La giovinezza. - A. III re di Macedonia, detto poi il Grande, nacque l'anno 356 a. C., il giorno 6 del mese di loos, (corrispondente al mese di ecatombeone del calendario attico), e cioè verso la fine [...] della nazione greca, era raggiunto: il regnodi Persia aveva finito di esistere; l'ultimo epigono dei superbi diGerusalemme, dinnanzi al quale il conquistatore, avvertito da una visione di origine divina, si sarebbe presentato con segni di onore e di ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] Gerusalemme) e a un solo popolo.
Oggetto del nuovo culto è Dio quale con più piena rivelazione Gesù Cristo e centro necessario di tutto il culto cristiano. Di questi riti basterà cattolica di religione dello stato (art. 1 dello Statuto del regno; art ...
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LAMPADA (dal gr. λαμπάς, -άδος)
Ugo BORDONI
Stefano LA COLLA
Salvatore AURIGEMMA
Maria ACCASCINA
Carlo CLERICI
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Generalità. - La luce è, sostanzialmente, energia, essendo costituita da quelle varietà [...] Giona, il Buon Pastore, Cristo crucigero tra due angeli, Cristo in atto di calpestare il drago, Lazzaro nel di esempio, oltre alla lucerna del santuario di Atena Poliade, il candelabro a sette braccia del tempio diGerusalemme e la lucerna in forma di ...
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Nel culto, l'altare ha una posizione centrale, come mezzo per presentare le offerte alla divinità e, nella religione cristiana, come luogo destinato alla celebrazione della messa. Vero è che in una religione [...] , e lo stesso corpo del Cristo; inoltre (soprattutto se vi è il Santissimo) è il Sancta Sanctorum dei Cristiani, il Monte di Dio e anagogicamente, il trono dell'Agnello e l'altare della Gerusalemme celeste.
Altare privilegiato è quello celebrando ...
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. Prima della loro conversione al cristianesimo, gli Armeni adoravano parecchi dei, gli uni di origine iranica, gli altri di origine assira, e finalmente alcuni antichi eroi armeni deificati. Una tradizione [...] critici, figlio di Anak, uno dei principali satrapi del regno partico, di cui si servì la forza: il clero cristiano fu provveduto di rendite tolte ai sacerdoti pagani che ebbe ad occuparsi degli affari diGerusalemme e dell'elezione del katholikos ...
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In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] Figlio dell'Uomo. Il loro messaggio è l'annunzio del regnodi Dio, imminente (X, 7: πορευόμενοι δὲ κηρύσσετε λέγοντες apostolo del Cristo (Atti, IX, 1-2). Si chiarisce anche la richiesta delle "colonne" della chiesa diGerusalemmedi far contribuire ...
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Dal significato originario dell'aggettivo greco, vivo ancor oggi nella frase "diritto d'asilo", il termine è passato a designare un luogo in cui persone d'età tenera o avanzata o comunque bisognose d'assistenza, [...] - quello diGerusalemme -, rese impossibile l'uso del diritto di asilo a cristiano si collega al potere d'intercessione riconosciuto ai vescovi a favore di Né hanno ristabilito un diritto di asilo le recenti convenzioni tra il regno d'Italia e la ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] di Antiochia, da cui esso derivava, e la chiesa giudaica diGerusalemme, che continuava la predicazione e la tradizione di così ebbe per oggetto il Regno o la salute di Dio, che avrebbe apportato Gesù, in quanto Cristo, pienamente alla fine dei tempi ...
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Città della Siria settentrionale, a 36°10′ di latitudine N. e 36°6′ di longitudine E., sulla sponda sinistra dell'Oronte (Nahr el-‛Āṣī), a 22 km. dalla foce; si estende fino alle pendici del monte Silpio [...] Agabo degli Atti degli Apostoli, XI, 28, primo cristianodi Antiochia, su cui si veda anche il Corano, XXXVI fin'allora dal tempo di Seleuco I. Durante il regnodi Eraclio cadde in mano di Damasco (residenza del patriarca), diGerusalemme e di ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] alla dedicazione delle ricostruite mura diGerusalemme Neemia ordinasse i musici in cristiano si giova dell'elemento musicale, e il canto di salmi, inni e odi ne diventa parte integrante. L'uso di strumenti è quasi subito escluso di fatto e poi di ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...