equazione
equazióne [Der. del lat. aequatio -onis "uguaglianza, uguagliamento", da aequare "uguagliare"] [LSF] Uguaglianza tra due espressioni (il primo e il secondo membro dell'e.) contenenti una o [...] dispari, ha sempre almeno una radice reale); inoltre, vale la seguente regoladiCartesio: il numero delle variazioni (di segno) nella successione dei coefficienti è uguale al numero delle radici positive dell'e. (tenuto conto della loro molteplicità ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] e definitiva formulazione delle leggi della rifrazione ricordate come leggi diCartesio. In algebra porta il suo nome una regola per valutare il numero delle radici positive e negative di un'equazione algebrica a coefficienti reali (v. equazione ...
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Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] e civili e polemizzando contro il primato da Cartesio riconosciuto alle scienze matematiche e fisiche. Temi senso che il principio e la regoladi verità sta nel conoscere la genesi delle cose e quindi nella capacità di produrle. Ciò posto, Dio solo ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] di questo fenomeno. Sarebbe questo un caso della cosiddetta ‛perdita di Kuhn'. Si tratta però di un errore, perché quella diCartesio ma come connessi da un lato alle specifiche regoledi una tradizione o di una disciplina e, dall'altro, a convinzioni ...
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Etica
Carlo Augusto Viano
Il termine e le origini
'Etica' è parola di derivazione greca (da ἔθοϚ, che significa 'costume', 'carattere') equivalente al termine di derivazione latina 'morale' (da mores, [...] Discorso sul metodo (1637) Cartesio, dopo aver cercato la verità esercitando il dubbio su tutte le conoscenze ricevute, aveva trovato qualche difficoltà a ripetere la stessa operazione con le regoledi comportamento; e in attesa di trovare una morale ...
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Metodo
GGerard Radnitzky
di Gerard Radnitzky
Metodo
sommario: 1. Introduzione. 2. Concetto e definizione di procedimento metodico, metodo e metodologia. a) Distinzione tra i vari livelli. b) Definizione [...] della scienza ottimistiche - l'induttivismo di Bacone come l'intellettualismo diCartesio - rappresentavano un ideale della compito primario della metodologia sia la ricerca di una ‛regoladi accettazione' di un metodo che indichi in quale modo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Benedetto Croce
Michele Maggi
La disposizione civile, o etico-politica, della filosofia guida l’intera opera di Croce: non un programma intellettuale, ma un riconoscimento di realtà, non una regola [...] dell’attività spirituale (presupposto e risultato di operazioni e regole a fini utilitari), l’universale non si sua conferma ultima nella fede, e per questo l’interpretazione diCartesio torna ad esser oggi incerta e variamente proposta (Il primato ...
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Meccanicismo e vitalismo
RRonald Munson
di Ronald Munson
Meccanicismo e vitalismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il meccanicismo. 3. Il vitalismo. 4. Il riduzionismo. a) Riduzionismo esplicativo. b) [...] ideale va oltre la regola o il programma di cercare una spiegazione naturalistica dei fenomeni biologici: suggerisce piuttosto che la biologia possa costituire in ultima analisi semplicemente un ramo della fisica. La fisica diCartesio era del tutto ...
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Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] confronti diCartesio e degli altri autori di fisiche ipotetiche, e destinata ad assicurare contro ogni obiezione gli assiomi del moto, il sistema di riferimento del tempo e dello spazio assoluti, la natura corpuscolare della materia. La regola che ...
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permanenza
permanènza s. f. [der. di permanere]. – 1. L’esser permanente, il persistere nel tempo (riferito a cose, è l’opposto di provvisorietà o temporaneità): la p. della febbre, della nuvolosità, ecc., il perdurare della febbre, della...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...