. Con questo nome si indicano tanto i canonici regolari di S. Agostino, che nella loro organizzazione attuale risalgono a subito dopo il concilio lateranense del 1059, come gli eremitani di S. Agostino, [...] spiegabile, in parte almeno, col fatto del loro genere di vita nascosta, e più colla diffusione della regolabenedettina specialmente nell'epoca carolingia; troviamo però qualche indizio di sopravvivenza degli agostiniani. Verso la fine del sec. XII ...
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Il nome (greco ἀββάς, lat. abbas) viene dall'aramaico ᾿abbâ "padre": nome con cui in origine (sec. IV-V) furono chiamati, in Egitto e in Oriente, i monaci più anziani dai loro discepoli, e tutti i monaci [...] nel 1850.
L'abate è il capo naturale del monastero da lui fondato: secondo la lettera e lo spirito della regolabenedettina, egli è il signore assoluto del monastero. Ciascun monastero è indipendente. Tranne alcuni rari casi, in cui l'abate designa ...
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Nacque a Fontaines-lès-Dijon a pochi chilometri dalla capitale della Borgogna, probabilmente nel 1091, da genitori appartenenti all'alta nobiltà. Nel 1111 manifestò i primi segni della vocazione per la [...] fronte alle autorità laiche. Due anni dopo, in occasione del concilio di Troyes, che diede ai Templari la regolabenedettina adattata alle esigenze della vita militare, cominciò a comporre il celebre trattato De laude novae militiae, molto importante ...
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Già Tertulliano e San Girolamo hanno trasportato la voce classica capitulum a significare le divisioni di un libro, dal che è derivato il senso di passo della Sacra Scrittura che si canta durante l'ufficio [...] dettata nel 760 dal vescovo di Metz Crodegango per il suo clero secolare, sul modello della regolabenedettina; un sinodo di Aquisgrana (817) la elaborò ancora ed essa fu applicata estesamente. Il vescovo soleva assegnare al capitolo una porzione ...
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SAN GALLO (A. T., 20-21)
Maria MODIGLIANI
Stefano HILPISCH
Rudolf KAUFMANN
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GALLO Città della Svizzera, capoluogo del cantone omonimo, situata in una stretta vallata dell'altipiano molassico svizzero, [...] 720 da Carlo Martello, che vi nominò l'abate Otmaro. Nel 747, per iniziativa di Pipino, vi fu introdotta la regolabenedettina. Dal 759 all'816 fu convento del vescovato di Costanza, ma nell'818 divenne abbazia reale e ottenne privilegio di immunità ...
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Nato nella primavera del 925, morto a Reims l'11 ottobre 965. Figlio minore del re di Germania Enrico I, fu destinato alla carriera ecclesiastica ed educato nella scuola della cattedrale di Utrecht dal [...] 942 fu consacrato diacono e preposto al monastero di Lorsch e ad altri, nei quali introdusse con molta severità la regolabenedettina. Nel 951 era arcicappellano e come tale dirigeva la cancelleria imperiale; al re si mantenne fedele anche durante la ...
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Era abate del monastero dedicato da S. Gregorio Magno nella sua casa paterna a S. Andrea ad clivum Scauri, in Roma allorché fu prescelto dal papa per la missione agli Anglo-sassoni rimasti pagani. Partito [...] l'inizio della chiesa anglosassone, che tanta importanza ebbe per tutto il Medioevo, e spiega, con l'importazione della regolabenedettina, il carattere prevalentemente monastico che la chiesa d'Inghilterra conservò fino a Enrico VIII.
Bibl.: Cfr. S ...
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VILFRIDO, santo
Pio Paschini
, Vescovo, nato verso il 634 nel regno anglosassone di Northumbria e morto il 3 ottobre 709. Dal padre fu inviato alla corte del re Oswy dove entrò nelle grazie della regina [...] Benedetto Biscop e giunse a Roma dove l'arcidiacono Bonifacio lo istruì sulla questione orientale (monotelismo) e sulla regolabenedettina e lo introdusse presso papa Eugenio. Ritornò a Lione dove ricevette la tonsura dall'arcivescovo e rimase con ...
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Congregazione di anacoreti, seguaci della regolabenedettina più stretta, fondata nel 1264 sotto Urbano IV; da Pietro da Morrone, che fu poi papa S. Celestino V. Non vanno confusi con la congregazione [...] specie di casa madre per i monasteri di Francia, costituitisi assai per tempo in provincia indipendente. I celestini ebbero regole scritte dallo stesso fondatore, emendate e confermate poi da Bonifacio VIII, Clemente V e altri. Indossavano una tunica ...
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L'ordine religioso e militare-cavalleresco della Militia Christi venne fondato, dopo l'abolizione dei Templari (1312), da Dionigi I re di Portogallo nel 1317 per consiglio e con l'approvazione di papa [...] fondazione (1319) riservò a sé e ai suoi successori il diritto di creare dei cavalieri.
L'ordine si fondava sulla regolabenedettina dei cisterciensi, e vincolava i cavalieri ai voti di ubbidienza, castità e povertà. Fu posto in possesso dei beni dei ...
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benedettino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Benedetto: codice b., il Codex iuris canonici promulgato da Benedetto XV nel 1917; dichiarazione b., quella contenuta nella bolla Matrimonia emanata da Benedetto XIV il 4...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...