. I. Genealogia. - 1. Origine del tipo. - "Arlecchino" non è già, come si crede comunemente, un nome generico e originario d'un tipo comico fondamentale, bensì uno dei tanti non originarî nomi specifici [...] , datore e prenditore di busse, Arlecchino, diregola, aveva parte preponderante. diCartesio che si chiamarono illuministi ed enciclopedisti, e particolarmente il Diderot e Melchiorre Grimm, non contenti di parlare genericamente di vraisemblance e di ...
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RADICE
Giulio Vivanti
. Matematica. - In algebra la parola "radice" ha due significati distinti (benché di origine comune), che importa considerare separatamente: "numero che elevato a una certa potenza [...] argomenti sono
Le immagini delle n radici nel piano complesso sono i vertici di un poligono regolaredi n lati, iscritto in un cerchio di raggio √ρ col centro nell'origine, di cui un vertice ha l'argomento ϕ/n.
Particolare interesse hanno le radici ...
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MASSA
Giovanni GIORGI
Arnaldo MASOTTI
. Meccanica. - Vocabolo della meccanica teorica, che designa un dato quantitativo (una grandezza fisica scalare) caratteristico d'ogni singolo corpo materiale.
Prima [...] peso. Attraverso le nuove vedute di Leonardo da Vinci e diCartesio, e soprattutto di Galileo, la distinzione venne in supposta concentrata nel baricentro (regola dei momenti statici). Pertanto, è nullo il momento statico di un sistema rispetto a ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] forza e sull'arbitrio. Inspirandosi ai metodi del razionalismo cartesiano il Rousseau fa del diritto un prodotto della ragion fra loro, uniformandosi ad alcune regoledi condotta nei loro rapporti. La forma speciale di società, che in tal modo si ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] Cartesio e ancora oggi sostenuta da tutti coloro che considerano il cervello dell'uomo come frutto di un salto evolutivo di gli oligodendrociti, sono competenti per il rilascio regolatodi fattori di crescita, citochine e altri segnali intracellulari. ...
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METODO (dal gr. μέϑοδος; lat. methŏdus)
Angiolo Gambaro
Etimologicamente (da μετὰ e ὁδός) significa "via, direzione a un termine, a una meta". Ma presso gli antichi il vocabolo μέϑοδος o suona per lo [...] dare il genio d'invenzione, né si possa pretendere col Cartesio che l'inuguale valore delle menti sia dovuto alla sola differenza cui è nata. Il metodo adunque non è un complesso diregole fisse, avulso dall'attualità viva del pensiero, ma si risolve ...
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Matematico e idraulico del sec. XVI. Non si ha notizia sicura della data né del luogo di nascita, né di morte; egli stesso si dichiara "da Bologna". I Bombelli, infatti, appartenevano alla nobiltà del [...] di quasi un secolo il Cartesio, si assoggettano i segmenti di retta alle operazioni aritmetiche) il lettore rimane colpito dal libero uso di segmenti negativi, e, più oltre, diregola d'algebra, trova la sua dimostrazione. Ed ecco il ponte di ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] analitica diCartesio
La Géométrie diCartesio è quanto di più diverso si possa immaginare dalla geometria di Euclide: esempio alla forma autoesplicativa che assume nella notazione di Leibniz la regoladi derivazione della funzione composta: dz /dx = ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] di questo fenomeno. Sarebbe questo un caso della cosiddetta ‛perdita di Kuhn'. Si tratta però di un errore, perché quella diCartesio ma come connessi da un lato alle specifiche regoledi una tradizione o di una disciplina e, dall'altro, a convinzioni ...
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Somatoestesia
VVERNON B. MOUNTCASTLE
di Vernon B. Mountcastle
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) generalità; b) sistema somatico afferente. □ 2. Definizioni e principî. □ 3. Capacità umane nella sfera della [...] ha appassionato così intensamente i filosofi fin dai tempi diCartesio e prima ancora. Particolare rilevanza sarà data, d o centrali può contribuire alla sensibilità dolorifica in generale regolandola o sopprimendola, ma il dolore in se stesso, ...
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permanenza
permanènza s. f. [der. di permanere]. – 1. L’esser permanente, il persistere nel tempo (riferito a cose, è l’opposto di provvisorietà o temporaneità): la p. della febbre, della nuvolosità, ecc., il perdurare della febbre, della...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...