Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] 1868 vennero fondate in Italia, da pastori provenienti dall’Inghilterra, una chiesa metodista e una battista. Qualche anno il 9 ottobre Roma e le sue province furono annesse al Regnod’Italia.
Il governo promosse quindi un disegno di legge per ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] di governo: a nord-est, con capitale Milano, era il Regnod’Italia, diretta trasformazione di quella Repubblica cisalpina che agli inizi del e riconoscevano negli ordinamenti statuali di Francia e d’Inghilterra un sicuro punto di riferimento. Non solo ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] papato. In Italia, P. incontrò le maggiori difficoltà nel Regno di Napoli e nel Granducato di Toscana. A Napoli, la anche acattolici come Caterina II di Russia e Giorgio III d'Inghilterra, facevano leva sull'argomento dell'attentato ai diritti di un ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] di Roma, la capitale naturale del Regnod’Italia.
Lo stesso dicasi per l’alleanza d’Italia dal 1871 al 1915, Laterza, Bari 1967.
M. d’Azeglio, L’Italie de 1847 à 1865. Correspondance politique, Didier, Paris 1867.
M. De Leonardis, L’Inghilterra ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regnod’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] (quest’ultima raccoglie gli studenti che vengono dall’Inghilterra, dalla Germania, dalla Scandinavia e dalla Polonia sulla cittadinanza, ci sarà invece, ovviamente, per il neonato Regnod’Italia. Ed è importante osservare come le norme adottate dal ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] contemporanei, Benedetto Croce, il quale ha scritto:
«in Inghilterra i baroni adottarono presto fini generali e difesero interessi dopo l’annessione del Mezzogiorno e la nascita del Regnod’Italia, l’antiliberalismo, il filotemporalismo papale e il ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] ritiro delle truppe spagnole e un loro reimpiego nell'impresa d'Inghilterra avrebbe favorito i suoi disegni. Impartì quindi, tra incarico di prestare obbedienza ("in nome del re, non in nome del Regno", precisa Pastor, IX, p. 699 n. 1) al pontefice. ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] solo dai Paesi Bassi (34,5%) e ben al di sopra dell’Inghilterra (23%), della Francia (12,5%) e della Germania (10,3%). comincia a mostrare questo volto moderno, si concretizza per il Regnod’Italia la possibilità di annettersi Roma. E la presa di ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] e di grandi speranze: conversione dell’Inghilterra, conversione della Russia, riunificazione della cristianità religiosi tradizionali subivano soppressioni e dispersioni13. «Il così detto regnod’Italia, nato col latrocinio e col sacrilegio non per ...
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HOHENSTAUFEN, FAMIGLIA
HHansmartin Schwarzmaier
Lo 'Staufen', un monte di forma conica (685 m) di origine vulcanica, sovrasta una dorsale situata tra i fiumi Fils e Rems (odierno distretto di Göppingen, [...] che fu subito fidanzato con una delle figlie di re Enrico II d'Inghilterra. Si può supporre che i figli maggiori di Beatrice, all'epoca ancora insieme alla crescente opposizione delle città del Regnod'Italia contro il dominio tedesco che si sarebbe ...
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regno
régno s. m. [dal lat. regnum, der. di rex regis «re»]. – 1. a. Stato retto a forma monarchica, assoluta o costituzionale, sotto la sovranità di un capo che ha il titolo di re (o di regina), e composto del territorio e dei cittadini metropolitani...
vittoriano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce a sovrani di nome Vittorio o Vittoria; in partic., della regina Vittoria d’Inghilterra o dell’epoca in cui essa regnò (1837-1901), o di ciò che di quell’epoca fu caratteristico: il lungo regno...