fantasma
fantasma [Der. del lat. phantasma, dal gr. phántasma, che è da phaínomai "apparire"] [LSF] Denomin. di enti apparenti, cioè senza significato, oppure che svolgono funzioni non autonome, determinate [...] con l'equivalente ingl. ghost, per indicare campi ausiliari introdotti formalmente per ragioni di opportunità; per es., v. corda relativistica: I 767 b e gauge, teorie di: II 844 c. ◆ [FSN] F. di Faddeev: → Faddeev. ◆ [OTT] F. spettrale: → spettrale ...
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Fisica
Secondo la definizione introdotta da Newton, e spesso ancora usata, la m. è la quantità di materia contenuta in un corpo. Questa definizione non ha però un significato preciso in quanto non è basata [...] che non è più vero per corpi in moto con velocità confrontabili con la velocità della luce per i quali bisogna far ricorso alla meccanica relativistica. Se m0 è la m. a riposo (o di quiete) di un corpo, cioè la sua m. in condizioni di quiete, la m. m ...
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Palagyi, Menyhert
Palágyi, Menyhért
Filosofo ungherese (Paks, Tolna, 1859 - Darmstadt, Assia, 1924). Insegnò prima al ginnasio, poi nelle univv. di Kolozsvár e di Darmstadt, seguendo un indirizzo platonico-leibniziano. [...] teoria dello spazio e del tempo», 1901; ed. ted. 1901, rist. 1967), nel quale anticipò alcune idee della teoria relativistica; Der Streit der Psychologisten und Formalisten in der modernen Logik (1902); Kant und Bolzano (1902); Die Logik auf dem ...
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superstringa
superstringa [agg. Comp. di super- e stringa] [FSN] Stringa (←) supersimmetrica. ◆ [ALG] S. eterotica: v. varietà complesse, applicazioni delle: VI 484 f. ◆ [FSN] [RGR] Teoria delle s.: [...] quantistica della gravità e delle interazioni fondamentali, basata, anziché su oggetti puntiformi, su s. con dimensioni della lunghezza di Planck (≈10-35 m), che include la supersimmetria tra i suoi principi di base: v. corda relativistica: I 765 e. ...
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SANTILLANA, Giorgio Diaz (de)
Michele Camerota
– Nacque a Roma il 30 maggio 1902 da David de Santillana, illustre arabista, ed Emilia Maggiorani, attiva nel movimento per l’emancipazione femminile come [...] .
Studiò a Roma, dove si laureò in fisica nel 1925, con una tesi sul principio di minima azione nella dinamica relativistica. Dopo un soggiorno di studio a Parigi, nel biennio 1926-27 lavorò al dipartimento di fisica dell’Università di Milano con ...
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Proprietà fondamentale e caratteristica (insieme con l’inerzia) di tutta la materia consistente nel fatto che fra due corpi materiali si esercita sempre una mutua attrazione, direttamente proporzionale [...] manifesta, per es., con il fatto che in prossimità di una massa le geodetiche non sono linee rette. La teoria relativistica della g. prende le mosse dal principio di equivalenza di Einstein che può essere generalizzato nella forma: per ogni elemento ...
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MOTO
Federigo ENRIQUES
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
1. Moto assoluto e relativo per gli antichi. - Il senso comune distingue fra moto assoluto e moto relativo, prendendo per quest'ultimo il moto [...] non sia un'ipotesi, né un fatto d' esperienza, ma una pura convenzione, e stabilisce i fondamenti di una statica relativistica, che più tardi J. Andrade (1896) doveva prolungare in uno sviluppo formale della dinamica. In una nota dei Comptes rendus ...
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Oppenheimer Julius Robert
Oppenheimer 〈òpën'aimë〉 Julius Robert [STF] (New York 1904 - Princeton 1967) Prof. di fisica nell'univ. di Berkeley (1936), dal 1943 direttore dei laboratori di Los Alamos per [...] energy commission, poi prof. nell'Istitute for Advanced Study di Princeton (1947). ◆ [ASF] Equazione di O.-Volkoff: v. astrofisica relativistica: I 189 b. ◆ [ASF] Massa di O.-Volkoff: valore critico della massa di una stella oltre il quale, in certe ...
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Matematico tedesco (Königsberg 1862 - Gottinga 1943). È la figura più notevole della matematica della prima metà del Novecento e forse dell'intero secolo. A Königsberg frequentò l'università con [...] Dirichlet, calcolo delle variazioni, equazioni integrali, problema di Waring); 1912-16: fisica teorica e fondamenti della fisica relativistica; dopo il 1918: fondamenti della matematica. Una conferma della universalità di interessi di H. è data dal ...
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simmetria
simmetrìa [Der. del gr. symmetría, comp. di sy´n "insieme" e métron "misura"] [LSF] Proprietà d'invarianza delle funzioni descriventi un sistema fisico rispetto a date trasformazioni, di cui [...] l'invarianza rispetto alle rotazioni dell'operatore hamiltoniano in un campo di forze centrali nella meccanica quantistica non relativistica o, infine, l'uso del concetto di s. per caratterizzare certe teorie rispetto a certe trasformazioni di gauge ...
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relativistico
relativìstico agg. [der. di relativismo e relativista] (pl. m. -ci). – 1. Proprio del relativismo e dei relativisti, fondato sul relativismo: la filosofia r.; le dottrine r. classiche, moderne. 2. In fisica, di teoria, legge,...
massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine di persone» ha prob. influito un...