Matilal, Bimal Krishna
Filosofo indiano (Joynagar, Bengala Occidentale, 1935 - Oxford 1991). Dopo aver studiato in profondità sanscrito e filosofia indiana (soprattutto Navyanyāya) a Calcutta, concluse [...] ’. Inoltre, qualsiasi tentativo di definire il mondo oggettivo porta a circolarità. In ambito comparativistico, M. rifiuta il relativismo di chi sostiene che i temi filosofici di diverse culture non siano comparabili accostando invece realismo morale ...
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Untersteiner, Mario
Filologo e storico italiano della filosofia antica (Rovereto 1899 - Milano 1981). Prof. universitario dal 1947, insegnò letteratura greca a Genova, poi storia della filosofia antica [...] come la più alta espressione del senso tragico del reale, sostenuto dall’implicita contraddittorietà del mondo che il relativismo sofista sottolineava. Con questo lavoro U. aprì una nuova prospettiva di studi sul movimento sofistico, non più ...
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Filosofo greco (n. 360 circa - m. 270 circa a. C.). È considerato il fondatore dello scetticismo. La sua dottrina, esposta da Timone di Fliunte (ca. 320-ca. 230 a.C.) e Diogene Laerzio, riconosce l'assoluta [...] di Megara, dall'altro con la gnoseologia democritea, fortemente permeata di elementi scettici, e soprattutto col relativismo soggettivistico della sofistica protagorea e della scuola cirenaica. La sua figura di iniziatore dello scetticismo ha assunto ...
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Nel suo senso più ampio, questa parola designa l'atteggiamento di pensiero, che, pure assumendo forme diverse, implica sempre la convinzione che la conoscenza umana non è adeguata alla realtà.
Le parole [...] e non abbiano importanza.
Abitualmente si collegano all'agnosticismo alcuni sistemi filosofici (il positivismo di Auguste Comte, il relativismo di William Hamilton e di Henry L. Mansel, l'evoluzionismo di Herbert Spencer) che per la loro complessità ...
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VOLPI, Franco. –
Domenico M. Fazio
Nacque a Vicenza il 4 ottobre 1952 da Mario e da Teresa Chilovi.
Studiò al liceo classico Antonio Pigafetta di Vicenza, dove ebbe come professore di filosofia Giuseppe [...] e il nichilismo sono davvero quel male radicale che si vuol far credere? O essi non producono anche la consapevolezza della relatività di ogni punto di vista, quindi anche di ogni religione? E allora non veicolano forse il rispetto del punto di vista ...
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FILIASI, Giuseppe
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli nel 1872, da Luigi Giacomo, di nobile famiglia napoletana, e da Maria Milano Franco. Primo di nove fratelli, condusse vita molto ritirata: [...] per la sintesi e la coordinazione dei fenomeni" (Appunti di fisica e metafisica, I, p. 4).
A questo relativismo metodologico nell'ambito scientifico doveva corrispondere la più ampia libertà nell'indagine filosofica: "Il dogmatismo si può ammettere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento filosofi e grammatici esaminano le relazioni del linguaggio con il pensiero [...] opposte sono le tesi di Pierre-Louis Moreau de Maupertuis, considerato il fondatore del determinismo linguistico e del relativismo culturale. Nelle Riflessioni filosofiche sull’origine delle lingue e il significato delle parole del 1748 e nella ...
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GUALDO, Gabriele
Anna Rita Capoccia
Nacque a Vicenza, dal conte Giovanni Battista e da Massimilla Murari, veronese, nel 1659.
Il G. compì i suoi primi studi a Piacenza; l'8 luglio 1674 vestì l'abito [...] diverse scuole teologiche - del tomismo, dello scotismo, dei Padri della Chiesa e dei "moderni" - e la condanna del relativismo in ambito morale, dunque del probabilismo, implica il rifiuto in blocco dei precetti etici di tutti gli "antichi" teologi ...
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Mises, Richard von
Matematico e filosofo austriaco, naturalizzato statunitense (Leopoli 1883 - Boston 1953). Prof. di tecnologia in varie univv. tedesche, poi (1920-33) di matematica all’univ. di Berlino; [...] di fondazione scientifica della morale e la conclusione che in etica è ineliminabile la componente soggettivistica e quindi inevitabile il relativismo. Il contributo più originale di M. è però quello dato con i suoi scritti sulla probabilità, in cui ...
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irenismo
Orientamento teologico che tende a enucleare i punti comuni alle differenti confessioni cristiane in vista di una loro unione. Il termine, che già compare nella polemica del sec. 17°, fu imposto [...] 1926 a cura dei benedettini belgi. Nel 1950 l’enciclica Humani generis condannò alcune implicazioni dell’i. – il relativismo teologico che sembra conseguirne e la critica storica dei libri sacri e della tradizione – giudicate forme di razionalismo ...
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relativismo
s. m. [der. di relativo]. – Teoria o concezione filosofica o scientifica fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non assoluto, della conoscenza della realtà, o sul carattere relativo (v. relatività) di determinati...
relativista
s. m. e f. [der. di relativo] (pl. m. -i). – Seguace, assertore del relativismo: i r. classici, un r. moderno. In funzione di agg., invece di relativistico: correnti r.; filosofi relativisti.