Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] sono vere» (Epistolario, cit., p. 353). Ciò spiega, secondo Vailati, in che senso si possa parlare (impropriamente) di relatività della verità: a esser relativa non è la verità, bensì la diversa utilità delle proposizioni che vengono riconosciute ...
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Platone
Stefano De Luca
Il filosofo delle idee
Platone è – insieme al suo grande allievo, Aristotele – il più importante pensatore dell’antichità. Per comprendere l’ispirazione della sua filosofia, [...] polemica verso i sofisti (sofistica), che insegnavano l’arte di argomentare le tesi più diverse, persino opposte. Il relativismo implicito in questa posizione – ossia la convinzione che non esista la verità, ma soltanto opinioni egualmente valide a ...
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antropologia
In filosofia, termine usato per designare la scienza o il complesso delle scienze concernenti la natura umana; nello stesso senso è ancora usato da teologi, storici della religione e filosofi. [...] linguistici e del rapporto tra lingua e percezione. Sul piano concettuale, grande risonanza ha avuto la teoria del relativismo culturale (M. Herskovits, 1895-1963), che supera i vecchi pregiudizi etnocentrici e sostiene il principio della dignità ...
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sofistica
Stefano De Luca
Il potere della parola
Nel greco antico sophistès indicava chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla: in questo senso venivano chiamati sofisti i Sette [...] molte cose: l’oscurità dell’argomento e la brevità della vita umana».
Gorgia e gli ultimi sofisti
Con Gorgia il relativismo si trasformò in scetticismo. Convinto che l’uomo non abbia, né possa mai avere, una conoscenza sicura della realtà, Gorgia ...
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NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] una trattazione organica. In terzo luogo, l'attenzione portata da Wittgenstein alle "forme di vita", esprime non solo il suo relativismo, e l'aspetto fenomenologico del suo pensiero, ma tradisce anche il suo disagio interiore e la ricerca di forme di ...
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GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] una conferenza presso la Biblioteca Filosofica di Firenze in cui attaccò a fondo ogni forma di storicismo – identificato con il relativismo – rivendicando, da un lato, il valore della lotta, e dell'‘ostacolo’, sulla scia di Le Senne; ribadendo, dall ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Sarpi
Corrado Pin
Un frate enciclopedico, che rifiuta di render pubbliche le sue audaci riflessioni sull’uomo associato, la religione, lo Stato; in colloquio con il mondo dei filosofi antichi, [...] tua apresso te stesso seguila parcamente e leviter» (Pensieri, cit., p. 627). Al prudente scetticismo si accompagna un marcato relativismo: «Non ti maravigliare mai di azzione o opinione alcuna perché non vi è cosa così absurda, che non sia stata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Scienza e filosofia: Geymonat e Preti
Massimo Mugnai
La valorizzazione del pensiero scientifico in funzione antidealistica
Nell’immediato dopoguerra, a partire all’incirca dal 1945, Ludovico Geymonat [...] più considerate tali. Ciò potrebbe suggerire l’idea che la verità sia relativa e quindi aprire la porta a un relativismo che Geymonat ritiene inaccettabile. Per questo motivo, egli fa propria la proposta avanzata da Vladimir I. Lenin in Materializm i ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ermeneutica e pensiero debole
Costantino Esposito
La prima filosofia ermeneutica in Italia
Nella sua versione più diffusa a livello mondiale, l’ermeneutica è una tendenza di pensiero che parla soprattutto [...] irriducibile della singola persona; al tempo stesso, proprio perché è sempre personale, la verità non cadrà mai nel relativismo. Già in Esistenza e persona Pareyson afferma:
Tra le persone v’è comprensione sulla base comune dell’universalità della ...
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DALLARI, Gino
Franco Tamassia
Nacque a Modena il 25 dic. 1872 da Gioacchino, tipografo, e da Virginia Chittoni, in una famiglia numerosa (nove figli) e di modeste condizioni, ma che saprà elevarsi (un [...] dall'altra, conclude in un dogmatismo acritico (pp. 6-12 passim), che esteso all'etica si tramuta addirittura in relativismo (p. 31). Una filosofia pratico-etica, al contrario, deve fondarsi su una legge ricavata dalla natura scientificamente provata ...
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relativismo
s. m. [der. di relativo]. – Teoria o concezione filosofica o scientifica fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non assoluto, della conoscenza della realtà, o sul carattere relativo (v. relatività) di determinati...
relativista
s. m. e f. [der. di relativo] (pl. m. -i). – Seguace, assertore del relativismo: i r. classici, un r. moderno. In funzione di agg., invece di relativistico: correnti r.; filosofi relativisti.