Il concetto di d. può avere più interpretazioni: quella negativa di violazione di norme (sociali e giuridiche) e quella neutrale di scostamento positivo/negativo da un criterio di normalità. Dal comportamento [...] dal sociologo americano Th. Sellin, d. e criminalità si producono quando vi è un conflitto fra norme sociali, ossia quando regole di condotta più o meno divergenti governano la vita degli individui (Sellin 1938). Nelle società semplici, culturalmente ...
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Per ditta s'intende il nome commerciale col quale il commerciante singolo tratta i suoi affari, sottoscrive i contratti, firma la corrispondenza, intesta le fatture, può citare ed essere citato in giudizio; [...] .
Quanto alle società in nome collettivo, possono far parte della ragione sociale í nomi dei soci o le loro ditte, ma si possono anche la concorrenza sleale.
Poiché ciascuno può, di regola, esercitare il eommercio sotto il proprio nome patronimico ...
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Il concetto di condizione è originariamente confuso con quello di causa. Lo stesso Aristotele fa della potenza, che è l'insieme delle condizioni necessarie all'esistenza determinata dell'essere, attraverso [...] questa non è una vera condizione, è invece una regola di equità istituita per mantenere l'equilibrio delle prestazioni corrispettive ve ne sono di quelli che per la loro importanza sociale o per la loro struttura giuridica non soffrono limitazione di ...
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MEZZADRIA (XXIII, p. 147; App. II, 11, p. 306; III, 11, p. 99)
Emilio Romagnoli
Da lungo tempo si parla di crisi della mezzadria. Non è nuovo il fenomeno del diffuso disinteresse dei concedenti alla [...] sono aggiunti, nell'ultimo trentennio, profondi mutamenti della struttura sociale e delle tecniche di coltivazione, in virtù dei quali da famiglia patriarcale, i cui numerosi componenti erano di regola stabilmente dediti all'agricoltura, e dall'altro ...
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La costituzione italiana 1948 (art. 30) sembra voler equiparare la posizione dei figli nati fuori dal matrimonio a quella dei figli legittimi, garantendo anche ai primi "ogni tutela giuridica e sociale". [...] vi sia possesso di stato di figlio naturale (art. 269 cod. civ.);
b) quanto ai figli incestuosi, pur mantenendosi la regola che ne vieta il riconoscimento, se ne è temperata l'assolutezza, consentendo il riconoscimento da parte di quei genitori che ...
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Internazionalismo
RRené Rémond
Raymond Vernon
John Henry Merryman
Internazionalismo politico, di René Rémond
Economia internazionale, di Raymond Vernon
Diritti codificati e common law, di John Henry [...] l'agricoltura; l'OIL, per l'organizzazione del lavoro e i rapporti sociali; l'OMS, per la salute. Ne fanno parte press'a poco gli gli Stati Uniti o la Svezia - per le quali la regola è rovesciata: tutte le transazioni possono aver luogo attraverso i ...
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Concetti, problemi e ideali di Norberto Bobbio
sommario: 1. Il problema della definizione. 2. Pace negativa e positiva. 3. La pace come valore. 4. L'ideale della pace perpetua. 5. Pacifismo istituzionale [...] a usarla da un sistema normativo che distingue in base a regole efficaci uso lecito e uso illecito dei mezzi che infliggono Oriente, l'America Centrale diveniva teatro di conflitti politici e sociali in cui il governo americano vedeva, a torto o a ...
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Amministrazione pubblica
Massimo Severo Giannini
Amministrazioni e amministrazioni pubbliche
In scienza dell'amministrazione si descrivono come 'amministrazioni' gli apparati aventi il ruolo dell'amministrare. [...] i conflitti interni, o almeno tentare di farlo (è in ciò la versione moderna dell'antichissima regola del potere pubblico generale come tutore della pace sociale), ed è qui la radice dell'ormai vasta attività che dispiegano i governi degli Stati per ...
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BORSA
Tancredi Bianchi e Heinz-Dieter Assmann
Economia
di Tancredi Bianchi
Cenni storici
Il mercato delle merci e dei valori, realizzato in forme che prevedono l'incontro delle domande e delle offerte [...] titoli azionari. L'azione rappresenta una quota del capitale sociale di una data impresa. Ci si può chiedere: per con la legge del 20 marzo 1913, n. 272, che (unitamente al suo regolamento di attuazione, di cui al regio decreto 4 agosto 1913, n. 1.068 ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] già dal 1418 e poi con maggiore evidenza nelle regole 112 (15 settembre 1420) e 121 (15 ottobre Papst und Konzil, pp. 356-96).
M.L. Lombardo, Spunti di vita privata e sociale in Roma da atti notarili dei secoli XIV e XV, "Archivi e Cultura", 14, 1980 ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, così che una forza, un’azione o un processo,...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...