Re dell'Assiria (668-629 a. C.), figlio di Asarhaddon; noto ai Greci sotto il nome di Sardanapalo. Ultimo grande sovrano assiro; con A. il regnoassiro esprime la massima floridezza culturale con i monumenti [...] della biblioteca reale. In politica estera si manifestano i primi sintomi, non più reversibili, della fine dell'impero assiro, quali la perdita dell'Egitto, l'incapacità di dare una soluzione definitiva al problema di Babilonia e delle tribù ...
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Figlio e successore di Ioatam, re di Giuda (forse 735-715 a. C.); per tener testa alla coalizione promossa contro Giuda da Razin di Damasco e Facea di Israele (734 a. C.) ricorse all'aiuto del re assiro [...] portò alla conquista di Damasco e di Samaria, ma ridusse lo stesso regno di Giuda a tributario dell'Assiria. Nell'ambito di tale soggezione politica s'inseriscono alcune modifiche cultuali sincretiche apportate da A. al Tempio di Gerusalemme in ...
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Nome di cinque sovrani assiri. S. I (circa 1758-1726 a. C.) fu uno dei più energici sovrani dell'impero antico-assiro. Fondatore di una nuova dinastia semitica, del gruppo cosiddetto amorreo, riportò l'Assiria [...] base per una revisione della cronologia orientale antica. Di S. III, che regnò verso la fine del 16º sec. a. C., non si conosce, una battuta di arresto nella politica espansionistica dell'impero assiro; la perdita dei territorî al di là dell'Eufrate ...
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Nome di due faraoni del tardo Impero. 1. Principe di Sais che, ridotto in vassallaggio dal re assiro Asarhaddon quando questi conquistò l'Egitto (671 a. C.), cominciò a tramare contro di lui alla sua partenza; [...] farsi rinviare nei suoi dominî. 2. Secondo faraone della dinastia saita; regnò dal 609 al 594 a. C. Tentò di riprendere l'antica in Palestina e Siria e spingendosi in aiuto dell'impero assiro minacciato dai Medi e dai Babilonesi; fu però gravemente ...
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Tredicesimo re di Giuda (715-687 a. C.), figlio di Acaz, tentò di recuperare al regno la piena indipendenza. Fidando nelle difficoltà che impegnavano gli Assiri in Babilonia e nell'alleanza egiziana, sospese [...] e alla sottrazione di gran parte del suo territorio. Negli ultimi anni di E. il regno di Giuda rimase sottomesso e debole vassallo dell'impero assiro. Accanto alla intensa attività organizzativa e militare, va ricordata la politica religiosa che E ...
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Re dell'Assiria (680-669 a. C.), figlio e successore di Sennacherib. Il regno di A. segnò il raggiungimento della massima estensione territoriale dell'impero assiro, che, sicuro in Siria e Palestina, contenne [...] con successo l'offensiva delle popolazioni dell'altopiano iranico e riuscì a riprendere l'iniziativa contro l'Egitto con la conquista di Menfi ...
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BIANCHINI, Francesco
Salvatore Rotta
Primogenito di Gaspare e di Cornelia Vailetti, nacque a Verona il 13 dic. 1662. Compì la propria formazione presso il collegio di S. Luigi dei padri gesuiti in Bologna, [...] primi del sec. XVIII tra la Sede apostolica e il Regno di Napoli, tra la Camera apostolica e quella estense e s'interrompe alle soglie del "tempo istorico", all'"eccidio" dell'impero assiro. La ragione di quest'interruzione non è misteriosa. Il B. si ...
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BROFFERIO, Angelo (Michelangelo)
Enzo Bottasso
Nacque il 6 dic. 1802 a Castelnuovo Calcea (Asti). Il padre, Giuseppe, proveniva come la madre, Margherita Pavia, da una famiglia di medici e ricoprì a [...] tragedia Idomeo, dallo stesso B. definita una trasposizione in ambiente assiro della vicenda del Druido d'Inisfela, e il poemetto Le lagrime benevolmente disposto verso tutti i fermenti intellettuali del regno, procurò di non far troppo pesare le ...
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Nabonedo
Re di Babilonia (regno 555-539 a.C.). Figlio di una sacerdotessa di Sin a Harran, in territorio già assiro. Militare, N. salì al trono con un colpo di mano e cercò di legittimarsi come vero [...] erede di Nabucodonosor e Neriglissar, e restauratore dei culti babilonesi. Tuttavia, affiancando il culto di Sin a quello di Marduk si alienò il favore del sacerdozio e della popolazione babilonese. Attratto ...
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accado
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Relativo o appartenente agli Accadi, denominazione data dagli studiosi moderni a quei Semiti che fondarono, circa nel 2500 a. C., nella parte merid. della Mesopotamia, il regno detto (dal nome della capitale)...
scrivere
scrìvere v. tr. [lat. scrībĕre] (pass. rem. scrissi, scrivésti, ecc.; part. pass. scritto). – 1. a. Tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato sistema di scrittura, e che convenzionalmente...