(o Port-Royal-des-Champs) Monastero della regione parigina nella valle della Chevreuse, fondato nel 1204 da Matilde di Garlanda, secondo il desiderio di suo marito Matteo de Montmorency-Marly. Popolato [...] della badessa Jacqueline Arnauld (mère Angélique) che dal 1608 si adoperò per riportarvi la piena osservanza della primitiva regolabenedettina. Presto la fama del monastero s’impose a tutta la Francia e mère Angélique fu chiamata a instaurare la ...
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Ecclesiastico e uomo di stato (Glastonbury 925 circa - Canterbury 988). Benedettino, fu chiamato a corte da re Edmondo, che lo creò abate di Glastonbury (945); consigliere anche dei successivi sovrani [...] Edgardo, arcivescovo di Canterbury (961): come tale promosse l'opera di riforma della Chiesa e, attraverso la diffusione della regolabenedettina, mantenne vivo l'interesse per la cultura. Durante il regno di Edgardo il Pacifico (959-75), che lo ebbe ...
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Nome di due santi: 1. Benen o Benian (m. 467 circa), compagno e discepolo di s. Patrizio e suo successore come vescovo di Armagh (461); festa, 9 novembre. 2. Martire probabilmente del sec. 3º, il cui culto [...] 'abbazia di S. Benigno, che, fondata con la basilica in Digione (circa 509) dal vescovo Gregorio, accolse nell'869 la regolabenedettina e divenne (fine sec. 10º) uno dei centri della riforma cluniacense; fu data in commenda, dal 1525 al 1650, quando ...
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Monaco benedettino (n. Stave, Namur, 890 circa - m. 957), abate di Brogne, abbazia da lui stesso fondata nel 938. Svolse intensa attività riformatrice sostenendo un ritorno alla semplice regolabenedettina; [...] su questi principî, per incarico del duca Gisleberto, riformò il monastero di S. Ghislin nel Hainaut, poi su invito del margravio di Fiandra, Arnoldo, quelli di S. Pietro e S. Bavone a Gand, e molti altri ...
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Ordine monastico originato verso la fine dell’11° sec. dal distacco dall’ordine cluniacense di una corrente rigorista. L’iniziatore fu Roberto di Molesme, che nel 1098 fondò a Citeaux (Cistercium) un nuovo [...] investiture, ma anche nel favore incontrato dal rigorismo morale della regola c. in un’età in cui le aspirazioni al ritorno dal basso con forza irresistibile. Seguendo la tradizione benedettina i c. furono grandi bonificatori e colonizzatori; ...
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cluniacènse, congregazióne Unione di più monasteri benedettini sotto l'autorità dell'abate di Cluny. Fu istituita (910) da Bernone di Cluny, che compì la prima riforma dell'ordine benedettino, che fino [...] abbazie, legate fra loro esclusivamente dal vincolo della regola comune. I cluniacensi, invece, si organizzarono in diversi dell’ordine, Gregorio XVI trasferì i privilegi di Cluny alla congregazione benedettina di Solesmes, fondata nel 1837. ...
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GREGORIO VII, papa, santo
Ovidio Capitani
Scarse le notizie biografiche su Ildebrando, nato forse a Soana (oggi Sovana, in provincia di Grosseto) tra il 1025 e il 1030, divenuto più tardi, forse, monaco [...] monastica imperiale continuava ad avere un peso notevolissimo presso un'istituzione che non poteva essere additata come tralignante dalla regolabenedettina, né nel costume, né in altro (v. per tutto ciò, da ultimo, Storia di S. Benedetto Polirone, a ...
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LEONE IX, papa, santo
Michel Parisse
Brunone nacque il 21 giugno 1002 dal conte Ugo d'Egisheim e da Helvide (di Dabo?), in Alsazia. I genitori parlavano principalmente il tedesco pur essendo, secondo [...] affidato all'abbazia di St-Evre di Toul. A Brunone viene attribuito inevitabilmente un ruolo decisivo nella restaurazione della regolabenedettina. Il vescovo in effetti, al momento della sua elezione, fece appello all'abate di St-Bénigne di Digione ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] esistenti, rimanendone autonomi, si associarono a Cluny, adottandone le consuetudini, volte a restaurare l'osservanza della Regolabenedettina. La lotta che la congregazione cluniacense intraprese con successo perché tutti i monasteri che ne facevano ...
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FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] perché effettuasse la "visita" dell'abbazia di S. Salvatore di Farfa per riportare la comunità all'osservanza della regolabenedettina. La stima per il nuovo Ordine lo indusse, quindi, ad incaricare Francesco Palmio dell'esame dei candidati agli ...
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benedettino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Benedetto: codice b., il Codex iuris canonici promulgato da Benedetto XV nel 1917; dichiarazione b., quella contenuta nella bolla Matrimonia emanata da Benedetto XIV il 4...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...