BILETTA (Billetta), Emanuele
Paolo Donati
Nato a Casale Monferrato il 20 dic. 1825 da Giovanni, modesto organista, fu allievo del padre e forse anche di J.N. Hummel. Passò quindi a Bologna per studiare [...] armonia e contrappunto con M. Turina (allievo di A. Reicha).
All'età di quattordici anni il B. era già in grado di esibirsi in pubblico come valente pianista. A Bologna ricevette pure lezioni gratuite, consigli e protezione da Rossini, e ivi compose ...
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BIANCHINI, Pietro
Vittorio Frajese
Nacque a Venezia il18 ott. 1828, da Giuseppe e Luigia Sarello. A undici anni iniziò lo studio del violino; nel 1842, poco piùche tredicenne, fu ammesso a far parte, [...] . In seguito studiò contrappunto, fuga e composizione con il maestro A. Pallarin, seguendo i testi e il metodo di A. Reicha. Dopo un anno di assiduo lavoro preferì proseguire da solo approfondendo la conoscenza della musica mediante lo studio diretto ...
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ROSSI, Luigi Felice
Luca Rossetto Casel
ROSSI, Luigi Felice. – Compositore, didatta, critico musicale, nacque il 27 luglio 1805 a Brandizzo, in provincia di Torino, da Lorenzo, veterinario, e Laura [...] e trattati basati su lavori di Ludwig van Beethoven, Luigi Cherubini, Johann Philipp Kirnberger, Wolfgang Amadé Mozart, Anton Reicha.
Nel 1842, a Parigi, Rossi entrò in contatto con la metodologia didattica basata sull’impiego del canto corale ...
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LUCCHESI (Luchesi), Andrea
Silvia Gaddini
Nacque a Motta di Livenza, nel Trevigiano, il 23 maggio 1741. Dal 1757 fu allievo, per la musica operistica, di G. Cocchi, maestro di cappella all'ospedale [...] da 1000 a 600 fiorini, divenendo così leggermente inferiore a quello del nuovo direttore dell'orchestra di corte, J. Reicha, rappresentante di spicco di quel nuovo stile strumentale che era prediletto dall'elettore. Nondimeno, al L. fu conferito nel ...
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Reich
〈ràih’〉 s. neutro ted. [antichissimo prestito dal celtico, affine al lat. rex regis «re»] (pl. Reiche 〈ràih’e〉), usato in ital. al masch. – Termine che in tedesco significa genericamente «impero, regno, stato» (non necessariamente retto...
terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....