VITTORIO AMEDEO III, re di Sardegna
Carlo Morandi
Nato a Torino il 26 giugno 1726 da Carlo Emanuele III e da Polissena di Hesse-Rhinfels, morto nel castello di Moncalieri il 16 ottobre 1795. Ricevette [...] al proprio paese. Per meglio comprendere i pregi e i limiti dell'opera sua, conviene ricordare che proprio in quel ventennio di regno maturò la prima crisi del vecchio Piemonte come stato regionale.
V. A. III, morendo, lasciò cinque figli di cui tre ...
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VIMERCATI, Ottaviano, conte
Mario Menghini
Nato a Milano il 26 ottobre 1815, morto a Mirabello, nel parco di Monza, il 24 luglio 1879. Arruolatosi nel 1841 come soldato volontario nel reggimento degli [...] politici del governo francese e delle macchinazioni del Walewski e di una "côterie di donne influenti" ai danni delPiemonte d'informatore diplomatico del Cavour. A lui si deve se Napoleone III finì per accettare il riconoscimento delregno d'Italia ...
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Vittorio Emanuele II, re d’Italia
Sergio Parmentola
Il re galantuomo
Re di Sardegna dal 1849, dopo l’abdicazione di Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II fu il protagonista, con Cavour e Garibaldi, dell’unificazione [...] potenziò l’esercito, quindi promosse la partecipazione delPiemonte alla guerra di Crimea (1855), che Cavour : conservando la vecchia numerazione, volle sottolineare la continuità tra il Regno d’Italia e quello di Sardegna. Alla morte di Cavour ( ...
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Cantelli, Girolamo
Uomo politico (Parma 1815 - ivi 1884). Ebbe importanti incarichi di governo durante gli ultimi anni di regno di Maria Luisa d’Austria (morta nel 1847), e fu nominato podestà di Parma [...] Mazzini e i repubblicani. Ebbe un ruolo di rilievo nell’annessione di Parma al Piemonte (1859) in qualità di presidente dell’Assemblea dei rappresentanti del popolo delle province parmensi. Deputato nella VII e VIII legislatura nel secondo collegio ...
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Peruzzi, Ubaldino
Uomo politico (Firenze 1822 - Antella, Firenze, 1891). Discendente da un’illustre famiglia fiorentina, si laureò in giurisprudenza a Siena e, dopo un lungo soggiorno in Francia, conseguì [...] governo provvisorio toscano, impegnandosi per favorire l’annessione della Toscana al Piemonte. In seguito, venne inviato da Bettino Ricasoli, divenuto capo del governo Toscano, in Francia, presso Napoleone III, per impedire la restaurazione lorenese ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] proposta di pubblicare gli atti degli Stati generali delPiemonte sabaudo, in quanto suscettibile di «aprire il ideale di storiografia Croce cercò di realizzarlo nella già ricordata Storia delRegno di Napoli e in quelle dell’Italia dal 1871 al 1915 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] contemporanea, dell’Europa nel 19° sec., dell’età barocca, delRegno di Napoli) e la fondazione e direzione di un’istituzione un nuovo ceto dirigente liberale, combinata con la «pura forza» delPiemonte e con l’aiuto straniero: c’è un rapporto, anche ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] con la nascita del nuovo Regnodel Belgio, a maggioranza cattolica, avvenuta per distacco dal Regno dei Paesi Bassi, le idee separatiste nel dibattito politico-religioso del 1850-52 in Piemonte, «Rassegna storica del Risorgimento», 48, 1961, pp. ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] si abbatté sulle fiorenti comunità riformate (non di origine valdese) delPiemonte che, attraverso la confisca dei beni, gli esili forzati e alla libertà di coscienza e di culto. «Il nuovo regno d’Italia si presentava come un campo aperto, pieno di ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] pace di Cremona, che garantì ad Alfonso V d'Aragona il Regno di Napoli e a Venezia il possesso di Ravenna e di Peschiera di Crépy confermò nuovamente l'occupazione francese delPiemonte e l'attribuzione del Ducato di Milano all'imperatore.
Francesco ...
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suddito
sùddito agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. subdĭtus, part. pass. di subdĕre «sottomettere, assoggettare», comp. di sub- e dare «dare»]. – 1. agg., letter. Sottoposto a un’autorità sovrana: la regina Cui questo regno è s. e devoto (Dante)....
spiemontizzare
spiemontiżżare v. tr. [der. di Piemonte, col pref. s- (nel sign. 4)]. – Far divenire non piemontese, meno piemontese (con riferimento, in passato, alle condizioni politico-amministrative del regno d’Italia subito dopo l’unità):...