BABOCCIO, Antonio
Oreste Ferrari
Nacque a Piperno (Priverno) nel Lazio, nel 1351circa. Non si hanno notizie riguardanti la sua attività di scultore prima del 1407,anno in cui egli portò a compimento [...] e datò il portale maggiore della cattedrale di Napoli, nel quale reimpiegò elementi più antichi, come i leoni stilofori provenienti dalla distrutta tomba di Carlo Martello, che era stata eseguita da allievi di Nicola Pisano (tra i quali, ...
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PIETRO di Oderisio
Stefano D’Ovidio
PIETRO di Oderisio. – Non si conosce la data di nascita di questo scultore romano, appartenente alla famiglia di marmorari degli Oderisi e attivo nella seconda metà [...] della Ss. Trinità a Mileto, distrutto insieme alla chiesa nel terremoto del 1783 a eccezione del grande sarcofago di reimpiego, trasferito nel 1845 (D’Achille, 2000, p. 119) nel Museo archeologico nazionale di Napoli.
Collocato «inter duas marmoreas ...
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PAOLO
Antonio Milone
(Paulus). – Gli estremi biografici di questo marmoraro, attivo a Roma e nel Lazio nella prima metà del XII secolo, sono ignoti, né ne conosciamo il patronimico e l’ascendenza. Attraverso [...] im Mittelalter 1050-1300, I, Stuttgart 2002, pp. 360-385, 412-444, III, 2010, pp. 317-527; P.L. Tucci, Sarcofagi reimpiegati e monumenti sepolcrali dei Vassalletto nella Basilica dei Santi Cosma e Damiano a Roma, in Senso delle rovine e riuso dell ...
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GIOVANNI di Niccolò (Giovanni di Niccolò Romano)
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo marmorario attivo nel Lazio meridionale presumibilmente negli anni Trenta-Quaranta del XIII [...] una delle quattro colonnine marmoree che sorreggono la cassa e dei capitelli, posti fuori asse rispetto agli archivolti; il reimpiego sulla fronte di un paliotto d'altare con fenestella confessionis; e il danneggiamento dei pannelli laterali. Il solo ...
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FIOCCHI, Giacomo (detto Mino)
Simona Pierini
Nacque a Lecco il 28 sett. 1893 da Giulio e Giuseppina Cantù, quinto di otto fratelli di una famiglia di industriali, produttori di munizioni militari. Frequentò [...] formale degli elementi classici dell'architettura; lavorò tutta la vita seguendo un processo di studio e di reimpiego di forme tratte soprattutto dall'architettura palladiana e da quella neoclassica lombarda. Mantenendosi sulle proprie scelte con ...
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DI BIANCHI (de Bianchi, Bianchi), Giovanni Battista
Christina Riebesell
Nacque da Ambrogio nel 1520 (?) a Saltrio (Varese). Non si conosce nulla sulla sua giovinezza e sulla sua formazione. Come risulta [...] copie cinquecentesche dal modello della collezione Cesi, ma l'infelice montaggio del tubo di piombo indica un reimpiego di queste sculture, che probabilmente erano appartenute al più antico nucleo della collezione del cardinale nella Cancelleria ...
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FERRARA, Mario
Giuseppe Sircana
Nacque a Roma il 5 sett. 1892 da Michele, avvocato e da Maria Forcella. Giovanissimo, militò tra quei repubblicani che parteciparono alla settimana rossa e abbracciarono [...] e, quindi, il capitale è per costoro una forma necessaria e doverosa del lavoro stesso, il cui modo di essere è reimpiego, il cui aspetto sociale non è soltanto quello di mezzo di produzione, ma è tutta la produzione: in cui il risparmio non ...
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GIAMBONO da Bissone
Valerio Ascani
Non si conosce la data di nascita di questo scultore ticinese attivo tra Emilia e Lombardia nell'ultimo quarto del Duecento. Con ogni probabilità G. può essere identificato [...] timpani su fini colonnine anche ottagonali in marmo bianco o rosso veronese, a coronamento talora inglobante pregiati pezzi di reimpiego, come certo richiesto dalla committenza, o eretti ad annunciare e a rendere più imponenti e moderni portali di ...
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LUZZO, Lorenzo (detto Morto da Feltre)
Laura Di Calisto
Nacque probabilmente a Feltre intorno al 1485 da Bartolomeo, medico chirurgo documentato a Zara dal 1475, padre anche del "clericus" Giovanni, [...] con l'immagine della Madonna in trono col Bambino e altri laterali con figure di sante, come lascia presumere il reimpiego dei dipinti da parte di Pietro Marescalchi in un polittico realizzato per la stessa chiesa nella seconda metà del secolo ...
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GREGORINI, Ludovico
Claudio Varagnoli
Nacque intorno al 1661, quasi certamente a Roma, dove svolse in prevalenza la sua attività di architetto, rappresentando efficacemente il momento di passaggio tra [...] il G. a lasciare il cantiere (1705). Al suo posto fu richiamato Contini che realizzò l'edificio attuale, ma probabilmente reimpiegò, almeno in parte, le strutture fondali già impostate. Il progetto del G. è noto dalla medaglia di fondazione (Miselli ...
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reimpiego
reimpiègo (meno com. rimpiègo) s. m. [der. di reimpiegare] (pl. -ghi). – L’impiegare o l’impiegarsi di nuovo, nuovo impiego: r. di un capitale, degli interessi maturati; cercare, trovare un reimpiego. Con sign. partic., in economia,...
reimpiegare
(meno com. rimpiegare) v. tr. [comp. di re- e impiegare] (io reimpiègo, tu reimpièghi, ecc.). – Impiegare di nuovo: r. il capitale nei buoni del Tesoro di nuova emissione. Nel rifl., trovare un nuovo impiego: subito dopo il licenziamento...