Matematica
Definizioni
Si chiama e. un’uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili ovvero una o più funzioni o anche enti di natura più generale ( incognite dell’e.); se essa è soddisfatta, [...] con coefficienti +1, +4, −1 si presentano una permanenza e una variazione: per la regoladiCartesio si può asserire che le due radici (in questo caso di necessità reali perché il discriminante è positivo) saranno una positiva e una negativa.
Per un ...
Leggi Tutto
MATEMATICA
Federico Enriques
Matematica, o matematiche (gr. τὰ μαϑηματικά da μάϑημα "insegnamento") significa originariamente "disciplina" o "scienza razionale". Questo significato conferirono alla [...] , si rivolgerà esclusivamente al fine morale di prescrivere all'uomo una regoladi vita e un ideale della condotta.
in Cartesio e nel Fermat; ma più ampia consapevolezza del fatto mostra E. Torricelli e, dopo di lui, J. Barrow, il maestro di Newton ...
Leggi Tutto
Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] di questo fenomeno. Sarebbe questo un caso della cosiddetta ‛perdita di Kuhn'. Si tratta però di un errore, perché quella diCartesio ma come connessi da un lato alle specifiche regoledi una tradizione o di una disciplina e, dall'altro, a convinzioni ...
Leggi Tutto
Il mito dello sviluppo sostenibile
Bruno Trezza
(Dipartimento di Economia Pubblica, Facoltà di Economia e Commercio, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
È possibile realizzare [...] di H. Hotelling (1931) che formulò una regoladi gestione di tali risorse in grado di riportare il problema all'interno delle categorie economiche. Secondo tale regola i prezzi sono indici di . (1995) L'errore diCartesio. Emozione, ragione e cervello ...
Leggi Tutto
Inconscio
CCesare L. Musatti e Enzo Funari
di Cesare L. Musatti e Enzo Funari
Inconscio
sommario: 1. Via metafisica e via psicologica al concetto di inconscio. 2. L'epoca dell'ipnosi. 3. Ipnosi e isteria. [...] dunque.
Contro il dualismo sostanzialistico diCartesio, Leibniz asseriva l'impossibilità di un'azione della materia sul i rapporti fra l'inconscio e la coscienza risultano regolati dal gioco di queste opposte forze, le quali vietano o spingono nella ...
Leggi Tutto
Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] norma che lo regola, dotato di autonoma applicazione (cosiddetta enforceability della norma). Da questo punto di vista, l’ sintesi, diviene successivamente, da Cartesio in poi, metodo di dimostrazione. La Logica di Port Royal attribuendo all’a. ...
Leggi Tutto
Filosofia
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Filosofia
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Filosofia speculativa e filosofia scientifica. 3. Limiti e contraddizioni della filosofia scientifica. [...] . it., p. 44).
La filosofia moderna e la scienza moderna, da Cartesio e da Galileo in poi, in una visione ‛obiettivante', ‛alienante', hanno è che lo stabilisca chiaramente e suggerisca regole sintattiche invece di argomenti filosofici" (ibid., p. 89 ...
Leggi Tutto
Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] al mmd, anche la coscienza (cogitatio=perceptio=conscientia in Cartesio; consciousness=perception of what passes in a man's forse fittizia, in quanto l'oscillazione dello stato di coscienza è la regola e il soggetto raggiunge spesso il ‛livello ...
Leggi Tutto
L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] i luoghi o i tempi dovessero essere i modelli su cui regolarla. ➔ Pietro Bembo, veneziano, nelle Prose della volgar lingua analoghe opzioni verso le loro lingue madri di scienziati come Keplero, Cartesio, Bacone. Toscanista convinto, Galilei fondò l ...
Leggi Tutto
permanenza
permanènza s. f. [der. di permanere]. – 1. L’esser permanente, il persistere nel tempo (riferito a cose, è l’opposto di provvisorietà o temporaneità): la p. della febbre, della nuvolosità, ecc., il perdurare della febbre, della...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...