FABBRICHESI, Salvatore
Roberta Ascarelli
Nacque a Venezia nel 1760 da una famiglia di agiati commercianti. La sua passione per il teatro maturò Probabilmente in seguito all'incontro con Francesca Pontevichi, [...] Nel 1807 venne chiamato a Milano dal viceré del regnod'Italia, Eugenio di Beauharnais, con l'incarico di formare e di S. Maffei (Merope).
Dal 1807 alla caduta del regime napoleonico il F. continuò a dirigere la Compagnia reale, alternando le stagioni ...
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Manzoni, Alessandro
Scrittore e poeta (Milano 1785 - ivi 1873). Alessandro Manzoni nacque da Giulia Beccaria (figlia dell’illuminista Cesare), al tempo della nascita di Alessandro sposata con Pietro, [...] in sintonia con la cultura milanese del periodo napoleonico, stringendo amicizia con i profughi napoletani Vincenzo Cuoco senatore del Regnod’Italia. Nel dicembre 1864 andò a Torino per votare in Senato il trasferimento della capitale d’Italia a ...
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AMORETTI, Carlo
Renzo De Felice
Nato a Oneglia il 16 marzo 1741 da Bernardo, ricco commerciante, e da Vittoria Aicardi, studiò presso gli scolopi, e nel 1756 si fece agostiniano. Subito dopo, allo scopo [...] Società patriottica. Negli anni successivi però, subentrato il più moderato governo napoleonico, l'A. pose tutte le sue capacità al servizio della Repubblica e poi del Regnod'Italia: del resto la sua opposizione al governo repubblicano cisalpino non ...
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Capponi, Gino
Storico, pedagogista e uomo politico (Firenze 1792 - ivi 1876). Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina, alla caduta dell’Impero napoleonico, con il ritorno del granduca Ferdinando [...] settanta giorni. Chiusa la breve parentesi politica tornò agli studi. Dopo l’annessione della Toscana fu senatore del Regnod’Italia e partecipò attivamente ai lavori legislativi nel periodo in cui la capitale fu a Firenze. Pubblicò numerosi saggi ...
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Erudito, antiquario, epigrafista (Brescia 1775 - Milano 1853). Alto funzionario dell'amministrazione del Regnod'Italia sotto il regime napoleonico, nel 1816 abbandonò la vita pubblica per dedicarsi agli [...] studî antiquarî. Nel 1823 scoprì a Brescia numerose sculture di epoca classica in bronzo, fra le quali la famosa Vittoria alata, che illustrò in ampie dissertazioni. Amico di V. Monti e dei maggiori letterati ...
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Scrittore politico lombardo (m. 1817); il volume Della necessità del governo monarchico in Italia (1805) gli valse la nomina a consigliere di stato del napoleonicoRegnod'Italia; fu quindi prefetto, presidente [...] del Consiglio degli uditori (1812) e, dopo la Restaurazione, consigliere di governo e delegato della provincia di Milano sotto l'Austria (1816-17) ...
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MANCINI, Pasquale Stanislao
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Nacque il 17 marzo 1817 a Castel Baronia, in provincia di Avellino, da Francesco Saverio e da Maria Grazia Riola. Di famiglia benestante, devota e politicamente conformista, [...] per le provincie napoletane del ministero di Grazia e Giustizia del Regnod'Italia. Si dimise da questo incarico l'8 giugno, subito dopo nato vecchio (in gran parte riproduceva il codice napoleonico del 1807) e apparve subito insufficiente di fronte ...
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CARANTI, Biagio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sezzè Monferrato, oggi Sezzadio (prov. di Alessandria), nel 1839 da Giuseppe, magistrato, e da Emilia Groppello. Dopo aver compiuto i primi studi a Castelnuovo [...] napoleonico; suggeriva, quindi, di bilanciarlo provocando e invocando l'intervento inglese. Lucidamente proponeva ancora di fissare come obiettivo immediato l'indipendenza dell'Italia Mezzogiorno e la formazione del Regnod'Italia. Carteggi di C. ...
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HAYEZ, Francesco
Michele Di Monte
"Nacqui in Venezia il giorno 10 Febbraio 1791 nella parrocchia di S. Maria Mater Domini": così afferma lo stesso H. nell'incipit delle sue memorie dettate molti anni [...] vincendo, il 1° apr. 1805, il primo premio per il disegno di nudo.
Dopo l'unione di Venezia al napoleonicoRegnod'Italia (1806), il governo decretò la fondazione di una nuova Accademia, che venne trasferita nei locali della ex Scuola della Carità ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] e tutte le altre istituzioni caritative), scegliendo come collaboratori anche persone che avevano esercitato incarichi nel napoleonicoRegnod'Italia. In campo religioso compì la visita pastorale della diocesi e introdusse alcune pratiche care alla ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica indoeuropea, eccettuati gli abitanti...
intendente
intendènte s. m. [dal fr. intendant, der. del lat. intendĕre «attendere a qualche cosa, curare», sul modello del lat. mediev. superintendens «sovrintendente»]. – In senso generico, chi è preposto all’amministrazione di beni, o è...