Matematica
Definizioni
Si chiama e. un’uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili ovvero una o più funzioni o anche enti di natura più generale ( incognite dell’e.); se essa è soddisfatta, [...] con coefficienti +1, +4, −1 si presentano una permanenza e una variazione: per la regoladiCartesio si può asserire che le due radici (in questo caso di necessità reali perché il discriminante è positivo) saranno una positiva e una negativa.
Per un ...
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segno
ségno [Der. del lat. signum] [ALG] [ANM] Nome di simb. di operazioni, quindi operatore: + per l'addizione, ╳ per la moltiplicazione, ecc.; i s. + e - indicano se un numero è positivo oppure negativo [...] [ALG] Principio di permanenza del s.: se una funzione f(x) è continua e diversa da zero per x=x₀, esiste un intorno di x₀ nel quale essa ha lo stesso s. che in x₀. ◆ [ALG] Regola dei s. o diCartesio: lo stesso che regoladiCartesio delle permanenze ...
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variazione
variazióne [Der. del lat. variatio -onis, dal part. pass. variatus di variare "variare", che è da varius "vario"] [MCC] V. asincrona: v. variazionali, principi: VI 457 c. ◆ [ASF] V. della [...] ; vale per esse la regoladiCartesio: → Cartesio. ◆ [ANM] V. di una funzione: quella corrispondente a un incremento di una delle variabili indipendenti. ◆ [GFS] V. diurna, o v. regolare diurna: v. pseudoperiodica con periodo di 24 ore degli elementi ...
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Laguerre Edmond-Nicolas
Laguerre 〈lag✄èr〉 Edmond-Nicolas [STF] (Bar-le-Duc 1834 - m. 1886) Ufficiale di artiglieria, poi prof. di geometria nell'Accademia delle scienze di Parigi (1874). ◆ [ANM] Equazione [...] presenta la successione numerica f₀(a), f₁(a), ..., fn(a) dei polinomi di L., calcolati per x=a, e, se non lo raggiunge, la differenza è un numero pari (la regoladiCartesio per i segni delle radici di un'equazione di 2° grado è un caso particolare ...
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CartesioCartèsio [STF] Italianizz. del nome latino Cartesius del matematico e filosofo René Descartes (La Haye, Turenna, 1596 - Stoccolma 1650). ◆ [ALG] Folium di C.: → folium. ◆ [ALG] Ovale di C.: [...] mostra un procedimento per tracciarla. ◆ [OTT] Leggi di C., o di Snell-C.: sono le due leggi della riflessione e della rifrazione regolari: v. riflessione e rifrazione della luce: V 8 f. ◆ [ALG] Regoladi C. dei segni o delle permanenze: → permanenza ...
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MATEMATICA
Federico Enriques
Matematica, o matematiche (gr. τὰ μαϑηματικά da μάϑημα "insegnamento") significa originariamente "disciplina" o "scienza razionale". Questo significato conferirono alla [...] , si rivolgerà esclusivamente al fine morale di prescrivere all'uomo una regoladi vita e un ideale della condotta.
in Cartesio e nel Fermat; ma più ampia consapevolezza del fatto mostra E. Torricelli e, dopo di lui, J. Barrow, il maestro di Newton ...
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Metodo
GGerard Radnitzky
di Gerard Radnitzky
Metodo
sommario: 1. Introduzione. 2. Concetto e definizione di procedimento metodico, metodo e metodologia. a) Distinzione tra i vari livelli. b) Definizione [...] della scienza ottimistiche - l'induttivismo di Bacone come l'intellettualismo diCartesio - rappresentavano un ideale della compito primario della metodologia sia la ricerca di una ‛regoladi accettazione' di un metodo che indichi in quale modo ...
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Logica matematica
Abraham Robinson
*La voce enciclopedica Logica matematica è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un’introduzione di Gabriele Lolli e un saggio di Beppo [...] , la filosofia. Così, per esempio, Cartesio considerava la sua opera geometrica un'applicazione dei x) se, e solo se, Q(a) vale in M per ciascuna di queste a.
Le regoledi cui sopra determinano univocamente se, per ogni formula ben formata X in K ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Dalla Geometrie al calcolo: il problema delle tangenti...
Enrico Giusti
Dalla Géométrie al calcolo: il problema delle tangenti e le origini del [...] è tangente alla parabola.
In conclusione, se il metodo cartesiano permette di tracciare la tangente a ogni curva che si può così rimaneggiata fornisce il modo di condurre la tangente in un punto B dato.
La regoladi Sluse appare in una lettera ...
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permanenza
permanènza s. f. [der. di permanere]. – 1. L’esser permanente, il persistere nel tempo (riferito a cose, è l’opposto di provvisorietà o temporaneità): la p. della febbre, della nuvolosità, ecc., il perdurare della febbre, della...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...