FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] Sue.
Un tale clima, un tale genere di relazioni consentono di apprezzare nel suo giusto significato la vivace soldati. E a poco a poco in quel periodo il lavoro dei campi, i costumi dei contadini Questo effetto di luminosità nettamente definita ed ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] del 12° secolo. Forse ciò fu in relazione con la rettifica dei corsi d'acqua, in i miniatori talvolta collaborarono: la luminosità dell'oro brunito e i e i primi del 14° appaiono come il periodo più fecondo della produzione gandese. Le illustrazioni ...
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GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] avrebbe potuto fare a Roma, dove, ancora secondo la Relazione, il G. si sarebbe recato, questa volta solo, intorno di Madrid.
Dopo un periodo di abbandono, il e presentata ai Napoletani. Nell'abbagliante luminosità della volta, il G. riprese la ...
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CIMABUE
J. White
(o Cenni di Pepe o Cenni di Pepo)
Pittore fiorentino attivo principalmente in Toscana e ad Assisi tra l'ultimo quarto del Duecento e i primissimi anni del Trecento.L'importanza di C. [...] di intonaco mostrano che in questo periodo non era ancora stata messa a punto presenta un trono che può essere messo in relazione con l'affresco della chiesa inferiore di Assisi chiesa superiore di Assisi. La luminosità dei colori si accompagna a ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] testimonia in modo spettacolare la luminosità e la brillantezza coloristica ormai nell'evidenziare le analogie e l'ideale relazione fra i due santi, facendo procedere il venivano licenziati con il suo imprimatur.
Al periodo tra il 1463 e il 1465 risale ...
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CLARISSE
M.L. de Sanctis
Ordine monastico che, traendo origine da s. Chiara (v.), rappresentò una delle componenti più vitali del vasto movimento religioso femminile sviluppatosi soprattutto nell'Italia [...] quella di Damianite, nata in rapporto al periodo anteriore alla morte della santa), ancora vivente masse murarie e creano una luminosità diffusa, rivela la volontà di tempi e modalità molto diversi in relazione a ogni specifica realtà nazionale. I ...
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CATTANEO, Danese
Silvia Macchioni
Giuseppe Gangemi
Figlio di Michele, mercante, e di Gentile degli Alberti, originari di Colonnata nelle Alpi Apuane, il luogo di nascita è incerto: il Vasari lo dice [...] del taglio e la pacata luminosità delle superfici. Recentemente l Salò.
Il sesto decennio è, per lo scultore, un periodo di intensa attività nei maggiori centri del Veneto: a Padova è stata giustamente posta in relazione dal Pope-Hennessy (1963) con ...
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COMUNE
P.F. Pistilli
L'uso sostantivato dell'aggettivo comune (dal lat. communis 'comune, mediocre', composto da cum e munus) indica storicamente la forma di governo tipica delle città (v.) medievali [...] imposta da immediate esigenze militari, seguì in un periodo più o meno lungo, da alcuni anni ad decoro e a migliorare la luminosità degli ambienti principali mediante l' cantiere pubblico padano, in relazione alla contemporanea ricostruzione del ...
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Angelo
Marco Bussagli
F. Panvini Rosati
INQUADRAMENTO GENERALE
di Marco Bussagli
Figura tipica delle c.d. religioni del Libro che ha per fine quello di connettere il Creatore e la sua opera, la divinità [...] 4; Gb. 1, 6; 2, 1); in particolare, il porre in relazione i 'figli di Dio' con le 'stelle del mattino' - come accade , secondo un criterio di 'luminosità' che, se trova rigorosa applicazione sulle monete romane dell'ultimo periodo, fino a diventare una ...
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CERESA (de' Ceresi), Carlo
Mina Gregori
Nacque il 20 genn. 1609 a San Giovanni Bianco, contrada Grabbia in Val Brembana (Bergamo) da Ambrogio e Caterina, benestanti, ivi trasferitisi dalla Valsassina [...] opera del C. è in corso. Il periodo più oscuro resta tuttora il decennio 1630-40 più a ovest, con Tanzio da Varallo. Le relazioni con il Turchi più austero e con Pasquale Ottino dell'immagine e la trasparente luminosità trascrivono visivamente, come in ...
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lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; calligrafia, parola, passo, codice...
spettrale
agg. [der. di spettro]. – 1. Che ha le caratteristiche, l’apparenza di uno spettro, che è simile a uno spettro: a un tratto un rumor di passi, l’apparizione d’una figura disfatta, spettrale (De Roberto); avere un aspetto s., essere...