parademocratico
agg. (iron.) Che conserva una parvenza democratica.
• Il marchio distintivo dell’Ue è infatti la sottrazione di importanti quote di sovranità alla sfera democratica ‒ quella degli Stati [...] e più tecnica ha significato una progressiva deformazione della democrazia rappresentativa in termini parademocratici, dove il relativismo ha finito per essere una sorta di premessa largamente condivisa. Perché nella politica tecnicizzata conta «ciò ...
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no-kids
(no kids, No Kids, No Kid), agg. Che esclude la presenza di bambini; contrario alla nascita di bambini.
• [tit.] Dagli aerei ai ristoranti / Avanza il fronte «no kids» [testo] […] Forse è l’effetto [...] che, spesso in modo non dichiarato ma con potenti mezzi mediatici e penetranti strategie persuasive, propagano un assoluto relativismo affettivo e il nichilismo di modelli «anti-family» e «no-kids», sono pericoli globalizzati, che dilagano ovunque ...
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Filosofo della storia (Blankenburg im Harz, Sassonia-Anhalt, 1880 - Monaco di Baviera 1936). Studiò matematica, filosofia, storia e storia dell'arte nelle univ. di Monaco e di Berlino, ove conseguì il [...] con le conseguenze più radicali alle quali lo storicismo tedesco appariva destinato a causa del suo latente relativismo. Profondamente relativistica, infatti, è la dottrina spengleriana della storia, malgrado il suo intento fondamentale di offrire ...
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Pseudonimo del filosofo e storico della scienza ungherese Imre Lipschitz (Budapest 1922 - Londra 1974). Seguì studî di matematica, fisica e filosofia, laureandosi nel 1944; ebbe un incarico ufficiale presso [...] funzione di una concezione della crescita e dello sviluppo della conoscenza scientifica non passibile delle accuse di irrazionalismo e relativismo rivolte appunto a Kuhn. Si è occupato inoltre di logica induttiva. Ha curato, con A. Musgrave, il vol ...
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In letteratura, l’espressione dei sentimenti o stati d’animo più intimi, dei moti più profondi della sensibilità o della coscienza; ovvero la rappresentazione di aspetti della vita o di ambienti raffigurati [...] poetica del decadentismo, dominando ogni forma d’arte (dalla lirica alla narrativa, al teatro) e mescolandosi e complicandosi via via con motivi del relativismo, della psicanalisi e del memorialismo lirico (L. Pirandello, I. Svevo, M. Proust ecc.). ...
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SULLY, James
Guido Calogero
Filosofo e psicologo inglese, nato a Bridgwater il 3 marzo 1842, morto a Richmond (Surrey) il 31 ottobre 1923. Dal 1892 al 1903 fu professore di logica all'università di [...] aderendo a una forma di associazionismo assai affine a quella propugnata da Alexander Bain. Particolarmente notevole il suo relativismo in fatto di estetica, nell'ambito della quale egli negò ogni criterio assoluto di valutazione, tentando invece una ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] del pragmatismo e della f. ermeneutica. Sostenitore di un radicale antifondazionalismo epistemologico e di uno storicismo incline al relativismo, Rorty si richiama all’ultimo Wittgenstein, a J. Dewey, a Kuhn e all’ermeneutica di Heidegger e Gadamer ...
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Antropologo culturale e saggista italiano (n. Torino 1956). Laureatosi nel 1988 presso l'Università di Torino, dal 1999 ricercatore presso l'ateneo di Genova dove dal 2000 è docente di Antropologia culturale, [...] il sé e l’uguale (Eccessi di culture, 2004; L’incontro mancato, 2005; Gli specchi di Gulliver. In difesa del relativismo, 2006; Una bella differenza. Alla scoperta della diversità del mondo, 2009; L’altro e l’altrove, con D. Papotti, 2012 ...
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Scrittore norvegese (Holmestrand 1870 - Oslo 1924). Spirito satirico e individualistico formatosi su Nietzsche e Kierkegaard, autore di saggi critici (Essays: fremmede forfattere "Saggi: scrittori stranieri", [...] di Mimosa", 1907; Det lykkelige valg "La felice scelta", 1913; For traet er der haab "Per l'albero c'è speranza", 1917), nelle quali sfogò l'umore polemico contro il relativismo morale, il femminismo e, in modo particolare, il parlamentarismo. ...
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Sapere
Nico Stehr
L'approccio sociologico alla conoscenza: la Wissensoziologie
La disciplina che si è occupata della natura della conoscenza in generale è stata tradizionalmente la filosofia. Le principali [...] e incontestate, addirittura al di là della sfera dell'esperienza storica e sociale, onde evitare i pericoli del relativismo e dello scetticismo insiti nel tentativo di ricollegare le categorie del pensiero e le forme cognitive alla realtà sociale ...
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relativismo
s. m. [der. di relativo]. – Teoria o concezione filosofica o scientifica fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non assoluto, della conoscenza della realtà, o sul carattere relativo (v. relatività) di determinati...
relativista
s. m. e f. [der. di relativo] (pl. m. -i). – Seguace, assertore del relativismo: i r. classici, un r. moderno. In funzione di agg., invece di relativistico: correnti r.; filosofi relativisti.