Gran camerlengo (m. Napoli 1490) del Regno di Napoli, prese parte alla congiura dei Baroni (1485); arrestato (1487) dal duca di Calabria, fu infine chiuso in un sacco e gettato in mare. ...
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Grande almirante del regno di Napoli (1579-1642); fu amico fraterno, oltre che munifico mecenate, di Lope de Vega, che dal 1605 alla propria morte (1635) gli fu segretario devotissimo. ...
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Barone (m. Napoli 1490) del Regno di Napoli; fu tra i baroni che congiurarono contro Ferdinando I d'Aragona (1485). Arrestato, subì la stessa sorte del suo consanguineo Barnaba (v.). ...
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Ufficiale (Labastide-Fortunière, oggi Labastide-Murat, 1767 - Pizzo di Calabria 1815) dell'esercito francese (dopo essere stato destinato dalla famiglia alla vita ecclesiastica), nel 1791 entrò nella guardia [...] sbarcare in Sicilia (1810). Ma soprattutto il suo regno vide la dissoluzione dell'ancien régime nel Mezzogiorno, con a Vinkovo. Dopo la tragica ritirata, si affrettò a tornare a Napoli e a stringere negoziati segreti con l'Austria e l'Inghilterra, ...
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Figlio (Sos, Aragona, 1452 - Madrigalejo 1516) di Giovanni II d'Aragona e di Giovanna Henríquez. Promosse una politica di espansione nel Mediterraneo e particolarmente in Italia e fu l'animatore delle [...] . Accordatosi momentaneamente con Luigi XII di Francia (trattato di Granada, 1500), approfittò di ciò per insediarsi nell'Italia meridionale e per rivolgersi subito dopo contro l'alleato di venendo così unico padrone del Regno di Napoli (1502-04). ...
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Figlio (1345-1386) di Luigi, conte di Gravina e fratello di Carlo di Durazzo, visse dapprima alla corte di Giovanna I di Napoli, poi dal 1365 a Buda, dove sposò Margherita, nipote e presunta erede di Giovanna [...] I. Tentò nel 1381 la conquista del regno napoletano: morta Giovanna (1382) e nel 1384 il rivale Luigi d'Angiò fratello di Carlo V di Francia, che la regina aveva adottato nel 1380, ne rimase padrone incontrastato, nonostante il grave dissidio con la ...
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Figlio naturale (1431-1494) di Alfonso V re d'Aragona, divenne re nel 1458. Procedette a un efficace ordinamento amministrativo, cercando di togliere forza al baronaggio e sostenendo i diritti degli ordini [...] nello stesso tempo suo erede per il trono di Napoli. Morto Alfonso nel 1458, la successione fu difficile a Bari, ma presto dovette scendere in lotta aperta contro i baroni del Regno; sconfitto a Sarno il 7 luglio 1460, seppe riprendersi e, divisi i ...
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Uomo politico napoletano (Napoli 1372 circa - ivi 1432); dopo aver combattuto a favore di Ladislao d'Ungheria contro gli Angioini, da cui fu fatto prigioniero (1411), tornato libero, divenne l'amante della [...] . Inimicatosi con Muzio Attendolo Sforza, gran conestabile, dovette uscire dal regno (1418), per ritornarvi l'anno dopo, forte dell'appoggio del papa, sicché allontanò il rivale, e riprese il suo potere sulla regina, mantenendolo anche quando questa ...
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regno
régno s. m. [dal lat. regnum, der. di rex regis «re»]. – 1. a. Stato retto a forma monarchica, assoluta o costituzionale, sotto la sovranità di un capo che ha il titolo di re (o di regina), e composto del territorio e dei cittadini metropolitani...
borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...