LAZIO
P. Rossi
(lat. Latium)
Il nome L. nella sua accezione moderna risale ai secc. 15°-16°, quando venne rimesso in uso dai geografi per designare un territorio meno vasto dell'attuale, che escludeva [...] per questo spesso provvisti di una cappella, che, se non conservata, è però documentata dalle fonti o da resti reimpiegati in edifici posteriori. Quelli ipogei sono generalmente costituiti da una galleria - alcune volte preceduta da un vestibolo - da ...
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Vedi TREVIRI dell'anno: 1966 - 1997
TREVIRI (Augusta Treverorum)
M. Frisina
Città della Germania nella valle della Mosella, sede della tribù dei Treviri. Cesare conquistò il territorio nel 57 a. C.; [...] quanto non conservino che scarse tracce di colore. Per la datazione si ha un sicuro terminus ante quem: il reimpiego dei frammenti in epoca costantiniana. Il ciclo di monumenti può essere racchiuso fra l'epoca traiano-adrianea e quella costantiniana ...
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L'archeologia del Subcontinente indiano. Bengala
Jean-Yves Breuil
Sandrine Gill
Giovanni Verardi
Bengala
di Jean-Yves Breuil, Sandrine Gill
Il bacino del Bengala è un complesso sedimentario che si [...] .
Per il periodo IV (200-600 d.C.), gli scarsi resti archeologici (abitazioni modeste costruite con materiali di reimpiego) sono in contrasto con la ricchezza testimoniata da altri documenti coevi: epigrafici (iscrizioni su placche di bronzo e di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le regioni dell'impero bizantino
Enrico Zanini
Le regioni dell’impero
La grecia
Le testimonianze archeologiche di età bizantina nelle regioni storiche coincidenti in [...] di piccole e medie dimensioni, per lo più caratterizzati dal riuso di postazioni d’altura di epoca illirica, talvolta con reimpiego delle mura antiche come fondazione delle nuove cinte (il caso meglio noto in questo senso è quello di Kanina, da ...
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Vedi GORTINA dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
GORTINA (Γόρτυν, Γόρτυνς nelle iscrizioni; Γόρτυς, Gortyna)
W. Johannowski
Fu in età classica, accanto a Cnosso, la città più importante della parte centrale [...] decreti, e fra la fine del VI e l'inizio del V sec. a. C. può essere datata la grande iscrizione su blocchi reimpiegati nell'odeion, che contiene, nella parte a noi pervenuta, norme relative ai rapporti fra liberi e schiavi, casi di violenza, diritto ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] litico, con copertura piana o a tetto e deposizione adagiata nella nuda terra, caratterizzate dall'uso di materiale di reimpiego soprattutto tra i secoli V e VIII. Allo stesso tipo afferiscono le tombe a cassone fittile, con tegole che foderano ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] colonne libere che sostengono frontoni curvilinei spezzati. Frequente, a partire dalla seconda metà del III sec. d.C., il reimpiego di parti di precedenti monumenti, chiaramente documentato a Roma dall'Arcus Novus, sulla via Lata, e dall'Arco di ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] in lino o più raramente in cotone, generalmente écru. Non furono tessuti solo abiti con i quali, dopo successivi reimpieghi e sovradecorazioni a ricamo, si vestivano pure i defunti, ma anche per es. tende, come suggerisce l'impostazione ornamentale ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: le tecniche, i materiali e gli organismi edilizi
Giorgio Rocco
Maura Medri
Cairoli Fulvio Giuliani
Le tecniche e i materiali nel mondo greco
di [...] l'abbondanza di pavimenti in tarsie marmoree riscontrabile nell'Africa settentrionale può forse essere spiegata come una forma di reimpiego del materiale. L'argilla è tra i materiali più diffusi in assoluto, poiché è nota a tutte le culture ...
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L'Italia preromana. Sardegna
Fulvia Lo Schiavo
Sardegna
Le scoperte e, conseguentemente, gli studi e le ricerche sull’archeologia della Sardegna sono progrediti negli ultimi 15 anni in modo straordinario [...] raggruppati alle falde di un modesto rilievo, sulla sommità del quale sorge il nuraghe Ruggiu, cosa che ha determinato un reimpiego dei dromoi in età nuragica. L’importanza delle tombe di Filigosa consiste nel fatto che, a quanto pare, all’interno ...
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reimpiego
reimpiègo (meno com. rimpiègo) s. m. [der. di reimpiegare] (pl. -ghi). – L’impiegare o l’impiegarsi di nuovo, nuovo impiego: r. di un capitale, degli interessi maturati; cercare, trovare un reimpiego. Con sign. partic., in economia,...
reimpiegare
(meno com. rimpiegare) v. tr. [comp. di re- e impiegare] (io reimpiègo, tu reimpièghi, ecc.). – Impiegare di nuovo: r. il capitale nei buoni del Tesoro di nuova emissione. Nel rifl., trovare un nuovo impiego: subito dopo il licenziamento...