Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ruggiero Romano
Miguel Gotor
Tra gli storici e gli organizzatori culturali più originali e cosmopoliti del secondo Novecento, Ruggiero Romano è stato attivo in Italia, Francia, America Meridionale e [...] con una punta di orgoglio Romano – lo inducono a valorizzare, sulla scia dei lavori di Braudel, la questione del relativismo culturale, ossia, la
preoccupazione secondo cui non c’è esclusivamente la nostra civiltà europea e che solo una riflessione ...
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STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] , K. Löwith, F. Saxl) già stava proseguendo. Il dibattito rimase interrotto in un momento di vitale importanza. Il relativismo si stava scontrando con il bisogno di salvare insieme l'individuo e l'assoluto (Troeltsch, Meinecke), il determinismo ...
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Stati Uniti
Pasquale Coppola
Giulia Nunziante
Tiziano Bonazzi
Geografia umana ed economica
di Pasquale Coppola
Stato dell'America Settentrionale. L'esordio del nuovo millennio ha visto ulteriormente [...] popolazione nei confronti sia di Clinton per lo scandalo Lewinsky, sia dei democratici per il loro supposto statalismo e relativismo morale, partì con un notevole vantaggio, che ben presto però si ridusse. Gore, tuttavia, non riuscì ad approfittarne ...
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KANTORÓWICZ, ERNST HARTWIG
RRoberto Delle Donne
Nacque a Posen (oggi Poznań) da un'agiata famiglia di industriali ebrei il 3 maggio 1895. Nella città natale, allora capitale dell'omonima provincia prussiana, [...] un popolo, in un'epoca o in una cultura. Con la loro opera gli storici avrebbero perciò dovuto contribuire al superamento del relativismo, allora dilagante, che induceva a vedere la realtà come un flusso in cui tutto ciò che nasce è degno di perire ...
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Due papi un trono
Le dimissioni di papa Benedetto XVI non sono straordinarie da un punto di vista costituzionale o teologico. Lo sono perché hanno messo in primo piano la debolezza fisica di un uomo. E [...] del 29 giugno 2013: ma l’enciclica non è affatto ‘a quattro mani’, come s’è detto. Vi sono tutti i temi (relativismo, principi non negoziabili, moralità di chi agisce come se Dio ci fosse) del tempo di Benedetto XVI e ci sono piccolissimi inserti ...
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Preistoria
Parte introduttiva
di Alberto Cazzella
Negli anni Novanta del 20° sec. gli studi sulla p. hanno avuto un notevole sviluppo sia dal punto di vista della riflessione teorica (v. paletnologia), [...] del 20° sec., basato sulla prospettiva di poter definire leggi generali di comportamento culturale, e il relativismo dell'indirizzo postprocessuale, secondo il quale ogni interpretazione dei dati può essere ugualmente accettabile, negli ultimi anni ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] razionalista, ma radicandoli nelle strutture a priori della sensibilità e dell’intelletto, così da sottrarli a ogni relativismo scettico. Tempo e spazio assoluti e le leggi della meccanica acquistavano così – dopo un’elaborazione scientifica secolare ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] come criterio unico di verità, affermando l’impossibilità di sottomettere a essa la rivelazione e rifiutando il relativismo. Essi contestavano poi la separazione dell’economia dalla morale e respingevano la considerazione dello Stato, sciolto da ...
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cultura
Stefano De Luca
Formazione individuale e costumi collettivi
Il termine cultura ha due significati fondamentali. Il primo, di origine antica, indica un processo di formazione individuale, fondato [...] quali le culture si sono diffuse). Portato alle sue estreme conseguenze, il principio dell'individualità delle culture condusse al relativismo culturale, ossia alla concezione secondo la quale tutte le culture hanno il medesimo valore e quindi non ha ...
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Il razzismo
Francesco Cassata
Introdotto nei vocabolari europei intorno agli anni Venti del Novecento, per designare polemicamente e negativamente l’ideologia völkisch dell’estrema destra nazionalista [...] M. Le Pen. Il neorazzismo – argomenta Taguieff – è caratterizzato innanzitutto dal rovesciamento dei valori propri del relativismo culturale (passaggio dalla «razza» alla «cultura» e rivendicazione dell’assoluta incommensurabilità delle culture); in ...
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relativismo
s. m. [der. di relativo]. – Teoria o concezione filosofica o scientifica fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non assoluto, della conoscenza della realtà, o sul carattere relativo (v. relatività) di determinati...
relativista
s. m. e f. [der. di relativo] (pl. m. -i). – Seguace, assertore del relativismo: i r. classici, un r. moderno. In funzione di agg., invece di relativistico: correnti r.; filosofi relativisti.