 2. intr. (aus. avere) a. Entrare in...