BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] e "parlavan d'Italia altamente, generosamente".
Alla caduta dell'edificio politico napoleonico, tornato al per la eredità delle tesi del B. nella politica estera del Regnod'Italia cfr. F. Chabod, Storia della politica estera italiana dal 1870 ...
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TAPARELLI d<apost>AZEGLIO, Prospero (Luigi).
Cinzia Sulas
Nacque a Torino il 24 novembre 1793 da Cesare e da Cristina Morozzo di Bianzè, settimo di otto fratelli.
L’educazione familiare ricevuta [...] . Il 22 ottobre 1810 Napoleone acconsentì alla dispensa.
Nel Collegio di Novara, il primo istituto del Regno sabaudo affidato ai gesuiti.
Nel 1824, all della Nuova Compagnia, Provincia Romana; Provincia d’Italia; Registro T. Aloysius Fortis pars I. ...
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Amministrazione pubblica
Massimo Severo Giannini
Amministrazioni e amministrazioni pubbliche
In scienza dell'amministrazione si descrivono come 'amministrazioni' gli apparati aventi il ruolo dell'amministrare. [...] se ne occuparono: noto e studiato il caso dell'Impero napoleonico in Francia, in cui si conosceva un ricorso all'imperatore, la legge di unificazione amministrativa dell'appena creato Regnod'Italia) furono attribuite al giudice ordinario tutte le ...
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Commercio e marina
Massimo Costantini
Il Mediterraneo all’inizio del XVIII secolo
L’ultimo secolo di vita della Serenissima, considerata nel suo aspetto storicamente più significativo, vale a dire dal [...] e che il velleitario tentativo napoleonico del 1811 (blocco continentale e «civiltà della villeggiatura» nel resto d’Italia (31). Ma, a ben vedere, stati cristiani (Spagna, Santa Sede, Toscana, Regno di Napoli e Francia) che per le pretese ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] C. con G. Tambroni, che era console del Regnoitalico a Civitavecchia, cultore delle arti e di storia, A propos de C. et de la restitution en 1815 des oeuvres d'art de Rome, in Rivista ital. di studi napoleonici, IV (1965), 12, pp. 18-24; Lettere di A ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] . "Un principe che voglia regnare sopra l'affezione dei suoi sudditi della Rivoluzione francese e dell'egemonia napoleonica, ma questo avviene nel quadro e società nell'Italia medievale: la leggenda della borghesia, in Storia d'Italia. Annali I. Dal ...
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L'industria alimentare nel mercato globale tra tipicità locali e multinazionali
Francesco Chiapparino
Affrontare il tema del rapporto tra la moderna industria alimentare italiana e le tipicità regionali [...] , pp. 128-30). Come del resto faceva il loro avversario Napoleone, che ne richiedeva, sembra anche con una certa insistenza, scorte adeguate al primo ministro del Regnod’Italia Francesco Melzi.
La lista di riferimenti potrebbe continuare e lascia ...
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BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] feste dei pastori del Rubicone per l'incoronazione di Napoleone a re d'Italia, una sorta di favola pastorale ad imitazione del punti di forza. Ma certo nei vari trapassi, tra Regnoitalico e restaurazione pontificia, egli dovette fare uso di tutta la ...
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Venezia e le campagne
Giuseppe Gullino
Il rapporto psicologico dei Veneziani con la terra
I Veneziani che hanno potuto conservare qualche ricordo della loro città prima che lo spartiacque degli anni [...] entre Vicence et Padoue vaut seul le voyage d’Italie, surtout pour la beauté des vignes, qui municipalità veneziana e nel RegnoItalico divenne prefetto dell’ il Polesine tra rivoluzione giacobina ed età napoleonica. 1797-1815», cui atti sono in corso ...
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Istituzioni di cultura
Giuseppe Gullino
Alla caduta della Repubblica l’organizzazione culturale pubblica e privata in terra veneta era incentrata sull’asse Venezia-Padova. Volessimo poi distinguere, [...] (1866-1918)
L’ingresso del Veneto nel Regnod’Italia fu accolto con entusiasmo (in parte spontaneo, La storiografia, in AA.VV., Storia della cultura veneta, 6, Dall’età napoleonica alla prima guerra mondiale, Vicenza 1986, pp. 622-623 (pp. 597-623 ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica indoeuropea, eccettuati gli abitanti...
intendente
intendènte s. m. [dal fr. intendant, der. del lat. intendĕre «attendere a qualche cosa, curare», sul modello del lat. mediev. superintendens «sovrintendente»]. – In senso generico, chi è preposto all’amministrazione di beni, o è...