di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...]
Se il sintagma verbale contiene un solo verbo, la scelta dell’ospite è ovvia. Si noti che in questo caso la relazione tra i clitici e il loro ospite rispecchia la struttura argomentale del verbo (➔ argomenti; ➔ verbi): il clitico sta con il verbo ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] tutto allo scopo di indicare gli accenti delle parole ai fini di una retta pronuncia.
Nel Settecento, in diretta relazione con l’autorità della Crusca, la censura colpì il Vocabolario cateriniano del senese Girolamo Gigli. Gigli preparava nel 1717 ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] di effetto. La netta flessione del punto e virgola, che appare generalizzata nella scrittura odierna, è da mettere in relazione principalmente con la riduzione del periodare articolato e con la dilatazione del dominio del punto fermo.
Nell’ambito ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] seguenti aspetti:
(a) c’è differenza diastratica, e la quantità di realizzazioni della vibrante semplice aumenta in relazione inversa alla stratificazione sociale: gli studenti liceali non producono occorrenze di [r] scempia, gli studenti di istituto ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] del Foro Romano diretti da G. Boni viene riportato in luce il lapis niger e un cippo con un'iscrizione.
La relazione dello scavo (eseguito in modo non impeccabile) è affidata a G. F. Gamurrini, mentre per l'interpretazione il ministro dell'Istruzione ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] per codificare verità generali, che valgono senza tempo (del tipo di l’acqua bolle a cento gradi), un’altra per relazioni di eventi noti o molto probabili, una terza per eventi incerti. Ancora, in alcune lingue le marche di tempo sono espresse ...
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La reggenza è il fenomeno per cui la presenza di una determinata parola in un sintagma (➔ sintagma, tipi di) impone ad altre parole di quel sintagma di prendere una forma determinata: un modo del verbo, [...] di una lingua, sia da parte dei bambini che da parte degli stranieri (➔ acquisizione dell’italiano come L2).
In (3), la relazione fra gli argomenti Carlo e il fattorino è espressa dall’insieme verbo + preposizione (abituarsi a) e non è possibile dire ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] sia un cambio di classe flessiva (per es., la mela / il melo, la banana / il banano: ➔ genere) o laddove la relazione fra le due parole possa essere espressa anche da suffissi (per es., statistica «disciplina» → statistico «studioso che pratica tale ...
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L’ellissi grammaticale è, in generale, il fenomeno per cui un elemento previsto dalla struttura sintattica di un’espressione viene omesso (➔ ellissi). Nella seconda coordinata dell’enunciato (1) c’è, ad [...] unità ellittica viene stabilita dalla combinazione della sua struttura sintattica interna con quella dell’elemento con cui essa si mette in relazione. Così, ad es., negli enunciati (8) e (9):
(8) Francesca ha parlato alle sette e trenta e Federico [Ø ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] già a fine Ottocento da R. Fornaciari (1881) e successivamente, a inizio Novecento, da G. Malagoli (1905), che mise in relazione questa tendenza con la decadenza dei segni di pausa mediana (due punti e punto e virgola).
Il punto può dunque a buon ...
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relazione
relazióne s. f. [dal lat. relatio -onis, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – 1. L’azione e il fatto di riferire, e il testo stesso, orale e scritto, con cui si riferisce, e la sua forma: fare, presentare una r.; r....
relazionare
v. tr. e intr. [der. di relazione] (io relazióno, ecc.). – 1. tr. Informare, ragguagliare con una relazione (usato spec. nel linguaggio burocr.): r. il questore sugli incidenti della nottata. 2. intr. (aus. avere) a. Entrare in...