Il razzismo
Francesco Cassata
Introdotto nei vocabolari europei intorno agli anni Venti del Novecento, per designare polemicamente e negativamente l’ideologia völkisch dell’estrema destra nazionalista [...] . Il neorazzismo – argomenta Taguieff – è caratterizzato innanzitutto dal rovesciamento dei valori propri del relativismoculturale (passaggio dalla «razza» alla «cultura» e rivendicazione dell’assoluta incommensurabilità delle culture); in secondo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una riflessione sulla qualità “urbana”, talvolta ascritta a repertori musicali differenti, [...] si affermano i differenti tipi di attività musicale: la concentrazione di popolazioni differenti, lo spaesamento e il relativismoculturale, la divisione del lavoro, la specializzazione, la separazione fra tempo di lavoro e tempo libero, l’avvento ...
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DE CHAMPS (Champis, Champs), Ettore
Mauro Macedonio
Nacque a Firenze l'8 ag. 1835. Iniziati gli studi musicali sotto la guida dello zio paterno, dal quale ricevette, in tenera età, le prime lezioni [...] " del prodotto musicale. Egli dà prova di saper precorrere i tempi sostenendo una sorta di moderno "relativismoculturale" e denunciando la necessità di superare quelle barriere emocentriche che pretendono di inquadrare il concetto di estetica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cornelio Nepote e il relativismo dei costumi
Mario Lentano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Cornelio Nepote è in contatto con i massimi [...] nel contesto della cultura entro la quale si manifesta. La pagina costituisce insomma un efficace manifesto di relativismoculturale: merce vecchia di almeno quattro secoli nel pensiero greco, in cui le prime teorizzazioni in questo senso risalivano ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] ateniese, ma, in termini teorici, contrappone al relativismo sofistico e alla democrazia un regime fondato su valori il suo utile, ma anche per lo svolgimento della sua personalità culturale-morale. La costruzione politica di Constant, che è la più ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] attività. Spenta ogni ideologia, si passa dal relativismo alla negazione di qualsiasi realtà oggettiva. Le opere di M. Claesson, E. Koivisto e O. Rune.
Tra le istituzioni culturali: a Stoccolma, il Museo d’arte moderna (Moderna Museet; nuova sede, ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] A. Centrale sono essenzialmente d’ordine politico e culturale e non infirmano l’unità continentale del Nordamerica cui si deve la formulazione più esplicita dell’ipotesi del relativismo linguistico (la lingua che parliamo influenza la nostra visione ...
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Filosofo ed epistemologo italiano (n. Eboli, Salerno, 1961). Dal 2011 è responsabile della pagina “Scienza e filosofia” del supplemento culturale domenicale de Il Sole 24 ore, dove tiene la rubrica “Filosofia [...] della Rivista di Estetica dedicato al dibattito su analitici e continentali (1998) e (con V. Possenti) il volume Nichilismo, relativismo, verità. Un dibattito (2001) circa le questioni del nichilismo e del concetto di verità. Tra le sue opere si ...
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Filosofo greco (n. 360 circa - m. 270 circa a. C.). È considerato il fondatore dello scetticismo. La sua dottrina, esposta da Timone di Fliunte (ca. 320-ca. 230 a.C.) e Diogene Laerzio, riconosce l'assoluta [...] il 270 a. C.; incerte sono le notizie circa la sua formazione culturale, anche perché di lui non resta nessuna opera scritta (le sue dottrine di elementi scettici, e soprattutto col relativismo soggettivistico della sofistica protagorea e della ...
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Filosofo statunitense (n. Newark, NJ, 1924 - m. 2021), professore alla Temple University di Filadelfia. Pur formatosi nella tradizione analitica, M. se ne è progressivamente allontanato sotto l'influenza [...] filosofia della mente, alla teoria della conoscenza e al relativismo. Di rilievo è la sua nozione di embodiment (" art? (1999); Selves and other texts. The case for cultural realism (2001); Reinventing pragmatism: American philosophy at the end ...
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relativismo
s. m. [der. di relativo]. – Teoria o concezione filosofica o scientifica fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non assoluto, della conoscenza della realtà, o sul carattere relativo (v. relatività) di determinati...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...