, Fu, secondo la leggenda, ateniese di patria, donde si recò in Francia per fuggire la fama di santità che lo circondava, stabilendosi prima alle bocche del Rodano, poi presso il fiume Gard, quindi in [...] a trovarlo. Più tardi accorsero a lui dei discepoli, ed egli fondò un monastero, di cui fu il primo abate, sotto la regolabenedettina, e attorno ad esso sorse poi la città di Saint-Gilles. Visse fra i secoli VII-VIII. Il suo culto fu diffusissimo ...
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UGO di Grenoble, santo
Pio PASCHINI
Nacque a Châteauneuf nel Delfinato (diocesi di Valenza) verso il 1053, divenne canonico di Valenza e accompagnò U., vescovo di Die poi arcivescovo di Lione, quando [...] due anni di vescovato si ritirò nel monastero della Chaise-Dieu in diocesi di Clermont e vi professò per un anno la regolabenedettina; poi per volere di Gregorio VII riprese il governo della diocesi. Nel 1085 accolse S. Brunone e i suoi compagni ...
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Benedettino nato sul principio del sec. XIV a La Redorte, nella provincia Narbonese, monaco fin dal 1335 e quindi abate del monastero di S. Aniano (1350); fu eletto vescovo di Orvieto nel 1364 da Urbano [...] VI.
Bibl.: Notizie biografiche nell'edizione dell'Allodi riassunte da P. Lugano, Un commentario quattrocentesco della RegolaBenedettina, in Rivista Storica Benedettina, IV (1909), pp. 56-65. V. anche Conscriptio bona sub triplici via de electione ...
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GOFFREDO di Vendôme
Gerardo BRUNI
Trattatista medievale, nato verso il 1070 ad Angers, dove morì nel 1132. Ancora fanciullo, entrò nel monastero della Trinità di Vendôme, dove abbracciò la regolabenedettina. [...] Il 21 agosto del 1093 fu eletto abate di questo monastero; ma venuto a conflitto con il vescovo di Chartres, si recò a Roma, dove ottenne piena soddisfazione. Fu in tale circostanza che aiutò Urbano II ...
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MOLESME (Molismus)
Stefano Hilpisch
Abbazia della diocesi di Langres (Costa d'Oro), fondata nel 1075 da S. Roberto (morto nel 1110), che v'istituì la vita monastica secondo la stretta osservanza della [...] regolabenedettina. Trovata opposizione presso i suoi monaci, egli lasciò il convento e fondò Cîteaux, cosicché da Molesme trasse origine l'ordine dei cisterciensi. Nel sec. XII l'abbazia ebbe grande sviluppo e costituì accanto a Cluny e Cîteaux un ...
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Si usa indicare con questa parola, perché ne è la prima, le preghiere e benedizioni che, secondo l'antico uso monastico, precedono il pranzo e la cena, preghiera poi adottata da tutti gli ordini religiosi [...] e approvate dalla chiesa. Questa è pure la formula di saluto per gl'incontri e commiati tra i monaci, secondo la regolabenedettina, la quale prescrive che il più giovane rivolga la sua parola in questo modo al più anziano, il quale risponderà: Deus, ...
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Complesso fenomeno religioso per cui, nelle maggiori religioni, alcuni individui si allontanano dalla consueta vita sociale, per realizzare nel modo più completo i principi della fede in vita solitaria [...] , contro il rilassarsi della disciplina monastica fin dal 779 s. Benedetto d’Aniane rese più severo l’ascetismo della regolabenedettina. Nei primi decenni del 10° sec. invece, per costituire una salda unità contro il prepotere della feudalità laica ...
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Nome di numerosi santi e beati, fra i quali:
1. Benedetto di Albenga, santo. - Benedettino (n. forse presso Taggia nel sec. 9º), visse dapprima da eremita nell'isola Gallinara e fu poi vescovo di Albenga. [...] Digione), poi nelle sue terre ove, presso il fiume Aniane, adottò dapprima le regole orientali improntate a grande rigidezza, accostandosi però sempre più alla regolabenedettina; Ludovico il Pio lo mise a capo dei monasteri del suo regno d'Aquitania ...
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(o Port-Royal-des-Champs) Monastero della regione parigina nella valle della Chevreuse, fondato nel 1204 da Matilde di Garlanda, secondo il desiderio di suo marito Matteo de Montmorency-Marly. Popolato [...] della badessa Jacqueline Arnauld (mère Angélique) che dal 1608 si adoperò per riportarvi la piena osservanza della primitiva regolabenedettina. Presto la fama del monastero s’impose a tutta la Francia e mère Angélique fu chiamata a instaurare la ...
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Ecclesiastico e uomo di stato (Glastonbury 925 circa - Canterbury 988). Benedettino, fu chiamato a corte da re Edmondo, che lo creò abate di Glastonbury (945); consigliere anche dei successivi sovrani [...] Edgardo, arcivescovo di Canterbury (961): come tale promosse l'opera di riforma della Chiesa e, attraverso la diffusione della regolabenedettina, mantenne vivo l'interesse per la cultura. Durante il regno di Edgardo il Pacifico (959-75), che lo ebbe ...
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benedettino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Benedetto: codice b., il Codex iuris canonici promulgato da Benedetto XV nel 1917; dichiarazione b., quella contenuta nella bolla Matrimonia emanata da Benedetto XIV il 4...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...