(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] in due parti congiunte ma diregola non comunicanti: l'una con di Campione e di Como con i monumenti di Sarzana e di Genova, e con l'arca diSant'Eustorgio a Milano, da cui deriva l'altra diSant'Agostino a Pavia.
Mentre i seguaci pisani di ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] dovette sostenere con la moglie Urraca di Castiglia, vinse a Valtierra il regolodi Saragozza, che cadde nella battaglia; di Platone e dei neoplatonici, diSant'Agostino e degli scolastici circa il problema della bellezza, dando così il riepilogo di ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] Anglosassoni. - Iniziativa di Gregorio Magno fu la celebre missione disant'Agostinodi Canterbury (v.) Pietro in Vincoli Ildebrando: l'elezione tumultuaria è presto resa regolare e Gregorio VII incomincia la sua azione. Superfluo rievocare qui ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] per es., 9 gennaio: Giano; 9 giugno: Vesta) o dal regolare intervallo che separa le loro diverse feste (Conso e Opi in Sant'Agostinodi Canterbury (1992-1998) di C. e F. Berarducci; Santa Maria Josefa (1998-2001) di F. Garofalo e Sh.Y. Miura; Santa ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] già superati con Agostino. Il problema della grazia, che per la religiosità occidentale è centrale da S. Agostino sino, può nei suoi più santi misteri, nelle sue più splendide apoteosi. Una regola quasi assoluta fissò il posto di ogni composizione: ...
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I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] senato si rifiutò di far lievitare i prezzi (45). Diregola, tuttavia, tutte dovevano lasciare i posti di carico prima del giorno disant'Andrea (il 30 e il Levante fino al secolo XV, a cura diAgostino Pertusi, I/2, Firenze 1973, pp. 836-838 ...
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Diritto
Giovanni Pugliese
Sommario
Parte prima. Aspetti del fenomeno giuridico nel tempo e in diversi luoghi e gruppi sociali.
1. Congetture sulle comunità primitive. 2. Cenni sui diritti del Vicino [...] diritto e può fornire un criterio di distinzione tra il diritto e le altre regoledi controllo sociale. Ma ci si di una religiosità laica. Invece col cristianesimo la derivazione della giustizia da Dio assume maggiore intensità. Secondo sant'Agostino ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] più ancora i "consigli di stato", come insegna Agostino Mascardi - un ligure ? vale l'occhio o vale il palato? come regolarsi se il pesce è non pesce, la carne è ucciso verso le quattr'ore di notte nella contrada disant'Angelo, andando in casa sua ...
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La maturazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Introduzione
Agli inizi del XVI secolo Denis Possot, in viaggio verso i Luoghi Santi, sale, il giorno stesso del suo arrivo a Venezia, sul [...] 1496 il doge Agostino Barbarigo ordina a tutti i rettori di terre veneziane di far passare il rive che non rispettano i regolamentidi pulizia o i manovali schiavoni Artisti e committenti nella chiesa diSant'Antonio di Castello, "Arte Veneta", 36 ...
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servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...
eremitano
s. m. [der. di eremita]. – Religioso che conduce vita eremitica; in partic., appartenente all’ordine monastico degli e. agostiniani (o di sant’Agostino), che, fondato nel 1256 dalla riunione di congregazioni di eremiti osservanti...