Diritto e filosofia del diritto in Croce e Gentile
Marina Lalatta Costerbosa
All’aprirsi del 20° sec. lo scenario giusfilosofico europeo annovera tra i suoi protagonisti la corrente tradizionale del [...] , la ragion d’essere e l’utilità di quest’ultimo. Se di per sé non ha né autonomia né concretezza, contro ogni relativismo legalistico, il suo valore, in quanto sostegno e stimolo al volere reale, risiede nel suo essere via pratica perché da parte ...
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DALLARI, Gino
Franco Tamassia
Nacque a Modena il 25 dic. 1872 da Gioacchino, tipografo, e da Virginia Chittoni, in una famiglia numerosa (nove figli) e di modeste condizioni, ma che saprà elevarsi (un [...] dall'altra, conclude in un dogmatismo acritico (pp. 6-12 passim), che esteso all'etica si tramuta addirittura in relativismo (p. 31). Una filosofia pratico-etica, al contrario, deve fondarsi su una legge ricavata dalla natura scientificamente provata ...
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RODENWALDT, Gerhart
U. Hausmann
Archeologo, nato a Berlino il 16 ottobre1886, morto a Berlino il 27 aprile 1945.
Dopo aver studiato archeologia classica, filologia e storia dell'arte nelle università [...] italica popolare, realistica ed espressiva, l'ars humilis (Sedlmayr), dall'altro. Mai però il R. incorse in un relativismo storico. I suoi studî si fondano su chiari principi critici, in sostanza poggiano sul riconoscimento del valore normativo della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia e altre forme di sapienza
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la nascita e lo sviluppo nella Ionia, il [...] suo scritto Sugli dèi, che, insieme all’altra sua opera intitolata La verità o Discorsi demolitori, propugna una sorta di relativismo riassumibile nella nota formula per cui “l’uomo è misura di tutte le cose”. Su tutto si potevano sviluppare opinioni ...
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Montaigne, Michel Eyquem di
Scrittore e filosofo francese (castello di Montaigne, Périgord, 1533 - ivi 1592).
Gli studi e l’attività pubblica
Uscito di collegio a tredici anni, studiò giurisprudenza [...] ; l’arte degli Essais segnerà la via ai grandi moralisti, e, in genere, ai grandi prosatori francesi.
Scetticismo e relativismo
Per più aspetti l’opera di M. può rappresentare l’esito scettico della cultura rinascimentale. La sua riflessione è ...
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Fenomenologia
Carlo Sini
Fenomenologia (calco dell'originale tedesco Phänomenologie) indica, in generale, la descrizione ordinata dei fenomeni, ovvero del modo in cui si presenta e si manifesta una [...] descrivendone le strutture essenziali, o idee. In tal modo Husserl intendeva, da un lato, rispondere allo scetticismo e al relativismo storicistico (dietro i fenomeni della coscienza e del mondo storici c'è un più originario 'mondo della vita' comune ...
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QUERENGHI, Flavio.
Laura Carotti
– Nacque a Padova nel 1581, figlio di Marco, di professione notaio.
Alla morte del padre, avvenuta nel 1590, fu avviato agli studi dallo zio Antonio Querenghi, fine [...] qui rielaborati in un’ottica differente, alla luce di un ordine oggettivo e provvidenziale del mondo lontano dal relativismo del filosofo francese. Il ‘ritratto’ del reale di Querenghi, dunque, si configura come descrizione veritiera – e ‘statica ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] Sebond) la critica scettica investe tutte le tradizionali scale di valori etici e religiosi e sfocia in un forte relativismo, così da dare una caratteristica misura della crisi aperta nella coscienza europea dall’esperienza della diversità di culture ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La relativita ristretta
Arthur I. Miller
Giulio Peruzzi
La relatività ristretta
Può essere particolarmente utile studiare le origini della 'teoria [...] ,t le coordinate di un evento in S e con x′,y′,z′,t′ quelle dello stesso evento in S′. Insieme al postulato di relatività e a quello di costanza della velocità della luce, Einstein assume anche l'omogeneità e l'isotropia dello spazio e del tempo. Per ...
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Nuovi paradigmi dell’immaginario
Marina D’Amato
Come si costituiscono e come si organizzano nel loro funzionamento le immagini sociali? Perché la civiltà occidentale, iconoclasta, ha moltiplicato le [...] riferimenti quasi esclusivi al significato ultimo della vita e delle cose non dà un così marcato adito al relativismo culturale. Il carattere televisivo è fisiognomico (l’interiorità è rappresentata dall’esteriorità), quello delle fiabe è fantastico ...
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relativismo
s. m. [der. di relativo]. – Teoria o concezione filosofica o scientifica fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non assoluto, della conoscenza della realtà, o sul carattere relativo (v. relatività) di determinati...
relativista
s. m. e f. [der. di relativo] (pl. m. -i). – Seguace, assertore del relativismo: i r. classici, un r. moderno. In funzione di agg., invece di relativistico: correnti r.; filosofi relativisti.