Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] po» (I, cap. 33), scelta anch’essa comunque subordinata alla regola della grazia, e guidata dai criteri della «bona consuetudine» degli di corte, in ogni suo possibile aspetto culturale, sociale o mondano, che ha nel Cortegiano il suo archetipo ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] dall’esterno ma stravolgendo la propria compagine sociale e linguistica (ad es. Alagna e Macugnaga ) Trasmissione intergenerazionale: in alcune comunità il walser non viene di regola più appreso dai bambini come L1, anche se alcuni genitori si ...
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La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del [...] di un paese e le sue vicende economiche, politiche, sociali, culturali. Deriva da questa premessa la convinzione che non raccolta dei dati, formulazione di un primo abbozzo di regola, verifica dell’ipotesi avanzata) il suo punto di forza ...
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gorgia toscana
La gorgia è un fenomeno fonetico diffuso nei dialetti toscani (noto anche come spirantizzazione o aspirazione toscana). È un processo di ➔ indebolimento che coinvolge le consonanti ➔ occlusive [...] l’area in cui la gorgia trova la sua manifestazione massima, il processo non può essere postulato come regola obbligatoria, poiché è socialmente molto oscillante.
La realizzazione della gorgia varia secondo lo stile e il ritmo di elocuzione; il ...
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L’espressione variante combinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] , come in cat[s] «gatti» ~ dog[z] «cani». Con una regola fonologica, possiamo dire che in italiano il fonema /s/ si realizza nella sua extralinguistico, dall’appartenenza a una precisa classe sociale.
Spesso le varianti regionali di pronuncia (➔ ...
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Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] problemi anche alla teoria dell’alleanza, in quanto le regole matrimoniali possono riguardare solo i singoli individui e non più prima le relazioni che si instaurano tra le diverse unità sociali precedono il costituirsi di tali unità, per la seconda l ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] e illimitatamente di fronte ai terzi per le obbligazioni sociali senza, tuttavia, godere delle prerogative dei soci accomandatari. Il n. sociale è disciplinato, in via residuale, dalle regole dettate in materia di ditta, in virtù del rinvio ...
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In senso generico, realizzazione concreta di un’attività, di un comportamento, di una situazione determinata.
Antropologia
Genere di eventi, quali riti, feste, carnevali, cerimonie, preghiere collettive, [...] solo di trasformazione, ma anche di conservazione dell’ordine sociale.
Arte
Espressione artistica, diffusasi nei paesi occidentali negli anni ecc.) si sottrae solo in parte alla regola della conservazione e dell’eventuale commercializzazione del ...
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indessicalità In etnometodologia, il fenomeno per cui ogni descrizione è connessa al contesto della sua produzione e indica in genere molto di più di ciò che esprime letteralmente. Così come il significato [...] di un enunciato non si esaurisce, di regola, nel suo contenuto proposizionale ma rinvia all’insieme di atti, gesti e simboli significato univoco e universale, avendo ogni espressione un senso unicamente all’interno di una qualche interazione sociale. ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210)
Aldo G. Gargani
Alberto M. Mioni
Luigi Rosiello
Paolo Ramat
Filosofia. - Nel Novecento il linguaggio è divenuto un tema centrale della ricerca filosofica, [...] linguistici" di J. L. Austin e J. R. Searle: un atto linguistico è un'azione comunicativa che si svolge secondo regolesociali di funzionamento e di attesa. La pragmatica studia i rapporti di un processo di comunicazione (in questo caso: del testo ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, così che una forza, un’azione o un processo,...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...